Visitare il Museo Archeologico di Napoli è una delle cose da fare obbligatoriamente durante una visita in città.
Che si tratti di un solo fine settimana oppure un viaggio più lungo, il MAAN (acronimo con cui è ormai comunemente indicato) è un luogo talmente ricco ed interessante che deve essere assolutamente incluso in ogni programma di viaggio in terra partenopea.
Per conoscere nel dettaglio la storia di questa parte di Campania e della cultura che l’ha formata, visitare il Museo Archeologico di Napoli permette di compiere un viaggio nel tempo complesso e coinvolgente.
Una vera avventura adatta a grandi e piccini.
Per scoprire i siti archeologici del Cilento e le tappe da non perdere durante una settimana in zona vi rimando ai miei precendenti articoli.
In questo post parliamo di:
Il Museo archeologico è incluso nel circuito Naples Pass.
Una visita virtuale al Museo Archeologico di Napoli
Abbiamo avuto la fortuna ci conoscere il MAAN molto prima di raggiungere Napoli.Come? Grazie alla tecnologia! Il nostro incontro a distanza è stato possibile grazie ad un gioco, anzi ad un videogioco, per essere più precisi. Il Museo Archeologico di Napoli infatti è stato il primo museo al mondo a produrre un video gioco adatto a tutte le età ed assolutamente gratuito.
Una vera e propria visione che ha aperto le porte di questa realtà campana ai fruitori di tutto il pianeta. Si chiama Father & Son ed è uno strumento interessante e divertente per familiarizzare con la storia e le collezioni di questa istituzione. Facilmente scaricabile dal web, permette di compiere un viaggio tra passato e presente in compagnia del giovane Micheal. Sicuramente l’approccio giusto per avvicinare i giovani alla cultura anche quando non è possibile viaggiare.
Il bello di questo gioco è però che una volta arrivati al Museo Archeologico si possono sbloccare tanti livelli ed avanzare nel gioco. Insomma, il virtuale ed il reale che si incontrano !!
Prezzi ed informazioni pratiche
Il Museo Archeologico Nazionale di Napoli si trova in Piazza Museo, nel cuore del centro cittadino. Con la metro si raggiunge agevolmente con la linea 1 dalla fermata Museo e con la linea 2 dalla fermata Piazza Cavour. Per chi ama spostarsi a piedi è possibile arrivare al MAAN con una passeggiata di dieci minuti da Piazza Dante.
Il biglietto può essere acquistato sul posto oppure on-line. I ragazzi fino a 18 anni accedono liberamente. Sono previste visite didattiche con un minimo di 30 partecipanti e laboratori per famiglie con cadenze regolari. Inoltre il MAAN è frequente sede di mostre ed eventi. all’interno del museo è possibile trovare un guardoroba gratuito, un infopoint, un book shop ed un punto ristoro. Ampie e curate aree esterne completano ed arricchiscono la visita.
Il Museo è incluso nel circuito Naples Pass.
Museo Archeologico di Napoli: il palazzo che lo ospita
Il palazzo che attualmente ospita il Museo Archeologico di Napoli risale alla fine del 1500. Il vicerè Don Pedro Giron commisionò infatti nel 1586 all’archietto Giovan Vincenzo Casale la realizzazione di nuove scuderie per la cavalleria. Intatto fino ai primi del 1600 venne poi convertito in palazzo degli studi sotto la guida di Giulio Cesare Fontana prima e Bartolmeo Picchiati poi. Non fu però questa la sua destinazione definitiva dato che la storia ci racconta di come fu in seguito sede del Tribunale, quartier generale delle truppe del regno di Carlo III fino che non venne scelto come sede della Biblioteca Farnese. Fu Ferdinando IV ad elevarlo al rango di Real Museo nel 1767. Vicissitudini complesse come la sua architettura ed i continui rimanaggiamenti a cui fu sottoposto negli anni.
Carlo III di Borbone ed il figlio Ferdinando IV furono dunque le personalità più significative nella storia di questo edificio. Il primo fu promotore infatti dell’esplorazione delle città vesuviane e di un Museo Farnesiano. Il secondo decise di riunire le due collezioni nella stessa sede.
Le ampie sale, la grande luminosità favorita dalla sapiente collocazione delle vetrate, i giardini eleganti e curatissimi, il maestoso scalone centrale, la sala della meridiana: ogni minimo dettaglio di questa struttura suscita stupore e meraviglia. E non abbiamo ancora menzionato la ricchezza delle collezioni conservate.
Considerato uno dei più importanti palazzi monumentali di Napoli sorge sull’area della necropoli di Santa Teresa, area sepolcrale dell’antica Neapolis.
Le collezioni del MAAN
La bellezza della struttura del museo archeologico è la preziosa cornice di quanto ospitato al suo interno. Si tratta di un patrimonio dall’immenso valore che rende questa istituzione una delle più importanti al mondo per quanto custodito. In particolar modo per quanto concerne l’arte romana.
La visita inizia dunque al piano terreno con l’osservazione delle sculture della Campania e le sculture farnese. Sempre allo stesso livello, oltre ad una consigliatissima pausa presso il giardino delle fontane, meritano una sosta accurata la collezione egizia, quella epigrafica e delle gemme farnese. Al primo piano si trovano la collezione numismatica, mosaici ed il gabinetto segreto.
Al secondo piano, in un crescendo di emozione e ricchezza dei reperti, la visita diventa sempre più coinvolgente. Diventano protagonisti affreschi, mosaici, oggetti della vita quotidiana ed infiniti dettagli di quella fantastiche civiltà che dominarono queste terre in passato.
Alla raccolta di materiale importantissimo proveniente dalla villa dei Papiri di Ercolano si affianca una sezione dedicata alla Magna Grecia a dir poco sensazionale. la traslazione di pavimenti originali provenienti da Cuma, Pompei ed Ercolano permette di camminare letteralmente nella storia.
Una visita attiva e coinvolgente che riesce a catturare il visitatore nella ricchezza di colezioni capaci davvero di parlare e rendere il museo il “luogo delle possibilità”, come suggerisce il Direttore Giulerini. Nella speranza che dal passato si possa davvero trarre il giusto insegnamento per essere migliori.
Il Museo Archeologico di Napoli ha il pregio di saper fondere insieme più cose: storia, cultura, innovazione, arte e quotidianità. Perchè il passato, come il presente, sono fatti di tanti piccoli tasselli che presi singolarmente hanno poco senso ma visti insieme sono capaci di generare un mosaico perfetto.
(Testi e foto di Serena Borghesi- si ringrazia il Museo Archeologico di Napoli per il supporto organizzativo- riproduzione riservata www.viaggi-nel-tempo.com)