Da pochi giorni le ampie sale del MUDEC, il Museo delle Culture di Milano, hanno aperto le proprie porte al grande pubblico per presentare una mostra davvero interessante. “Homo Sapiens-Le nuove storie dell’evoluzione umana” è il titolo scelto per ripercorrere il cammino iniziato circa due milioni di anni fa dai nostri lontani progenitori. Un viaggio nel tempo per definizione in cui sono confluiti gli studi di genetisti, linguisti, antropologi e paleontologi di diverse nazionalità che hanno contribuito a dar forma ad un mosaico di scoperte ed approfondimenti sulle nostre più ancestrali origini.
Nelle cinque sezioni tematiche e cronologiche in cui è articolata la mostra, pannelli esplicativi si alternano ad interessanti reperti, touch screen e postazioni interattive, riproduzioni realistiche di ossa, uomini ed animali con il costante sottofondo di una musica coinvolgente ed emozionante che accompagna il visitatore nel suo cammino come in un crescendo di scoperte e sensazioni.
Il modo in cui è strutturato il percorso lo rende adatto non solo agli adulti ma anche ai bambini che hanno la possibilità di cimentarsi con giochi legati all’individuazione delle numerosi specie umane disseminate per il pianeta o con la ricostruzione di crani preistorici.
Il viaggio inizia al cospetto di una grande eruzione, riprodotta attraverso immagini e suoni, causata dal vulcano Sadiman, in Tanzania in seguito alla quale sullo strato di cenere caduto al suolo e solidificato dalle successive piogge sono rimaste impresse e perfettamente conservate settanta impronte, settanta passi di uomini bipedi. Prove tangibili della presenza di ominidi che si spostavano in posizione eretta all’interno del continente africano all’incirca 3,75 milioni di anni fa.
E’ la storia di grandi camminatori che, ad un certo punto, spinti da variazioni climatiche iniziano ad uscire in piccoli gruppi dal continente d’origine per andare alla ricerca di nuove terre e nuove opportunità. E’ la storia delle costanti conquiste e continue scoperte: le orme di Homo Ergaster sono state rinvenute nel giugno di quest’anno per la prima volta nella storia dell’ archeologia preistorica. E’ la storia dell’incontro di specie diverse che a poco a poco hanno lasciato spazio ad una soltanto. Secondo gli studi più recenti infatti cinque specie di Homo hanno vissuto contemporaneamente ed in alcuni casi interagito in varia misura tra loro : Neanderthal, Sapiens, Erectus, Uomo di Denisova ed infine Uomo di Flores, scoperto in Indonesia nel 2004, dalle proporzioni minute ma in possesso di una tecnologia avanzata.
E’ la storia di uomini che ad un certo punto della loro evoluzione compiono una vera rivoluzione- quella paleolitica- che li porta alla conquista del pensiero astratto, al perfezionamento della pittura e di altre forme d’altre e, contemporaneamente, a rimanere soli. E’ la storia della colonizzazione di nuovi mondi, di espansioni, di ibridazioni e di conflitti. E’ la storia della diversità umana che alberga in ognuno di noi, tutti parte di un’unica razza. Un’unità biologica che è stata capace di realizzarsi in infinite forme e di produrre straordinarie varietà culturali. I temi delle migrazioni, della convivenza tra i popoli e del razzismo vengono presentati in una prospettiva differente che apre la strada a nuove straordinarie interpretazioni.
Dopo aver visto questa mostra, alla ricorrente domanda che mi viene posta sul significato del viaggio e sul perché del viaggiare non posso fare a meno di rispondere, supportata dai molteplici studi interdisciplinari condotti sul campo , che il desiderio di muoversi fa parte della natura umana, è radicato in noi dalle epoche più lontane ed è un bisogno legato alla sete di conoscenza e alla fame di nuove opportunità.
Avanti viaggiatori nel tempo, procediamo nel nostro cammino alla scoperta del mondo!
Info utili
Dove: MUDEC- Museo delle Culture di Milano- Via Tortona 56, Milano- infoline 02-54917
Quando: fino al 26 febbraio 2017
Link utili
(Testi di Serena Borghesi, le foto degli interni del Mudec e della locandina della mostra sono di Serena Borghesi, il restante materiale fotografico è stato gentilmente concesso da 24 Ore Cultura-Gruppo 24 Ore -riproduzione riservata www.viaggi-nel-tempo.com)
[wysia_form id=”1″]