Il territorio dell’Andalusia per la ricchezza ambientale e il vasto patrimonio storico culturale di cui dispone è in grado di offrire al visitatore un numero infinito di percorsi e di spunti da cui partire per andare alla scoperta dei tesori disseminati nella regione. Siviglia, Granada e Cordova sono le fantastiche città in cui i segni della dominazione araba sono meglio conservati ed in cui è possibile compiere un viaggio dal fascino esotico rimanendo con i piedi ben piantati nel vecchio continente. Ma l’Andalusia è molto di più di questo e nel nostro ultimo viaggio abbiamo avuto il piacere di andare alla scoperta di luoghi probabilmente meno noti ma ricchi di un fascino autentico ed intatto in cui abbiamo percorso le orme degli antichi esploratori e seguito le rotte migratorie di animali bellissimi. Siamo riusciti a coniugare l’amore per la storia e la passione per la natura in un unico indimenticabile “viaggio nel tempo” in terra andalusa.
Tarifa e lo Stretto di Gibilterra
Dopo essere atterrati a Siviglia ed avervi trascorso la prima notte, ci siamo spostati sulla costa alla volta di Tarifa, il comune più meridionale dell’ Europa continentale. I profili dell’Africa sono talmente vicini che sembra quasi di riuscire a toccarli con la mano ed una breve passeggiata tra le sue viuzze acciottolate racconta attraverso i monumenti e le antiche costruzioni tutta la complessità legata a questa particolare posizione geografica. Fondata dai Greci e prima colonia romana in Spagna la città di Tarifa ha rappresentato per gli Arabi la porta di accesso alla conquista del mondo occidentale e la roccaforte da difendere strenuamente per i re di Castiglia.
Alle complesse vicende storiche si associa anche la sua ubicazione che la colloca non solo in prossimità del continente africano ma anche agli estremi del mondo occidentale proprio sullo Stretto di Gibilterra, laddove l’uomo greco aveva issato le Colonne d’Ercole. E’ questo il punto in cui il Mar Mediterraneo incontra l’Oceano e da cui ogni specie umana ed animale così come ogni merce è costretta a transitare per accedere al mare nostrum. Trovarsi in prossimità di questo luogo su cui si fantastica da secoli, al cospetto dell’Africa, regala una bella sensazione. E’ un po’ come aver raggiunto un traguardo e voler andare oltre per conoscere e capire. E quindi senza troppa esitazione ci siamo imbarcati per andare alla scoperta dello Stretto e dei suoi abitanti. Durante il periodo estivo la maggior evaporazione dell’acqua del Mediterraneo abbassa il suo livello creando un aumento della presenza di pesci provenienti dall’Oceano, attirando di conseguenza l’attenzione di delfini ed orche a caccia di cibo. In realtà balene e delfini sono stanziali in questo tratto di mare durante tutto il corso dell’anno, mentre per le orche si tratta di una visita stagionale concentrata per lo più nei mesi di luglio ed agosto quando abbondano i tonni rossi. Avevo sentito già da un po’ di tempo della possibilità di fare escursioni per avvistare questi mammiferi e non appena è capitata l’occasione abbiamo cercato di combinare la visita, sperando di avere buona sorte con le condizioni meteo! Tra numerose le società di Tarifa dedite a questa attività ho scelto Firmm perché mi ha colpito l’impegno nella ricerca e nella salvaguardia nei confronti degli animali da essi svolta .
Prima di prendere il largo abbiamo fatto un briefing introduttivo per conoscere le caratteristiche e le fragilità delle creature che popolano lo stretto attraverso le parole di una biologa marina. Anche a bordo la presenza di un esperto della materia permette di soddisfare dubbi e curiosità. Per avere la possibilità di vedere le orche abbiamo scelto il giro più lungo, di circa tre ore, in cui ci si allontana parecchio dalla costa. Purtroppo però non siamo riusciti ad avvistare questi grandi mammiferi ma tantissimi branchi di delfini, pesci luna e perfino le balene globicefalo. Una visita davvero particolare in cui si rimane affascinati davanti alla grandezza della natura ed anche perplessi perché ogni giorno trecento navi entrano ed escono da questo accesso disturbando la vita e l’equilibrio di queste creature che nonostante tutto continuano a scegliere questo punto per vivere o per venire a cacciare. Impossibile fermare tutti i traffici per garantire la loro incolumità e sopravvivenza ma triste pensare che per soddisfare i nostri bisogni a poco poco estingueremo questi animali spettacolari. Un’esperienza forte che val la pena di essere fatta anche con i bambini che in base all’età potranno cogliere gli aspetti più giocosi o tratte interessanti spunti di riflessione.
Con il cuore pieno di emozioni contrastanti proseguiamo per la nostra tappa successiva conservando nella mente la bellissima immagine di un branco di delfini che saltava festoso attorno alle piccole imbarcazioni dei pescatori marocchini.
La zona di Tarifa è famosa anche per le sue bellissime spiagge e tra gli amanti degli sport acquatici per la presenza costante di vento che rende spettacolari le loro peripezie. Una breve sosta prima sulla spiaggia di Los Lances poi tra le dune di Punta Paloma ci ha fatto conoscere anche questa attrattiva della zona e ci ha consentito di ammirare l’Oceano da questa ulteriore prospettiva.
Cadice
La città di Cadice ci ha accolto in prossimità dell’ora del tramonto. Tra le luci dorate del sole abbiamo visitato la Torre Tavira , simbolo della ricchezza e della vivacità commerciale del luogo nei secoli XVII e XVIII, per ripercorrere le tappe più significative della storia cittadina ed ammirare il fantastico panorama dal terrazzo posto sulla sommità.
Questa torre è famosa per ospitare al proprio interno una Camera Oscura, di cui avevo sentito parlare solo in ambito fotografico. Il principio utilizzato in questo contesto è lo stesso di quello che permette alle fotocamere di funzionare con il risultato di dare la possibilità a chi è all ’interno di vedere ciò che sta accadendo all’ esterno. Alla base del suo funzionamento c’è il principio ottico fondato sull’interazione di uno specchio e due lenti che proiettano le scene esterne su uno schermo bianco e concavo posto all’interno di una camera completamente buia. E così, da questa piccola stanza abbiamo potuto compiere un giro di tutta la città e dei suoi monumenti più significativi -di cui abbiamo conosciuto ogni segreto grazie alla guida che era in nostra compagnia- senza spostarci di un solo centimetro. La particolarità di questo singolare “viaggio nel tempo” è data dalla possibilità di ammirare ogni singolo dettaglio miniaturizzato di un luogo compresi i suoi abitati colti nello svolgimento delle attività quotidiane, le auto impegnate nel traffico cittadino e le barche a vela leggiadre tra le onde dell’oceano. Davvero un’esperienza interessante ed originale che è piaciuta ai grandi ed ai piccoli!
Abbiamo completato la serata passeggiando tra le viuzze del centro ed ammirando da vicino e a grandezza reale i monumenti più importanti -come l’imponente Cattedrale- della città più antica fondata dai Fenici nell’area mediterranea occidentale, con l’unico rimpianto di non essere riuscita a vedere il Museo Civico. Mancanza che dovrà essere colmata con una prossima visita!
Info Utili
Dove dormire:
Dove mangiare:
Link Utili:
http://www.aytotarifa.com/Turismo/interes.html
(Testi e foto di Serena Borghesi- Si ringrazia l’Ente del Turismo di Cadice nella persona di Manuel De la Varga per i suggerimenti ed il supporto organizzativo- riproduzione riservata www.viaggi-nel-tempo.com)
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