L’ALTRA ANDALUSIA-PARTE SECONDA

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Jerez de la Frontera

Dal mare, il nostro tour è proseguito nell’entroterra e più precisamente nella città di Jerez de la Frontera, in cui si respira appieno il fascino rurale di una regione dalle mille sfaccettature. Le costruzioni dai richiami arabeggianti lasciano il posto all’architettura tipica del luogo in cui predominano i toni caldi del giallo. Il grazioso centro urbano è ricco di costruzioni interessanti ma ciò che caratterizza maggiormente questa città sono i cavalli e lo sherry. Per capire l’importanza che riveste per gli abitanti del luogo la tradizione equestre non vi è luogo più indicato da visitare della Scuola Reale Andalusa dell’ Arte Equestre, uno spazio curato nei minimi dettagli in cui uomo e cavalli riescono a realizzare insieme qualcosa di eccezionale. Queste creature bellissime infatti sono addestrate per danzare: una cosa incredibile da credere ed ancora di più da osservare.

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Real Escuela Andalusa del Arte Equestre

Il nostro giro nell’ area che ospita questa scuola è iniziato in mattinata, quando siamo partiti alla scoperta del Museo delle Carrozze, unico nel suo genere per la particolarità dei materiali esposti. La struttura, leggermente distaccata dal corpo dell’edificio principale, ospita sia carri di piccole dimensione che sontuose carrozze reali e, all’ interno di preziose bacheche in legno, ornamenti per cavalli ed abbigliamenti particolari da cavallerizzi. Il pavimento in parquet e le ampie travi a soffitto rendo gli interni caldi ed accoglienti mentre una serie di touch screen garantisce al visitatore la certezza di scoprire ogni dettaglio di ciò che sta visionando.

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Nella parte posteriore del museo si trovano alcune stalle dei cavalli della scuola che ogni giorno vengono lavati e curati con minuziosità. Non abbiamo potuto fare a meno di dare una sbirciatina per ammirare questi animali bellissimi alle prese con la loro toilette quotidiana.

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La nostra visita è proseguita passando in rassegna gli ampi spazi esterni in cui i cavalli si allenano, il sontuoso palazzo che ospita un interessante museo dell’arte equestre incentrato sul rapporto tra uomini e cavalli attraverso i secoli, il grande giardino e lo spazio in cui si svolgono gli spettacoli veri e propri. E’ questo infatti il momento più atteso dell’intera visita. Non abbiamo mai assistito a nulla di questo genere e siamo rimasti letteralmente senza parole davanti alla maestria con cui i cavalli svolgevano gli esercizi.

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I cavalli danzanti

Una sincronia perfetta tra uomo ed animale che nasce da un lavoro continuo ma anche da un profondo rispetto verso queste intelligentissime creature. Nell’ intervallo tra il primo ed il secondo tempo abbiamo avuto la fortuna di essere accompagnati anche dietro le quinte ad osservare veramente da vicino i protagonisti di questo spettacolo davvero unico e sensazionale.

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Dopo un pasto veloce tra le vie del centro la nostra giornata è proseguita in una cantina storica della città: non potevamo di certo lasciarci sfuggire l’occasione di conoscere il secondo famoso protagonista di Jerez e cioè lo sherry!

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Il tipico sherry

Articolata in diversi momenti la visita permette di conoscere i segreti dei fondatori e delle tecniche di produzione di questo inconfondibile vino nonché di ammirare vigne ultra centenarie e botti autografate da personaggi illustri. Non manca neppure l’ebrezza di compiere una gita su un trenino rosso per andare alla scoperta di ogni angolo della tenuta.

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Un percorso davvero ben studiato che permette di conoscere tanto sulla storia e sulla cultura vinicola del luogo senza annoiare nessuno, neppure i bambini. Una giornata così intensa non poteva che terminare sorseggiando i prodotti di una terra tanto generosa!

Parco della Donana ed El Rocio

Dopo aver parlato delle belle città andaluse, della loro storia e delle loro tradizioni non si può di certo dimenticare di menzionare la fantastica natura di questa regione. Appena si lascia il centro urbano di Siviglia l’attenzione viene subito catturata dagli enormi nidi che le cicogne costruiscono su ogni palo disponibile e dalla ricca avifauna che popola i frequenti acquitrini. Una natura che non si lascia intimidire dall’uomo e che continua imperterrita a nidificare, a migrare, ad abitare questi territorio così fortemente antropizzati.

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Parco della Donana

All’interno del Parco della Donana, collocato a cavallo tra la provincia di Siviglia e quella di Huelva, i segni umani spariscono per lasciare unica protagonista una natura esuberante e meravigliosa. Sono numerosi gli ambienti che compongono questo territorio e cinque le specie principali di animali che si possono osservare durante le gite organizzate dal parco su comodi mezzi anfibi che circolano all’interno dell’area protetta. La visita può essere effettuata anche a piedi oppure con imbarcazioni che solcano il Guadalquivir ma ritengo che per vedere al meglio la vasta superficie che ricopre questa Riserva della Biosfera si preferibile utilizzare un mezzo di locomozione che attraversi i differenti ecosistemi di cui si compone.

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Paludi, praterie, dune, litorali sono i variegati scenari di questa oasi naturale mentre gli uccelli acquatici, i cervi, i daini, i cavalli selvaggi ed cinghiali ne sono i protagonisti . Durante le frequenti soste si ha la possibilità di scendere per ammirare da vicino le caratteristiche uniche di ogni ambiente, cercando di scorgere, con un pizzico di fortuna, la lince iberica che popola ancora la zona.

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El Rocio

Lasciato il parco, con la costante presenza di stagni ad accompagnarci durante il tragitto, siamo arrivati nei pressi di un paese fuori dallo spazio e dal tempo. Le strade polverose, gli steccati a cui sono legati i cavalli in attesa, la totale assenza di segni di progresso fanno di El Rocio un posto che vale di sicuro una sosta. Un luogo che perde la sua innata tranquillità solamente in occasione della Romeria, durante la Pentecoste, quando folle di devoti che arrivano a raggiungere il milione si riuniscono qua. In ogni altro giorno dell’anno si può gustare così, nella sua genuina tranquillità, piacevolmente colorato dagli abiti da flamenco esposti nelle vetrine e dal pallido rosa dei fenicotteri.

Info utili

Dove dormire:

Hotel ibis Jerez de la Frontera

Link utili:

Ente del Turismo di Cadice

Real Escuela Andalusa del Arte Equestre

Cantina Tio Pepe

Parco della Donana

(Testi e foto di Serena Borghesi-si ringrazia l’Ente del turismo di Cadice nella persona di Manuel De la Varga per i suggerimenti ed il supporto organizzativo, la Real Escuela Andalusa del Arte Equestre e la Cantina Tio Pepe per le interessantissime visite guidate- riproduzione riservata www.viaggi-nel-tempo.com).

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Leggi anche: “L’altra Andalusia-Parte prima”

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