COSA VEDERE A DIAMANTE, IN CALABRIA

Tra le tappe pensate per il nostro viaggio in Calabria una non poteva proprio mancare. Pensare a cosa vedere a Diamante è stata una delle prime attività a cui ci siamo dedicati durante la pianificazione del nostro on-the- road dal sapore italiano.

Perchè se i suoi murales sono ormai noti e super fotografati ero certa che questa destinazione della Riviera dei Cedri avesse ben altro da offrire.

 

cosa vedere a Diamante in Calabria

Cosa vedere a Diamante, in Calabria

 

 

Ecco allora pronta la nostra lista di cosa vedere a Dimante, tra spiagge, siti archeologici ed affacci sul mare da brivido!

 

Per pernottare in zona vi consiglio il B & B Le Quattro Rose, collocato a poche centinaia di metri dal centro del borgo calabrese.

Dove si trova Diamante

Diamante è il borgo più famoso della Riviera dei Cedri, nella parte più a nord della Calabria tirrenica.

La zona in realtà ha davvero tante altre attrazioni da poter ammirare e conoscere e richiederebbe molti giorni per essere apprezzata fino in fondo.

Ma come spesso accade il tempo è tiranno e bisogna fare una cernita delle cose principali su cui focalizzarsi, almeno durante una prima visita.

Superata la stretta fascia costiera della Basilicata in un attimo si arriva in Calabria. Il primo felice incontro con questa regione è la Riviera dei Cedri, in provincia di Cosenza. Il nome è fortemente evocativo ed allude ad un agrume che qui ha trovato il suo habitat ideale. Il cedro cresce rigoglioso in zona da molto tempo ed ad esso è dedicato un vero e proprio museo presso Santa Maria del Cedro. Numerose località balneari attirano ogni anno i turisti ma non sono l’unica bellezza da tenere in considerazione. Alle spalle dei comuni balneari infatti si trova un’area verde di grande bellezza ed importanza che fa parte del Parco Nazionale del Pollino. Tra queste montagne, nella grotta di Papasidero, è custodito uno dei lasciti di epoca preistorica più importante d’Italia.

 

La Riviera dei Cedri

La Riviera dei Cedri

 

Diamante rappresenta in questa linea di costa una località d’eccellenza sia per la bellezza del suo litorale che per la sua interessante storia. Collocato più o meno a metà della Riviera, è di sicuro un comodo punto d’appoggio per andare alla scoperta di questa porzione di Calabria.

Una sorta di punto di accesso alla regione, alle volte sottovalutato dai turisti che si lasciano attirare da mete più note.

Un errore che sconsiglio di fare. Per conoscere al meglio un territorio bisogna avere mente aperta e lasciarsi sedurre dal fascino delle località turisticamente più giovani. E’ proprio qui infatti che si trova il lato  più autentico di un luogo e tanta bellezza  tutta da respirare.

Per organizzare al meglio una visita a Diamante è stato per noi basilare il supporto di Visit Diamante, il portale gestito da un giovane del posto estremamente preparato e motivato a far conoscere il meglio della propria terra.

La card della Riviera ei Cedri

Si chiama Riviera dei Cedri Card il nuovo circuito di promozione del territorio che va da Maratea a San Lucido. E’ stato ideato da Marco Sansone.

Tante le realtà coinvolte per fare rete ed orientare il turista nella scelta dei migliori servizi presenti in zona. In più ai possessori della card è riservato uno sconto speciale che arriva fino al 25% rispetto alle tariffe di base.

La carta ha la validità di un anno e vuole consentire a chi visita la zona di poter conoscere realtà note e meno. Per questa ragione si presenta come un interessante progetto di marketing territoriale finalizzato a coinvolgere ogni operatore di questa parte di Calabria.

Il costo è di 3 Euro (5 per l’acquisto di 2 tessere) e si inserisce nel più vasto progetto “Viaggiare Card”.

Vedere Diamante: il borgo

 

diamante in calabria

 

Diamante è un borgo autentito con una forte identità. Ciò è dovuto alla sua collocazione che lo rende una piccola roccaforte che abbraccia un avvallamento affacciato sul mare. Alla particolare struttura del suo nucleo urbano, fatto di tanti vicoli intrecciati tra loro. Ai moleplici affacci sul mare ed alla lunghissima passeggiata che si estende tanto a nord quando a sud dell’abitato.

L’origine dei primi insediamenti sul territorio  probabilmente risale all’epoca dei Focesi e dei Romani ma la costituzione di un vero e proprio nucleo urbano è molto più tarda e risale al 1600. Fu infatti il principe Tiberio Carafa ad ordinarne la costruzione per ospitare le famiglie in fuga da Buonvicino.

La chiesa più antica del paese è dedicata all’Immacolata Concezione e risale al XVII secolo. Ad essa è legata una leggenda  molto bella che narra di un veliero diretto in Sicilia che improvvisamente si fermò nei pressi di Diamante. Conteneva la statua dell’Immacolata, in legno d’ulivo. I Diamantesi fecero propria questa opera ed edificarono in onore della Madonna una chiesa in posizione dominante e rivolta al mare. Un legame fortissimo dunque tra la storia del borgo, il mare ed i pescatori.

 

il centro storico di diamante

 

Per quanto riguarda l’origine del nome “Diamante”, tanto singolare,  probabilmente deve essere correlata alle schegge di un minerale luminoso trovate all’interno del torrente Corvino che attraversa il paese.

Tra le abitazioni costruite le une accanto alle altre si aprono alcune piazzette molto singolari che sanno di vita vera. I panni stesi al sole, gatti sornioni assopiti qua e là ed un ritmo rilassato rendono piacevole passeggiare a Diamante tanto al mattino quanto alla sera. Tra i vicoli tanti negozi e ristoranti attirano i visitatori che cercano un punto di appoggio per i propri pasti. In alternativa si può optare per il lungo mare ricco di numerose proposte, semplici o più sofisticate.

 

i peperoncini di Diamante

I peperoncini di Diamante

 

Tra gli eventi più importanti della zona si deve menzionare il Festival del Peperoncino che solitamente ha luogo nel mese di settembre. Si tratta di una vera e propria fiera dedicata alla celebrazione di questo prodotto tipico che si diffonde per tutto il borgo. Accanto al peperoncino il cedro continua nei secoli ad essere il fiore all’cchiello del territorio e viene esportato in tutto il mondo. Famoso per essere tagliato a pezzi e candido è oggi alla base della preparzione di cocktail davvero gustosi. Un’economia legata principalmente alla terra dunque ma anche al mare perchè la pesca ha una rilevanza di tutto rispetto nell’economia cittadina.

C’è poi il turismo ovviamente che fa cambiare volto al borgo. Da rifugio per poche anime durante la stagione fredda diventa nei mesi estivi un vivace polo di attrazione.

 

il pirrupo a diamante

Il Pirrupo, a Diamante

 

Un angolo di Diamante da non perdere è il suo belvedere, da cui si può ammirare un fantastico tramonto. Uno dei quegli affacci che s’imprimono nella mente e che contribuiscono a definire  il ricordo di  un luogo.

I murales di Diamante

 

 

i muralaes di diamante

I murales di Diamante

 

La principale attrazioni di Diamante sono però i suoi murales. Da quarant’anni infatti il suo centro storico ha assunto una connotazione tutta particolare ed ha preso la fisionomia di un vero e proprio borgo dipinto.

Nell’estate del 1981 ben 83 pittori giunsero a Diamante per colorare le mura del paese e dargli nuova vita. Nani Ranzetti, pittore locale, trapiantato a Milano con l’appoggio del sindaco del tempo, Pascale, ha dato il via ad una piccola rivoluzione, fatta di pennelli e pitture.

 

murales di Ozon

Largo Savonarola, Murales di Ozon

 

Le vecchie facciate sbiadite e trasandate hanno lasciato posto a dipinti capaci di narrare la storia del posto o un evento della quotidianità. Il murales è infatti un’opera viva, posta a cavallo tra presente e futuro.

La pittura muraria è recupero ed attrazione, allo stesso tempo. Oggi dunque chi arriva a Diamante, consapevolmente o meno, non può che rimanere colpito da questo suo volto. Ottantrè dunque le opere di cui andare alla ricera, con il naso all’insù tra i vicoli del borgo.

Hanno sfumature e dimensioni diverse. Soggetti vari che alludono alle difficoltà del Sud, all’emancipazione femminile, alle attività del territorio, alle migrazioni ed alla grandezza di madre natura.

 

murales a diamante

 

Gli artisti hanno donato le proprie opere agli abitanti, lasciando un segno del loro passaggio a Diamante. E Diamante li ha fatti propri, rendendoli un tratto della sua identità.

Cosa vedere a Diamante: Cirella

Se l’abitato di Diamante ha una storia abbastanza recente, presso Punta Cirella si trovano i resti più antichi della presenza umana sul territorio.Mentre presso la grotta dello scoglio di San Giovanni ci sono i ritrovamenti di insediamenti risalenti al Paleolitico Superiore, val la pena sottolineare come Cerillae fosse una fiorente colonia dei Focesi  il cui porto è menzionato da Plinio il Vecchio. Distrutta da Annibale fu poi ricostruita in epoca romana. Restano ancora visibili infatti i resti dell’enodotto con cui si riempivano di vino le cisterne delle navi dirette a Roma.

 

i ruderi dell'antica Cirella

I ruderi dell’antica Cirella

 

E’ di epoca romana il mausoleo che si trova alle pendici del colle di Cirella mentre sulle alture si trovano i resti dell’antica Cirella, distrutta dai Saraceni prima e dai Francesi poi. Restano da vedere alcuni ruderi appartententi ad un castello e ad una chiesa con campanile romanico.

Raggiungere questa posizione significa avere uno sguardo d’insieme su tutta l’area di Diamante e sul suo bellissimo mare.

Il nome di Cirella è oggi però principalmente legato ad una spiaggia ed all’isolotto prospiciente che può essere raggiunto in pedalò o con un’escursione in barca.

 

Le spiagge di Diamante

 

spiaggia sabbia d'oro

Spiaggia Sabbia D’Oro

 

Sono otto i chilometri di costa del Comune di Diamante tra cui scegliere per un tuffo in mare. Lidi di piccole dimensioni, più grandi, di soffice sabbia o di ghiaia: una spiaggia per ogni gusto, in pratica.

Sabbia d’oro è la striscia di costa più a sud di Diamante ed è caratterizzata da sabbia dalle sfumature dorate, come suggerisce il suo nome. In parte libera ed in parte attrezzata, ha acque basse e cristalline. Da questa posizione si può ammirare il borgo di Diamante in lontananza.

 

la spiaggia di cirella

 

Tornando verso il paese s’incontrano tanti lidi attrezzati che si susseguono lungo la linea di costa fino ad arrivare all’altura su cui sorge il nucleo urbano. La spiaggia piccola è un fazzoletto di ghiaia incastonato tra le rocce, quella grande uno spazio ampio che guarda punta Cirella. Senza soluzione di continuità si arriva dunque alla spiaggia di Cirella formata da piccole pietre artgentee. L’acqua è bellissima e la voglia di tuffarsi non appena arrivati immensa. Da qui l’isola di Cirella pare vicinissima ed un buon nuotatore la riesce a raggiungere senza troppo sforzo.

Le spiagge sono sicuramente il fiore all’occhiello di questa località per numero e varietà. La qualità di acqua e sabbia è davvero eccellente tanto da aver conferito a questa destinazione la bandiera blu.

Cosa vedere a Diamante: escursione alle Grotte dell’Arcomagno

 

Le grotte dell'Arcomagno di San Nicola Arcella

Le grotte dell’Arcomagno di San Nicola Arcella

 

A breve distanza da Diamante, presso il comune di San Nicola Arcella si trova una luogo di rara bellezza. Si chiamano grotte dell’Arcomagno e rappresentano nel loro insieme un tratto di costa caratterizzato da spettacolare insenature naturali.

Noi ci siamo giunti in auto partendo da Diamante in circa quindici minuti di auto. Seguendo le indicazioni dal paese  abbiamo raggiunto la spiaggia molto ampia da cui è possibile arrivare all’Arcomagno con una camminata abbastanza agevole. In alternativa è possibile noleggiare un pedalò o partecipare ad una gita in barca.

I parcheggi non sono molti ed immagino che in alta stagione non sia semplicissimo trovare posto per la propria auto. Val la pena di saperlo ed organizzarsi al meglio.

Il sentiero in passato è stato chiuso per essere messo in sicurezza. Non ho fatto caso ai sigilli (rimossi da chissà quanto tempo) durante il viaggio di andata ma al ritorno ho notato che c’era un’ordinanza affissa a lato dell’accesso principale che di fatto vietava il passaggio. La quantità di gente e la voglia di raggiungere l’agognata meta non mi hanno messo sufficientemente in guardia. Nessun controlla che questo vincolo sia rispettato e non ci sono particolari disagi lungo il sentiero. Ovviamente la prudenza è sempre consigliata.

 

arcomagno

 

Dopo una ripida scalinata s’inizia ad intravedere uno spettacolo da lasciare di stucco. L’Arcomagno che dà il nome a tutta la zona è una sorta di ponte di roccia che sormonta un mare verde smeraldo. Il complesso di grotte è però molto ampio e degno di una visita accurata.

Dall’alto la vista è molto bella ma scendendo una piccola scaletta si riesce ancora meglio a comprendere la maestosità del luogo.

Madre natura ha davvero creato un’opera d’arte strepitosa capace di assumere fisionomie differenti a seconda di come è colpita dalla luce del sole. D’obbligo una sosta, un bagno e scattare centinaia di foto facendosi largo tra la folla.

Non immaginatevi di trovare un Eden desolato in cui poter godere da soli di tanta meraviglia ma il luogo rende sopportabile il sacrificio di condividere la scena con orde di turisti più o meno consapevoli di contemplare un vero capolavoro.

Diamante è un borgo  intatto, Diamante è murales e voglia di rinasciata. Mare, natura, blu e verde. Diamante è una tappa obbligata alla scoperta della Calabria.

 

 

(Testi e foto di Serena Borghesi- riproduzione riservata www.viaggi-nel-tempo.com)

 

 

 

 

 

 

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