Cremona è una vivace città lombarda collocata in un tratto della Pianaura Padana piacevolmente delimitato dallo scorrere dei fiumi Po, Adda, Serio ed Oglio e da una nutrita serie di corsi d’acqua minori, rifugio di numerosi uccelli acquatici. Concedendosi il lusso di raggiungere questi territori attraverso la strada a lento scorrimento si ha la possibilità di ammirare con la dovuta calma un paesaggio naturale modellato dall’azione della natura e dalla mano umana che all’unisono hanno contribuito a disegnare un microcosmo ricco di storia, opere d’arte e tradizioni . Di qui sono passati i Celti, a cui sarebbe riconducibile l’origine etimologica del nome della città, i Romani che realizzarono una colonia per controllare il territorio circostante ed anche i Bizantini, ma fu in epoca medioevale che la città raggiunse il suo apice economico ed artistico .
La bellissima Piazza del Comune è una vibrante testimonianza di questo periodo d’oro e punto di partenza obbligato per ogni turista di passaggio da queste parti. Il Torrazzo, il Duomo, il Battistero, la Loggia dei Militi ed il Palazzo comunale si contendono la scena ed attirano l’attenzione del visitatore per la loro imponenza, ricchezza di dettagli ed ottimo stato di conservazione. Il sabato mattina un grazioso mercato dei fiori, di cornice a quello settimanale esteso per tutto il centro storico, occupa tutta la piazza centrale dell’ abitato contribuendo a diffondere tutt’intorno un’atmosfera vivace e colorata. Ma questo senso di allegria e gioia di vivere rimane anche quando giunge l’ora di chiusura del mercato e viene sprigionato dai suoi abitanti, capaci di fare dell’accoglienza una vera forma d’arte. Il primo aspetto piacevole che salta all’occhio una volta giunti in città è proprio questo senso di apertura verso il visitatore che mette subito a proprio agio. E così circondati da questa calorosa atmosfera abbiamo dato inizio al nostro “viaggio nel tempo” a Cremona. Dalla Loggia dei Militi costruita interamente in laterizi ed originario punto d’incontro delle truppe cittadine si accede al cortile del Palazzo Comunale dove sono conservati alcuni affreschi di epoca duecentesca. Lateralmente il Battistero di epoca romanica e di forma ottagonale cinge il lato sud della piazza ma sono il Duomo ed il Torrazzo a fare da veri protagonisti sul questo storico palcoscenico.
Illuminato dai raggi pallidi del tramonto l’ edificio religioso principale della città, dedicato a Santa Maria Assunta, assume gradevoli sfumature rosate che evidenziano l’armonia della sua facciata composta in diverse epoche ed in stili differenti. L’interno dalle dimensioni maestose custodisce un vero patrimonio di opere d’arte che val la pena di ammirare con calma. Il Torrazzo è il simbolo indiscusso di Cremona ed impone un piccolo sforzo per raggiungere la cima dei suoi centoundici metri da cui si può ammirare tutta la città dall’alto. La salita non è particolarmente difficile, può essere fatta tranquillamente con i bambini che saranno entusiasti di scoprire i segreti che custodisce. Dopo la prima rampa di scale infatti è allestito uno spazio in cui si raccontano i segreti della “macchina del tempo” cioè dell’orologio astronomico collocato al quarto piano della struttura e considerato uno dei più grandi del mondo.
Proseguendo ancora, scalino dopo scalino, s’inizia a cambiare prospettiva e a notare i mille dettagli della città. Per arrivare all’apice bisogna farsi strada tra scale sempre più piccole e sempre più attorcigliate ma il premio che aspetta tutti i visitatori più intrepidi è davvero meritevole! Pare che la forma ed il nome del Torrazzo siano, secondo la leggenda, alla base dell’invenzione del torrone, dolce tipico della città a cui è dedicata una grande festa che si svolge nel mese di novembre.
Questa prelibatezza dagli inizi del XIX secolo è legata al nome di un’azienda locale famosa in tutto il paese. Sperlari oltre ad essere un’importante fabbrica dolciaria è anche un tradizionale negozio del centro storico, arredato ancora con i mobili d’epoca e rinomato anche per la vendita di mostarde e caramelle. Impossibile resistere alla tentazione di perdersi tra l’aroma sprigionato dai suoi scaffali ricolmi di mille delizie !
Dal lato opposto della strada una pasticceria storica richiede un’ ulteriore sosta. Si chiama Lanfranchi ed è un’elegante bottega in cui gli arredi liberty fanno da sfondo a mille specialità dolciarie tradizionali. Non si può passare da qui senza fare un assaggio ! Passando dalla Cremona dei sapori a quella dei saperi è l’arte liutaia a legarsi indissolubilmente alla storia della città. Dal 2012 infatti l’Unesco ha inserito il “saper fare liutaio”nella lista rappresentativa del Patrimonio Immateriale dell’Umanità.
Un riconoscimento davvero significativo, non solo per la città ma per tutta la regione Lombardia in generale, il cui ottenimento è stato reso possibile grazie al lavoro dei singoli artigiani ma anche e soprattutto al Consorzio Liutai “Antonio Stradivari” di Cremona che si occupa di promuovere e valorizzare la liuteria contemporanea . Dal 1996 lo scopo primario di questo Consorzio è quello di diffondere in tutto il mondo la conoscenza di una vera e propria arte che viene portata avanti nel rispetto di una tradizione risalente a Stradivari, Amati e Guarnieri. In più in collaborazione con Camera di Commercio e le Associazioni Artigiane è stato creato un marchio ad hoc “Cremona Liuteria” che certifica la artigianalità ed autenticità degli strumenti realizzati da maestri liutai professionisti aderenti al Consorzio che attualmente ammontano a più di sessanta.
Un sapere antico che abbiamo avuto la fortuna di vedere con i nostri stessi occhi grazie alla disponibilità dello staff del Consorzio e della Maestra Liutaia Benedicte Friedmann che ci ha dato un saggio della sua bravura e della complessità di questa arte. Infatti la sinergia di istituzioni ed artigiani non vuole rivolgersi solo al pubblico dei musicisti ma vuole far conoscere a tutti coloro che sono interessati a questo meraviglioso mondo i tanti segreti e l’insieme dei valori che lo contraddistinguono rendendo la rete delle botteghe un vero e proprio “museo diffuso” in cui il maestro diventa un narratore del territorio. Il Consorzio Liutai Antonio Stradivari infatti si occupa, tra le altre cose, di organizzare delle vere e proprie visite della durata di un’ora all’interno delle botteghe per conoscere le principali fasi di lavorazioni necessarie per la realizzazione di uno strumento artigianale. Nel nostro caso non avendo purtroppo tanto tempo a disposizione, grazie alla cortesia del Consorzio e della Maestra Friedmann abbiamo potuto farci un’idea del tipo di legno necessario per la creazione delle varie parti che compongono un violino, dei nomi delle singole parti, della quantità degli strumenti necessari e della pazienza che questi artigiani impiegano quotidianamente nella loro attività, rimanendone sbalorditi. Un primo assaggio di questo mondo magico che cercheremo di tornare a conoscere in maniera più approfondita il prima possibile.
All’interno della sede del Consorzio l’allestimento della riproduzione di una bottega permette di vedere come possa essere strutturato l’ambiente in cui questi maestri creano le loro opere d’arte, una “vetrina” facente parte di un progetto legato ad Expo Shangai prima ed Expo Milano poi. Con il cuore pieno di orgoglio nei confronti di quest’arte tutta italiana che è riuscita a fare il giro del mondo abbiamo concluso la nostra giornata presso la Fondazione Stradivari, sede del Museo del Violino.
Il percorso museale si articola in dieci sale volte a ripercorrere tutta la storia del violino fino dalle sue più lontane origini. Si parte proprio dalla scoperta di strumenti risalenti al XV secolo e considerati lontani progenitori dei liuti attuali. All’interno delle ampie e curate sale si può osservare ma anche toccare ed ascoltare attraverso un “viaggio nel tempo” davvero interessante e coinvolgente studiato appositamente anche per i più piccoli che avvalendosi di simpatiche postazioni color arancio possono entrare in contatto con questo magnifico mondo. Dopo aver ammirato una bottega liutaia perfettamente ricostruita si prosegue attraverso tavoli interattivi alla scoperta delle fasi costruttive di un violino e delle funzioni delle parti di cui è composto. All’interno di una sala d’ascolto dalla forma davvero originale si possono ascoltare le più famose melodie per violino che hanno fatto il giro del mondo e lo stesso tema è richiamato dal grande planisfero che racconta come, a partire dal 500, questo strumento si sia diffuso partendo da Cremona in ogni angolo del pianeta. E’ infatti dai grandi libri virtuali della sala numero quattro che si apprende come tutta la storia abbia avuto inizio dalle grandi famiglie liutaie di questa città prima di conoscere fama e fortuna mondiali.
Ma è senza dubbio la sala successiva che lascia tutti di stucco sia per la riuscita ambientazione che, soprattutto, per il patrimonio di violini esposto appartenente alla collezione del Comune di Cremona ed alla fondazione “Walter Stauffer“. Senza dubbio il nome che tutti, anche i profani, associano al violino è quello di Antonio Stradivari, la cui tecnica può essere approfondita attraverso i settecento reperti raccolti nella sala a lui interamente dedicata. Il materiale racchiuso tra queste sale è davvero incredibile ed ancora di più toccare con mano la passione per quest’arte che è in grado di tenere legate persone tanto lontane e differenti tra loro. Una visita intensa che ha entusiasmato tutti i componenti della nostra famiglia permettendoci di entrare a contatto con una realtà per noi assolutamente nuova.
Cremona ci ha ricevuto con un sorriso ed un calore che hanno contribuito a rendere la nostro giornata davvero speciale. Alle tante e variegate bellezze che la città vanta da secoli si va a sommare il valore aggiunto rappresentato dalla capacità di chi riesce a fare, con il proprio lavoro quotidiano, dell’accoglienza una vera forma d’arte!
Arrivederci Cremona….
Info utili: Per parcheggiare consiglio di utilizzare il parcheggio coperto di Piazza Marconi, collocato proprio al di sotto del Museo del Violino che permette di raggiungere con facilità tutte le principali attrazioni cittadine.
Per una pausa golosa: Negozio Sperlari , Pasticceria Lanfranchi
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(Testi e foto di Serena Borghesi-Riproduzione riservata www.viaggi-nel-tempo.com)