Una nuova mostra, dal titolo a dir poco interessante, è ospitata al Mudec. “Egitto. La straordinaria scoperta del faraone Amenofi II” rappresenta un vero viaggio nel tempo tra i fasti della grande civiltà del Nilo, affrontato da una prospettiva nuova ed emozionante. Non si tratta infatti della solita esposizione di reperti antichi ma del racconto della vita del Faraone Amenofi II, figlio del grande Thutmosi III.
La cultura dell’antico Egitto rivive quindi in una chiave originale in cui l’ambientazione, la sapiente collocazione degli oggetti ed il fattore sorpresa giocano insieme un ruolo fondamentale per rendere l’esposizione una grande avventura. Per chi poi, come noi, è solito andare in giro in compagnia dei bambini, la presenza di una frequente cartellonistica ispirata al viaggiatore nel tempo per antonomasia, Geronimo Stilton, aiuta a coinvolgere i più piccoli nella ricerca dei tanti dettagli che rendono così particolare la civiltà egizia. Un abbinamento davvero molto azzeccato sia perchè permette ai visitatori più giovani di appassionarsi alla vita museale fin dalla più tenera età, vivendo questa esperienza in maniera giocosa, sia perchè non costringe i genitori ad inventare mille stratagemmi per rendere la visita gradevole per tutti. Una scelta che merita davvero un plauso.
La mostra è promossa dal Comune di Milano-Cultura in collaborazione con 24 ORE Cultura-Gruppo 24 Ore, che ne è anche il produttore e vede il fondamentale apporto dell’Università degli Studi di Milano da cui provengono i due curatori Patrizia Piacentini e Christian Orsenigo, entrambi egittologi.
Al centro della mostra si pone quindi la figura del faraone Amenofi II, su cui l’attenzione del grande pubblico non si è mai posata prima probabilmente perchè oscurata dalla fama del padre Thutmosi III. Alla scoperta di questo personaggio si associa anche la riscoperta del ritrovamento della sua tomba nella Valle dei Re, avvenuta nel 1898 ad opera dell’archeologo Victor Loret e rimasta sconosciuta fino a quindici anni fa. Attraverso le quattro sezioni in cui si articola lo spazio espositivo si entra quindi in relazione con la figura di questo farone conoscendolo grazie ai reperti che raffigurano il suo aspetto e la sua vita, alcuni in visione del pubblico per la prima volta, come la stele con cui ha inizio la mostra che proviene da una collezione privata. Per avere uno spaccato più ampio sulla grandezza della civiltà egizia trovano posto le esposizioni dedicate agli oggetti della quotidianità, ospitate nella seconda sezione.
Se i più piccoli fino a questo punto hanno iniziato a familiarizzare con alcuni aspetti della vita degli antichi abitanti dell’Egitto, una volta fatto ingresso nella terza sezione ne rimarranno letteralmente affascinati. Mummie, scarabei ed altri amuleti sono i protagonisti indiscussi di questa parte del percorso in cui il pathos, in un crescendo continuo di suggestioni visive, uditive e tattili, mette i visitatori in relazione con uno degli aspetti senza dubbio più affascinanti di questo popolo: la loro fondamentale credenza nella vita ultraterrena. Ma se sui libri di scuola quasi tutti abbiamo appreso come gli Egizi si preparassero alla fase di passaggio all’aldilà, di quali fossero i rituali seguiti, le divinità da invocare, gli oggetti da non dimenticare in vista di questo ultimo viaggio, pochi-anzi pochissimi-sono coloro che possono dire di essere stati dentro ad una tomba egizia. Almeno fino ad oggi.
L’ultima parte della mostra è infatti dedicata proprio alla scoperta della tomba del faraone Amenofi II attraverso i documenti che testimoniano il ritrovamento da parte dell’archeologo Loret, attualmente conservati presso gli Archivi di Egittologia dell’Università degli Studi di Milano e soprattutto per mezzo della ricostruzione in scala 1:1 della sala a pilastri della stessa. Una visita emozionante e coinvolgente che riesce a stuzzicare anche la curiosità dei bambini, grazie all’utilizzo di suoni, voci e video che rendono l’esperienza davvero immersiva. Questa mostra non rappresenta semplicemente una buona opportunità per approfondire la conoscenza della straordinaria cultura dell’antico Egitto ma segna senza dubbio una svolta nel modo di intrattenere i visitatori-grandi o piccoli, esperti o meno- nel mondo della cultura e della fruizione museale attraverso uno stile capace di rendere il Mudec inconfondibile.
Info utili
La mostra “Egitto.La straordinaria scoperta del Faraone Amenofi II” è al Mudec, Museo delle culture di Milano, dal 13 settembre 2017 al 7 gennaio 2018, in Via Tortona n.56
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(Testi e foto di Serena Borghesi-riproduzione riservata www.viaggi-nel-tempo.com)