Dieci cose da vedere in Calabria possono essere un ottimo punto di partenza per conoscere questa regione.
Collocata nell’estrema punta della penisola offre paesaggi variegati che vanno dalla montagna alla costa, passando per borghi e colline.
Avere una lista delle dieci cose da vedere in Calabria può aiutare a creare un itinerario interessante che unisca storia e natura, passando dalla costa tirrenica a quella ionica.
In questo post parliamo di:
1)Dieci cose da vedere in Calabria: San Nicola Arcella e l’Arcomagno
Arrivando dal nord Italia una delle prime destinazioni calabresi che s’incontrano e che meritano una sosta sono proprio San Nicola Arcella e la sua costa.
Siamo nella costa dei cedri, in provincia di Cosenza. Il nome di questa parte di litorale allude all’agrume che cresce in abbondanza in zona grazie alle perfette condizioni climatiche. Alle spalle il Parco Nazionale del Pollino con la sua natura incontaminata. Davanti la distesa blu del Mar Tirreno.
San Nicola Arcella è un borgo di piccole dimensioni associato per lo più alle famigerate formazioni rocciose della sua costa.
Si chiamano Grotte dell’Arcomagno un insieme di insenature naturali dove le spiagge si alterano a formazioni rocciose molto particolari.
Per visitarle si può percorrere un sentiero tra le rocce oppure partecipare ad un tour organizzato in barca.
Entrambe le opzioni permettono di calarsi nell’atmosfera del luogo percependone la maestosità. Qui Madre Natura è stata davvero molto generosa.
2)Diamante: il paese dei murales e del peperoncino
Continuando a scendere lungo la costa tirrenica in breve tempo si arriva a Diamante. Il nome di questa località è legato principalmente a due elementi: i suoi murales ed i famosi peperoncini.
Diamante appare come una piccola roccaforte protesa sul mare. I suoi vicoli creano un dedalo intricato in cui ogni tanto si trova un’apertura sul mare.
Da numerosi anni però non sono la sua struttura o la sua storia ad imporsi sull’attenzione dei visitatori ma i suoi dipinti. Molte facciate del centro infatti si sono trasformate in tele in cui artisti di tutto il mondo hanno disegnato i propri capolavori. Da quarant’anni a questa parte Diamante è diventato un vero e proprio borgo dipinto.
Per quanto riguarda invece i prodotti tipici sono i peperoncini a fare da protagonisti nella gastronomia locale. Lo si intuisce ammirando le vetrine del centro oppure dalla festa più importante del borgo che è dedicata proprio a questo ortaggio e che si svolge a settembre.
3)Pizzo Calabro
Puntando ancora a sud ed iniziando a far conoscenza con la costa degli Dei, si arriva a Pizzo Calabro. Perché vale una sosta?
Per svariati motivi. In primo luogo se siete golosi per il tartufo di Pizzo. Non un semplice gelato né un generico dolce ma una prelibatezza locale. Disponibile in vari gusti, è ideale in ogni momento della giornata. La piazzetta principale del paese offre infinite possibilità per degustare questa bontà. A breve distanza da qui val la pena di ammirare il Castello di Murat e poco più in là una vera opera d’arte moderna.
Si chiama Il Collezionista di Venti la singolare installazione firmata da Edoardo Tresoldi. Un’opera gigante ma leggera allo stesso tempo, eterea ma dal grande significato. Vederla al tramonto è una vera esperienza, di quelle che non si dimenticano.
Presente, passato e futuro si fondono in questa manifestazione artistica unica nel suo genere.
4)Tropea e la Costa degli Dei
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Tropea non si può tralasciare in una lista delle dieci cose da vedere in Calabria che si rispetti. Arroccata in un promontorio di tufo, bagnata da un mare idilliaco, ricca di storia. I suoi affacci sono da cartolina, il suo centro storico tutto da vivere in ogni ora del giorno e della sera. Ed i suoi tramonti dove li mettiamo?
Tropea merita una sosta di almeno tre giorni per apprezzare le sue spiagge, i prodotti tipici e tutta la costa su cui si affaccia.
La Costa degli Dei, di cui Tropea è massima rappresentante, ha un’estensione di oltre cinquanta chilometri e le sue superbe insenature meritano una sosta. Roccia e sabbia si alterano tuffandosi in un mare dalle infinite sfumature di turchese.
A Tropea ed alla Costa degli Dei non manca nulla. All’esuberante natura si affiancano siti archeologici di grande importanza come quello di Zungri. L’enogastronomia poi è il fiore all’occhiello della zona. Cipolla, peperoncino, ‘Nduja, ottimi vini, pesce freschissimo. Sedersi a tavola o fare una degustazione tra le vigne diventa un viaggio nel viaggio.
5) Dieci cose da vedere in Calabria: Reggio Calabria
6)Dalla Pre Sila al Parco Nazionale della Sila
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Dei due parchi nazionali calabresi quello della Sila è di sicuro il più noto. Per molti abitanti del luogo rappresenta la meta prediletta per le gite fuoriporta o le sciate invernali.
Anche per chi scegli questa regione come meta delle proprie vacanze una sosta tra il verde di questo altopiano è da tenere in considerazione.
Non solo mare e spiagge dunque in Calabria ma tanta ricchezza e varietà.
Le belle sorprese s’incontrano già nella Pre Sila la parte che precede la Sila vera e propria. Anche se ad essere onesti la Sila non è una sola ma tre: Sila Greca, Sila Grande e Sila Piccola.
Da non perdere nella Pre Sila la riserva naturale delle Valli Cupe un vero e proprio canyon ricco di biodiversità. Il luogo ideale in cui staccare la spina ed immergersi completamente nella natura. Dopo aver fatto una doccia corroborante nelle cascate che compongono quest’area si può proseguire più in cima alla ricerca di prati rilassanti e alberi altissimi. Incredibile pensare che si possano trovare in Calabria dei villaggi realizzati interamente in legno che fanno correre con la mete a mete molto più “nordiche”.
Per chi viaggia in famiglia, ma non solo, val la pena di mettere in agenda una visita al Parco Avventura Orme nel Parco. Il loro punto di forza sono i percorsi di arrampicata sugli alberi senza tralasciare le passeggiate in mountan bike o il tiro con l’arco.
Insomma la Sila rappresenta proprio il lato verde della Calabria.
7)Dieci cose da vedere in Calabria: Santa Severina
Tanti i borghi della Calabria meritevoli di una visita. Tra tutti scelgo di parlarvi di Santa Severina. Situata in posizione collinare, attorniata da ulivi e campi coltivati, appare come una visione lungo una strada ricca di curve.
La sua lunghissima storia ed i continui cambi di dominazione la rendono una meta tutta da scoprire attraverso i numerosi edifici ancora oggi ben conservati.
Annoverato tra i borghi più belli d’Italia, fu fondata dagli Enotrii ma buona parte della sua fama è legata alla dominazione bizantina.
Tra i suoi vicoli ed all’interno del maestoso maniero è possibile compiere un vero e proprio viaggio nel tempo. Il Castello Carafa è formato da un mastio quadrato con quattro torri cilindriche angolari e supportato da quattro bastioni. L’orinaria costruzione è di epoca bizantina mentre i rimaneggiamenti successivi sono normanni. Da ammirare sotto ogni prospettiva per approfondire la conoscenza della storia del marchesato di Crotone.
8) Le Castella e la Riserva marina di Capo Rizzuto
Tornando sulla costa, c’è un luogo che fa bella mostra di sé in cataloghi e cartoline. Una fortificazione si erge dal mare ed una riserva marina la circonda con la sua bellezza esuberante.
Le Castella è allo stesso tempo il nome di un borgo e di una costruzione che ha resistito alla furia del tempo e dei flutti. Il plurale fa presupporre ci fossero un tempo più edifici. Le sue origini andrebbero ricercate nel soggiorno forzato del condottiero cartaginese. Narra infatti Plinio il Vecchio dell’esistenza di un “Castrum Hannibalis” proprio in questa zona.
Andrea Carafa poi, nel 1521, ricostruì il castello nella forma che vediamo ancora oggi.
Bellissimo già dall’esterno, merita una visita anche nella parte interna.
Tutt’intorno la costituzione di una Riserva Marina mira a tutelata la ricca fauna e flora marina ed il litorale formato da spiagge incontaminate e mare cristallino.
9)Il Musaba e Roccella Ionica
Rimanendo sulla costa ionica, all’altezza di Roccella Ionica- nella località di Mammola per precisione- si trova il Musaba. Eccezionale esempio di arte che si fonde con l’ambiente circostante e le sue emergenze architettoniche, colpisce per i suoi cromatismi e l’intuizioni dei suoi ideatori.
Sono stati necessari quarantacinque anni a Nik Spatari ed alla moglie Hiske Maas per portare a compimento questo progetto. Il Musaba è un parco museo all’aperto ma soprattutto un laboratorio produttivo in continua evoluzione. Nik è scomparso da poco ma la sua memoria vive all’interno di questo suo meraviglioso progetto.
Diffuso su sette ettari è una raccolta di opere d’arte immerse nel verde . Ne fanno parte l’Antico complesso monastico, la chiesa dell’anno mille che ospita il “Sogno di Giacobbe”, un’incredibile opera tridimensionale. La Rosa dei Venti è la recente ala museale che si unisce alla zona della Foresteria in cui trova spazio un murales di mille metri quadrati.
Piace ai grandi, sbalordisce i più piccoli. Il Musaba è la Calabria che non ti aspetti. Il non previsto lungo la strada che da senso al viaggio.
Finita la visita al Musaba consiglio un tuffo nella magnifica spiaggia di Roccella Jonica.
10)La cattolica di Stilo
Questo edificio iconico è un tempio greco-bizantino. Risale al X secolo e fino al 1600 fu sede della parrocchia della Universitas di Stilo.
Si trova nella costa tirrenica, alle pendici del Monte Consolino. Compreso nell’area metropolitana di Reggio Calabria, il borgo di Stilo dista dal capoluogo circa 150 km.
La cattolica di Stilo si nota già da lontano ma i suoi dettagli si fanno più nitidi mano a mano che ci si avvicina. Realizzata in mattoni di argilla rossi ha la forma quadrata. Bellissime le cupole che la sovrastano. hanno forma cilindrica e sono rivestite di tegole.
All’interno si possono ammirare iscrizioni, decorazioni ed affreschi di varie epoche. Dalle aperture si gode una vista bellissima che spazia fino al mare.
La Cattolica di Stilo fa parte di un’area archeologica di grande pregio. A breve distanza inoltre è possibile ammirare la casa che diede i natali a Tommaso Campanella, famoso filosofo del ‘500.
Dieci cose da vedere in Calabria sono solo un piccolo assaggio della bellezza di questa regione. Un invito ad andare a conoscerla per perdersi nella storia, nel mito, nell’enogastronomia e nelle nuove forme d’arte.
(Testi e foto di Serena Borghesi, la parte su Reggio Calabria è stata redatta da Domenica Palamara-Riproduzione riservata www.viaggi-nel-tempo.com)