GALLERIA BORBONICA DI NAPOLI: VISITARE I SOTTERRANEI DELLA CITTA’

La Galleria Borbonica o tunnel bornonico si trova nei sotterranei di Napoli.

 

Una sorta di città nella città, lontana dai rumori e dalla folla partenopei.

 

 

la galleria borbonica di napoli

La Galleria Borbonica di Napoli o tunnel borbonico

 

Visitare la Galleria borbonica significa fare un tuffo nel passato, conoscere la storia cittadina e rivivere alcune tappe salienti degli accadimenti che hanno caratterizzato tutta la città e tutta l’Italia.

 

Per conoscere al meglio l’evoluzione storica dei popoli che si sono succeduti in Italia meridionale doverosa una sosta al Museo Archeologico Nazionale di Napoli, al cui racconto vi rimando.

 

 

galleria borbonica

 

 

Galleria Borbonica di Napoli: come arrivare

 

 

come arrivare alla galleria borbonica

 

Gli ingressi per accedere alla Galleria Borbonica sono tre: Vico del Grottone 4 in zona Piazza del Plebiscito, Via D.Morelli proprio all’interno dell’accesso al parcheggio Morelli e Via Monte di Dio presso il Palazzo Serra di Cassano all’interno A14.

Gli ingressi sono molteplici perchè lo spazio sotterraneo occupato da questo tunnel è molto vasto ed anche perchè sono stati organizzati percorsi diversi per duranta e tipo di impegno richiesto.

Si tratta di ingressi completamente inseriti nel contesto urbano che alla vista di qualunque ignaro passante non farebbero mai presagire quanto custodito al loro interno.

Da questi tre punti, ben celati nel tessuto cittadino, si accede ad un vero e proprio mondo sotterraneo capace di lasciare di stucco ogni visitatore. Un’avventura che val la pena di affrontare mentre si visita Napoli.

 

Dentro al sottosuolo di Napoli alla Galleria Borbonica

 

 

I percorsi della Galleria Borbonica

 

percorso standard

Galleria Borbonica-Percorso Standard

 

I percorsi che possono essere intrapresi nella Galleria Borbonica sono quattro. Quello Standard è adatto a tutti e permette di capire la grandezza delle competenze ingegneristiche messe in atto dai Borbone. Un’opera d’arte realizzata nel sottosuolo dalla storia lunga e complessa. Per accedere a questo percorso è possibile utilizzare l’ingresso da Via Morelli o quello da Vico del Grottone, nei pressi di Piazza del Plebiscito. Per buona parte è percorribile anche dai disabili che utilizzano la carrozzella.

 

percorso via delle memorie

Percorso Via delle Memorie

 

 

Il secondo percorso si chiama “Via delle Memorie” e si raggunge da Via Monte di Dio al civico 14. Non è un percorso adatto a tutti perchè caratterizzato dalla presenza di scale. Si trova all’interno del Palazzo Serra di Cassano e da qui parte l’avventura nel sottosuolo che termina nel cuore della Galleria Borbonica verso il parcheggio di Via Morelli.

 

percorso avventura

Percorso Avventura

 

Il Percorso Avventura non è adatto ai bambini di età inferiore ai 10 anni in quanto è un pochino più impegnativo. Si affronta il cammino equipaggiati di torcia ed elmetto, attraversando cunicoli ed ammirando le meraviglie celate nel sottosuolo. Anche la durata del tracciato è maggiore.

Da ultimo il percorso Speleo Light consentito solo ai maggiori di 18 anni. In questo ultimo caso la visita è condotta come dei veri speleologi con tanto di attrezzatura specifica e luce frontale nel casco di protezione. Un percorso pensato per chi ama l’avventura e vuole conoscere Napoli da una prospettiva a dir poco insolita.

 

percorso speleo

Percorso Spleo-Galleria Borbonica

 

Tutti i percorsi devono essere prenotati sul sito. Hanno costi e durata diversi in base al tipo di impegno richiesto.

E’ sempre consigliabile accedere ben coperti, anche durante la stagione estiva, e muniti di scarpe chiuse.

 

La storia della Galleria Borbonica

 

galleria borbonica

Le enormi pareti della Galleria Borbonica

 

La Galleria Borbonica racconta la storia degli ultimi cinquant’anni di Napoli. Sembra impossibile pensare a cosa possa nascondere il sottosuolo, eppure segni tangibili di strati del passato sono oggi visibili a tutti. Gli scavi per realizzare una poderoso opera sotterranea sono legati a Ferdinando II di Borbone ed al suo architetto Errico Alvino. Correva l’anno 1853 e la volontà di creare un varco sotterraneo aveva motivi militari e di sicurezza per i sovrani. I moti del 1848 si erano infatti conclusi da poco.

Si progettarono dunque due tracciati: una Galleria Reale ed una Strada Regina. Un lavoro di scavo poderoso finalizzato a realizzare due gallerie parallele della lunghezza di 84 m che si andavano ad immettere nella preesistente Cava Carafa, esistente dal ‘500.

 

opere architettoniche all'interno della Galleria Borbonica

Possenti opere architettoniche all’interno della Galleria Borbonica

 

Si resero necessari tre anni per ultimare i lavori che furono condotti esclusivamente a mano con il solo impiego di picconi, martelli e cunei alla luce di torce e candele.

Dopo la visita del Re Ferdinando II, avvenuta il 25 maggio del 1855, e l’apertura al pubblico di soli tre giorni il progetto rimase incompiuto. La galleria di botteghe promessa al popolo non vide mai la luce.

 

da galleria borbonica a deposito giudiziale

Da Galleria Borbonica a Desposito Giudiziale

 

Durante la Seconda Guerra Mondiale questo ampio spazio sotterraneo fu utilizzato come rifugio antiaereo. Arricchito di maggiori accessi, di impianto elettrico e di latrine ospitò durante il conflitto tra cinquemila e diecimila napoletani.

Al termine della guerra divenne luogo in cui accumulare quanto estratto dalle macerie e dal 1970 Deposito Giudiziale Comunale.

A partire dagli anni 2000 un’intensa attività condotta da geologici ha riportato alla luce la storia di questo luogo.

 

La nostra visita alla Galleria Borbonica

 

i cunicoli della Galleria Borbonica

I cunicoli della Galleria Borbonica

 

Per conoscere la Galleria Borbonica di Napoli e questa fetta così particolare della sua storia abbiamo intrapreso il percoso standard. La nostra bravissima guida Carla ci ha condotto all’interno di questi luoghi intrisi di storia facendoci capire innanzi tutto il grande lavoro portato ogni giorno dai gestori del sito.

Un pezzo di città che è stato ridato agli abitanti ed a tutti i visitatori.

 

i resti della statua di Aurelio Padovani nella Galleria Borbonica

i resti della statua di Aurelio Padovani nella Galleria Borbonica

 

I grandi spazi che in certi punti diventano letteralmente enormi hanno ospitato di tutto. Oggetti di ogni foggia, mezzi di trasporto sequestrati, statue di personaggi divenuti scomodi (come quella di Aurelio Padovani fondatore del Partito fascista napoletano) e sopratutto tanti uomini e storie che si sono intrecciate tra questi cunicoli.

Passo dopo passo, tra lo stupore e l’ammirazione si apre allo sguardo del visitatore qualcosa di inaspettato, sensazionale ed unico. La visita è coinvolgente, tanto per gli adulti quanto per i bambini. Pareti altissime, ponti, pozzi, cisterne si alternano tra i racconti di chi conosce a memoria ogni singolo angolo.

 

galleria borbonica

 

 

Una storia tante storie

 

galleria borbonica

 

 

Si ripercorrono le tracce del progetto faraonico di un re ma anche gli stretti anfratti in cui si dovevano calare i pozzari per manutenere le cisterne cittadine che qui avevano posto. Molto carino il racconto delle imprese del “monacello”, figura quasi mitologica nell’immaginario collettivo napoletano.

Si prosegue fino a che non si incontrano i segni della vita condotta in questi spazi da chi si rifugiava dalla guerra e dall’esplosione delle bombe. Vengono i brividi, non solo per l’umidità.Il rumore di una sirena, volutamente tenuto basso, fa calare ancora più in quella dimensione di paura ed incertezza.

 

galleria borbonica

La Galleria Borbonica come rifugio antiaereo

 

In alcune pareti sono ancora leggibili i messaggi lasciati da quelle povere persone. Ci sono alcuni vecchi giocattoli, letti, culle, oggetti della vita quotidiana. Una vita che si tentava di ricostruire sotto la superficie.

Una luce fioca accompagna durante il percorso insieme a tanti pensieri che si accalcano in testa.

La visita è toccante ed intensa, allo stesso tempo alleggerita dagli anedotti curiosi sapientemente inseriti dalla guida.

 

la scritta noi vivi all'interno della Galleria Borbonica

La scritta “NOI VIVI” all’interno della Galleria Borbonica

 

Ne siamo usciti davvero colpiti per tutto quello che la Galleria Borbonica ha raccolto in questi anni. Per quello che ha rappresentato e rappresenta ai giorni nostri.

Un sito prezioso da custodire e proteggere, giorno dopo giorno.

(Testi e foto di Serena Borghesi-riproduzione riservata www.viaggi-nel-tempo.com-Le foto dei percorsi sono tratte dal sito istituzionale della Galleria Borbonica)

 

 

 

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