Iniziare a pianificare un viaggio alle Canarie partendo da cosa vedere ad Arrecife è una scelta strategica.
In questa capitale dai richiami coloniali è concentrata buona parte della storia isolana. I suoi edifici sono un vero libro aperto sulle vicissitudini del passato.
Insomma conoscere Arrecife é il punto di partenza fondamentale per apprezzare davvero Lanzarote.
Vi porto a scoprirla con me…
Una spiaggia di pop corn alle Canarie???
In questo post parliamo di:
Free tour ad Arrecife
Per muoversi tra i vicoli cittadini con la certezza di comprendere fino in fondo Arrecife e tutta l’isola noi abbiamo optato per una visita guidata gratuita organizzata da Civitatis.
Con l’ausilio di una guida molto preparata ci siamo spostati dal lungomare ai vicoli interni, tra palazzi ricchi di dettagli ed antiche chiese.
La capitale di Lanzarote è un mix di antico e moderno. In un attimo si passa da esempi di architettura recentissima ad edifici datati.
La vista del mare è spesso protagonista ed è indissolubilmente legata alla vita della città.
Un’ampia spiaggia orlata di palme- Playa el Reducto– è il biglietto da visita con cui Lanzarote accoglie i suoi ospiti. Immagini che rimandano a scenari lontani anche se siamo pur sempre su suolo europeo.
Ogni angolo trasuda questa doppia anima in parte spagnola ed in parte africana.
Ogni conquista dell’isola, e dell’arcipelago più in generale, è stata sofferta e resa complicata dalle condizioni ambientali e dalla posizione geografica.
Ma in parte ne ha anche determinato le buone sorti. Il clima mite, unito alla sua natura selvaggia sono diventati lo spunto da cui partire per rendere Lanzarote una destinazione turistica di prim’ordine. L’ha intuito prima di tutti Cesàr Manrique, architetto visionario che ha saputo preservare l’isola nella sua unicità.
Da non perdere ad Arrecife
Il nostro tour è iniziato alla base del Grand Hotel di Arrecife. Da qui con una piacevole passeggiata di un’ora abbondante è possibile passare in rassegna le principali attrazioni cittadine.
Il primo spazio che si incontra è il Parco Islas Canarias, una grande area verde protesa sull’Oceano. Da lì in qualche minuto si raggiunge il Parco Josè Ramirez Cerdà. Introduce questo ampio spazio una costruzione bianca, sede del primo albergo della città. Oggi al suo interno è ospitata la biblioteca cittadina e dunque non è consentito entrare a turisti. Questo è un vero peccato perchè tra le sue mura è conservato un bellissimo dipinto di Manrique che sintetizza tutta la storia isolana. Provate a sbirciare, se riuscite!!
Da lontano mentre si prosegue il tour si delinea il profilo del Ponte della Palla e del Castello di San Gabriel, più volte messo sotto attacco dai pirati marocchini ed europei. Oggi questa struttura possente ospita il museo archeologico.
Il Chiosco della Musica è invece sede dell’ Ufficio delle informazioni turistiche. Interamente in legno rappresenta una replica del modello originale degli anni ’50 ed è il simbolo della convivialità degli abitanti che si riunivano qui ad ascoltare le note dell’orchestra municipale.
Imboccando i vicoli interni si arriva al cuore della città. Molti gli edifici coloniali che si incontrano lungo il cammino come la Casa Amarilla, un tempo sede del Governo Insulare ed oggi di mostre temporanee.
Perdendosi ad ammirare i tanti dettagli presenti sulle facciate si raggiunge la Iglesia di San Ginès, dai toni contrastanti. Elementi barocchi convivono qui con dettagli mudejàr e facciate neoclassiche, nel pieno stile eclettico dell’isola.
Ci troviamo nel nucleo più antico e caratteristico di Arrecife. Il Charco di San Ginès, questo il nome del quartiere, non lascia indifferenti. Sorto ai bordi di una laguna , fu il borgo di pescatori da cui si formò la città. e che le fece guadagnare il nome di Venezia dell’Atlantico.
Anche in questo contesto la mano di Manrique intervenne per un’importante opera di riqualificazione che ha saputo mantenere inalterato lo spirito del luogo. Le mini imbarcazioni tinte di blu sono un dettaglio che sa fare la differenza.
Parcheggiare ad Arrecife
Arrecife non è una capitale caotica e non è complicato muoversi in auto tra le sue vie.
Il suo centro pedonale non è esteso e comunque facilmente raggiungibile.
Per parcheggiare è possibile dirigersi nel viale che costeggia il mare e sperare di trovare posto, con un pò di fortuna.
Nei pressi del charco di San Ginès si trova un ampio spazio sterrato adibito a parcheggio. Si deve lasciare qualcosa ad un custode per accedere e da lì proseguire per il centro è davvero facilissimo.
Dove mangiare ad Arrecife
Finito il giro, quando la fame si fa sentire val la pena di provare la cucina locale.
Per uno spuntino veloce si può provare il bar posizionato alle spalle della Chiesa di San Ginès capace di offrire esperienze da veri “local” (ci è stato suggerito dalla nostra guida).
Se volete un’alternativa vista mare suggeriamo il chiosco a fianco della biblioteca municipale, nel parco Cerdà.
Per cena da provare assolutamente Tasca la Raspa nel Charco de San Ginès che offre piatti tipici molto gustosi (Avenida Cesàr Manrique,20).
Per l’aperitivo, la merenda o un dopocena romantico entrate al Grand Hotel e salite al bar panoramico…non ve ne pentirete.
(Testi e foto di Serena Borghesi-riproduzione riservata www.viaggi-nel-tempo.com)