L’Italia è un paese meraviglioso, me ne convinco ogni anno di più. La miscela di arte, natura, storia e cultura che si trova in ogni più piccolo paese dello stivale è davvero esplosiva. Durante la stagione autunnale, complici le strabilianti tonalità che vestono il paesaggio, alcuni territori riescono a presentarsi nella loro luce migliore e ad offrire ai propri visitatori i fantastici frutti giunti a piena maturazione. L’autunno è sinonimo di vendemmia, un momento di gioia e condivisione che da sempre coinvolge grandi e piccini ed un richiamo invitante per chi desidera trascorrere giornate all’aria aperta alla scoperta delle bellezze e delle tradizioni di un luogo. Tra le numerosissime regioni vinicole che abbiamo la fortuna di possedere da nord a sud del nostro bel paese ne ho selezionate alcune che ho avuto il piacere di visitare negli ultimi anni, dove la cura della terra e dei prodotti dà luogo ad una forma di enogastronomia di tali livelli da diventare quasi arte.
Partiamo per un “viaggio nel tempo” tra i colori ed i sapori autunnali .
La Franciacorta
La Franciacorta è una zona collinare nella provincia di Brescia che arriva a lambire le sponde del lago d’Iseo. I vitigni si estendono a perdita d’occhio e sono parte integrante del territorio sin da epoca preistorica. Dagli anni sessanta del novecento hanno iniziato a sorgere cantine sempre più organizzate e capaci di produrre vini di qualità tali da aver presto ottenuto il pregiato marchio DOCG. Il suolo morenico, il microclima del lago e la qualità dell’aria contribuiscono insieme a rendere uniche queste uve e questi vini. Le famose bollicine che sono ormai associate all’ intero territorio possono essere degustate nelle aziende agricole della zona che organizzano veri e propri tour per far conoscere le proprie tecniche e svelare i propri segreti. Presso la cantina Berlucchi, ad esempio, vengono proposti diversi tipi di percorso per raccontare la lunga strada che i grappoli d’uva devono compiere per diventare un vero franciacorta.
La visita alle cantine in mezzo a centinaia di barrique e tra l’inebriante profumo del vino è senza dubbio il momento più intenso dell’intero itinerario. Nei dintorni si possono visitare abbazie, ville e dimore storiche come il Castello Quistini risalente al 1500. Ai bellissimi interni fa da cornice un giardino suddiviso in diversi spazi in cui è possibile ammirare il labirinto delle rose, le antiche ortensie ed il brolo dei frutti antichi. All’interno di questi spazi meravigliosi vengono costantemente organizzati eventi e laboratori. Sul lago d’Iseo poi è possibile andare alla scoperta dei borghi adagiati sulle sue sponde oppure decidere di prendere il largo per approdare su Montisola, al centro del bacino lacustre, per perdersi nella contemplazione dei suoi romantici scorci.
Le Langhe
La bellezza delle Langhe non è passata inosservata neppure all’Unesco che ha deciso di inserire questo territorio nella lista dei Beni Patrimonio dell’Umanità nel corso del 2014. Il Nebbiolo, il Barbera, il Barolo, il Dolcetto, l’Arneis, il Palaverga ed anche il Favorita sono vitigni da sempre presenti nel Piemonte meridionale e solo qui riescono a dare risultati eccellenti per la combinazione unica data dal suolo argilloso, dal clima temperato freddo, dalla vicinanza delle Alpi e dalla disponibilità d’acqua. Ed ogni goccia di vino è il risultato di questa fantastica alchimia. Un sosta alla cantina Cadia è la scelta giusta per riuscire a capire quanto la combinazione degli elementi naturali, delle competenze umane e della generosità di madre natura giochino un ruolo fondamentale nella produzione di un vino di qualità.
La passeggiata tra le vigne e nel noccioleto viene completata da un’escursione nelle cantine con relativa degustazione. La zona è famosa anche per la presenza di tartufi di qualità e quindi non è difficile imbattersi in mute di cani e relativi padroni intenti nella ricerca del pregiato frutto del sottosuolo. Se la scoperta della storia dei vini affascina, la visita ai borghi lascia senza parole. Tra le morbide ondulazioni del terreno trovano posto gioielli architettonici in perfetto stato di conservazione come Barolo, nel cui castello è ospitato il museo del vino dove è possibile compiere un vero viaggio nel mondo del vino . Da Verduno, soprannominato il balcone delle Langhe, lo sguardo spazia su tutte le colline circostanti mentre poco fuori l’abitato di La Morra si trova una chiesetta sconsacrata divenuta famosa per i vivaci colori con cui è dipinta.
I Colli Piacentini
Il territorio della Pianura Padana viene piacevolmente animato in provincia di Piacenza da un susseguirsi di colline armoniose che si estendono fino all’Appennino Ligure. L’intensa produzione agricola tipica della regione viene arricchita in questo fazzoletto di terra dai numerosi vitigni la cui qualità era già nota ai tempi dei Romani. Percorrendo la strada dei vini e dei sapori piacentini si può andare alla scoperta delle eccellenze che caratterizzano questi luoghi in un alternarsi di soste golose e scoperte degli interessantissimi siti presenti in zona. La cantina Casabella garantisce un gustoso ristoro per i viaggiatori affaticati dal loro girovagare e dopo un sorso di Gutturnio ed uno di Malvasia, con l’auto piena di aromatici ricordi, la ricerca delle pievi medioevali o degli antichi borghi diventa ancora più piacevole.
Castell’ Arquato, annoverato tra i borghi più belli d’Italia, domina il paesaggio circostante dall’alto del colle su cui è stato edificato. Se la sua origine risale ai tempi della dominazione romana è nell’età di mezzo che conosce il periodo di massima fioritura legando la sua sorte prima alla figura di un podestà e poi ai casati nobiliare che si avvicendarono. Il Palazzo dei Podestà, il torrione Farnese, la Rocca Viscontea raccontano tra le proprie mura una storia ricca e composita. Passeggiando sulla cinta muraria merlata lo sguardo è libero di perdersi nella contemplazione dei colline poste attorno ed in particolare sul Monterosso in cui si produce un vino unico. A Grazzano Visconti il tempo sembra essersi fermato. Attorno al castello di epoca medievale si sviluppa un borgo interamente ricostruito nei primi del novecento in stile neo-medievale. I minuziosi dettagli architettonici ed il susseguirsi di graziose botteghe piene di ogni mercanzia rendono la visita piacevole e rilassante.
Le Cinque Terre
Uno degli aspetti più noti del territorio che ospita le Cinque Terre è senza dubbio rappresentato dal famosi terrazzamenti, opere di alta ingegneria a picco sul mare, in cui l’uomo da tempi immemori si dedica alla coltivazione della vita alle stremo delle proprie forze. Questo terreno non solo è impervio ma obbliga i viticoltori a mantenere le vigne ad una altezza dal suolo minimo per evitare danneggiamenti causati dal vento. Se la coltivazione e la cura dei frutti di bacco è complessa ancora di più lo è la raccolta . La tecnologia è parzialmente intervenuta ad alleviare questa fatica, almeno per quanto riguarda la fase del trasporto. Dagli anni ottanta del novecento infatti una serie di monorotaie permette ai viticoltori di caricare tutto il raccolto che una volta veniva portato a mano fino alle cantine. Non esiste stagione migliore di quella della vendemmia per ammirare i cinque borghi ed le loro fantastiche colline, animate dal via-vai dei trenini e dalla frenetica attività della raccolta dell’uva. I visitatori più fortunati possono ambire ad assaggiare non un semplice vino ma un sorso d’oro: lo schiacchetrà, passito d’eccellenza prodotto in quantità minime. Alla Cantina sociale delle Cinque terre le peculiarità del territorio sono tradotte nella degustazione dei prodotti tipici. Ed una volta che le folle di turisti estivi hanno fatto ritorno alle proprie dimore andare alla scoperta delle caratteristiche dei cinque paesi diventa un lusso da intenditori. E da veri intenditori è la conquista di Volastra, borgo ligure che domina il mare dall’alto della sua collina e dei santuari che punteggiano la costa e che sono collegati ad ognuno dei cinque paesi.
La Val d’Orcia
Nel cuore della Toscana si trova una terra intatta dove la natura regna sovrana e regala all’uomo frutti generosi. I vasti campi di grano, i secolari ulivi si alternano alle zone coltivate a vite rinomate per la produzione di vini d’eccellenza. La bellezza del territorio e la genuinità dei prodotti hanno garantito nel 2004 per la prima volta ad un ambiente rurale di essere inserito nella lista dei Beni patrimonio dell’Umanità . Tra queste colline ogni più piccolo dettaglio contribuisce ad arricchire di poesia il paesaggio. Gli stessi filari di vite risalgono i dorsali delle colline in maniera talmente armoniosa da dare l’impressione di essere dipinti. Passando dal senso della vista a quello del gusto non si può che rimanere piacevolmente inebriati dall’assaggio del Sangiovese, nobile vitigno, utilizzato per la produzione dei grandi vini locali come il Brunello di Montalcino ed il Nobile di Montepulciano. Nella cantina Innocenti, collocata proprio nel cuore della campagna della Val d’Orcia, l’affabilità tutta toscana dei titolari garantisce una totale immersione nei sapori più tipici del territorio. A questo contesto naturale così armonioso si integrano lasciti umani altrettanto interessanti come l’Abbazia di Sant’Antimo, fondata dai benedettini nel XIII secolo, i borghi medievali perfettamente conservati e ricchissimi di vestigia storiche come Pienza, San Quirico d’Orcia, Bagno Vignoni ed il meno noto Radicofani. E per completare alla grande questa esperienza niente di meglio di concedersi un tuffo rilassante tra le acque sulfuree delle terme a cielo aperto di Bagni San Filippo!
Link utili:
http://www.franciacorta.net/it/
http://www.stradadeicollipiacentini.it/
http://www.cantinecasabella.com/
http://www.cantinacinqueterre.com/it/
http://www.parconazionale5terre.it/
http://www.parcodellavaldorcia.com/
(Testi e foto di Serena Borghesi-riproduzione riservata www.viaggi-nel-tempo.com)
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Sono tutti belli inpoati in cui si fa il vino, ma a me piacerebbe andare in Piemonte: lì ho visto solo Torino!
La zona delle Langhe è bellissima ma non è la sola che merita in Piemonte !