Visitare la riserva naturale delle Valli Cupe è una delle cose da fare assolutamente durante un viaggio in Calabria.
Questo parco regionale di recente istituzione ha caratteristiche uniche e garantisce una totale immersione in un contesto incontaminato e spettacolare, allo stesso tempo.
Val la pena dunque di organizzarsi per visitare la Riserva Naturale delle Valli Cupe per aggiudicarsi la possibilità di vivere un’esperienza unica in Calabria.
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In questo post parliamo di:
Dove si trova la Riserva Naturale delle Valli Cupe
A breve distanza dal mare, nella zona della Presila catanzarese, si trova un posto unico e molto giovane dal punto di vista turistico. Grazie ad un gruppo di uomini e donne appassionati del territorio, grandi conoscitori della zona e dotati di una buona dose di lungimiranza questa parte della Calabria ionica è diventata un patrimonio alla portata di tutti. Il riconoscimento dell’area quale parco regionale è infatti molto recente. Dal 2016 questa porzione di terra calabra è stato dunque istituzionalizzato con una legge regionale datata 21 dicembre. Si tratta di un insieme di bellezze naturali composite formato da gole, cascate, monoliti, alberi secolari e rarità botaniche. Tante unicità tutte racchiuse in questo spicchio di Calabria.
Questa area naturale è composta da tre corpi: i canyon Valli Cupe, il Monte Raga ed infine le Cascate di Crocchio e Campanaro. I primi due rientrano interamente nel comune di Sersale. Il terzo è compreso tra Sersale e Zagarise.
Come raggiungere Valli Cupe
Valli Cupe si raggiunge con un piacevole tratto di strada che dalla costa ionica sale verso la Sila. Da Catanzaro si raggiunge in circa tre quarti d’ora tramite la Strada Provinciale per Soveria. Da Sellia Maria la distanza è di circa mezz’ora (qui le indicazioni). Il paese di riferimento è Sersale che può essere impostato come destinazione sul navigatore oppure individuato nella cartellonistica stradale. Qui si trova la sede della Cooperativa Segreti Mediteranei che si occupa di preservare, promuovere e far conoscere questa area.
Organizzare la visita alla riserva Valli Cupe
Punto di partenza per la visita a Valli Cupe è dunque il centro informazioni di Sersale dove è possibile raccogliere materiale informativo, fare domande al personale e capire al meglio come muoversi all’interno della riserva. I punti di interesse possono essere visitati in autonomina oppure con una guida. La seconda opzione è da preferire non tanto per questioni di sicurezza quanto per capire davvero a fondo la ricchezza di questo territorio. In prossimità dell’accesso ai siti si trovano le biglietterie in cui è richiesto un piccolo contributo per mantenere vivo, attivo e perfettamente funzionante questo progetto.
Molto bello vedere che tanti giovani del posto sono occupati e coinvolti nella gestione della riserva. La visita può essere personalizzata al massimo in base alle richieste o alle esigenze. Nonostante la particolarità della zona anche ai disabili è possibile immergersi nella bellezza di questa riserva. La cooperativa Segreti Mediterranei che si occupa della gestione si avvale di associazioni locali per realizzare visite di ogni tipo e confezionare esperienze di vario genere. Escursioni in notturna , visite a cavallo e visite in jeep, wildtrekking ed archeotrekking e visite guidate personalizzate: sono alcuni esempi di ciò che è possibile fare.
Cosa indossare per visitare la riserva
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I percorsi della riserva non sono particolarmente complessi ed anche i bambini possono affrontarli. E’ consigliabile indossare un abbigliamento idoneo e comodo per camminare sui sentieri con disinvoltura. E’ necessario quindi mettere scarpe da trekking o comunque calzature da ginnastica con una suola robusta per non scivolare. A seconda della stagione prescelta per la visita meglio avere a portata di mano un giubbotto o una felpa e, nello zaino, un costume ed un ascuigamano in caso si voglia provare l’ebrezza di bagnarsi nelle cascate. E’ bene anche ricordare di avere sempre una buona riserva di acqua. Per i bambini potrebbe essere necessario anche avere qualcosa da mangiare in caso di fame improvvisa lungo il percorso in quanto non ci sono bar.
Il canyon Valli Cupe
La nostra visita ha avuto inizio da qui, dal Canyon delle Valli Cupe. Dal centro informazioni bisogna spostarsi in auto per alcuni chilometri per raggiungere il punto di partenza del sentiero che conduce all’interno del canyon. Non si può sbagliare perchè le indicazioni sono dettagliate e frequenti. Dall’alto si nota la fitta vegetazione composta da alberi secolari e da una ricca macchia mediterranea. Un velo di verde che protegge un tesoro prezioso.
Lasciata l’auto si trova una cartellonistica che aiuta ad orientare il visitatore nella visita e ad apprendere informazioni preziose. Da qui il sentiero inizia a scendere, prima in maniera graduale tra alberi ombrosi e poi più ripido attraverso un sentiero tortuoso. La nostra guida ci ha spiegato le caratteristiche della vegetazione presente lungo il cammino. Scendendo nel dettaglio relativamente a alle peculiarità e proprietà di ogni specie presente. Abbiamo annusato, toccato, osservato la perfezione della natura in un crescendo di curiosità ed emozione.
E’ stato bellissimo scoprire che tutto il progetto è partito da un gruppo di giovani della zona. Tutta questa bellezza doveva essere tutelata prima e fatta conoscere poi. Il loro impegno è costante e finalizzato, giorno dopo giorno, a mantenere in uno stato perfetto questa riserva. Infatti basta guardarsi intorno per notare la pulizia e l’ordine che si sforzano di mantenere!
Quando si arriva all’inizio del canyon si resta di stucco. Per la grandezza delle rocce, per le sfumature, per la maestosità di madre natura.Alla biglietteria viene fornito un caschetto protettivo, per garantire la massima sicurezza durante la visita.
Per i bambini è il paradiso. Si procede tra le pareti verticali, rigagnoli d’acqua e simpatici animaletti acquatici. La nostra guida ha preso in mano per noi una piccola rana per mostrarci le sue caratteristiche. Ce ne sono tantissime che tra mille saltelli allietano la visita. La passeggiata all’interno del canyon è semplice e molto piacevole. Si vorrebbe restare lì molto a lungo per essere certi di osservare tutto al meglio.
Per la risalita bisogna prendere un bel pò di fiato ma anche fermarsi di tanto in tanto è utile oltre che per riposarsi, per indugiare in mezzo a questo polmone verde.
La cascata Campanaro
La nostra seconda tappa è stata la cascata Campanaro. Anche in questo caso per raggiungere il sito è necessario spostarsi con l’auto. Dopo aver parcheggiato s’imbocca un sentiero in discesa che conduce alla cuore della visita e dell’esperienza. Il piacevole rumore degli zampilli è percepibile fin da subito, un sottofondo allegro che guida alla meta. La discesa è rapida e semplice, allietata dalla vista di sorgenti, ponticelli in legno, pozze d’acqua dette “vullu” ed un pagliaro, un antico ricovero di pastori .
Si può notare anche un antico ponte in muratura, bombardato durante la Seconda Guerra Mondiale.L’arrivo alla cascata è davvero emozionante e non appena si giunge al suo cospetto non si può resistere al desiderio di fare un tuffo.
L’acqua è gelida ma la possibilità di fare una doccia naturale impareggiabile. Il salto della cascata è di 22 metri, a fare da cornice a questo spettacolo della natura piante rare di un bel verde acceso. Tantissime le felci, alcune rare, e sui massi del letto del torrente interessanti alghe di un bel rosso. Il gioco dei colori di questa vegetazione rigogliosa è reso ancora più suggestivo dai riflessi della luce che filtra tra i rami. Un’esperienza da vivere in famiglia e portare nel cuore !
Gole e cascate del Crocchio
Abbiamo terminato la nostra visita alla Riserva delle Valli Cupe presso le gole del Crocchio. Tutto il sito è puntellato di numerose cascate. Alcune sono più difficili da raggiungere altre meno.In tutto sono oltre venti. Anche per questa ultima sosta abbiamo utilizzato l’auto per poi muoverci a piedi attraverso un comodo sentiero. Il primo incontro interessante che abbiamo fatto è stato con un “pastillaro”. Si tratta di un’edificio storico in pietra usato dai contadini del posto.
Da qui ci si butta nel fitto della vegetazione. In circa dieci minuti si arriva alla “balconata” da cui si può godere di un fantastico panorama. La veduta d’insieme in questo punto è resa possibile da un terrazzo realizzato in legno. Si scorge la cascata sullo sfondo, lo scorrere del fiume in basso e la bellissima vegetazione tutta intorno. Ancora un piccolo sforzo per arrivare proprio d’innanzi alla cascata del Crocchio e fare un nuovo tuffo. L’accesso è un pò meno facile rispetto al sito precedente ma comunque fattibile. Bellissima la sensazione di trovarsi immersi in questa natura tanto generosa e corroborante.
E’ finita così la nostra prima visita alle Valli Cupe. Una giornata intensa ed emozionante a stretto contatto con la natura bellissima di questo tratto di Calabria tutto da scoprire.
Puoi prenotare la tua visita a questo link!
(Testi e foto di Serena Borghesi-riproduzione riservata www.viaggi-nel-tempo.com)