ROVINJ, LA CROAZIA CHE PROFUMA DI LAVANDA

Rovinj è un pittoresco borgo marinaro aggrappato ad una penisola rocciosa della costa istriana. Lo abbiamo scoperto per caso e da subito ci ha fatto innamorare di sè con la sua schiera di case colorate che sembrano sfiorare i flutti , le tracce del suo importante passato ed il particolare contesto naturale in cui è inserito. Una grandissima colonia di cormorani ci ha accolti presso il molo in cui attraccano i pescherecci e ci intrattenuto a lungo ad ammirare le proprie agili evoluzioni. Dal lungo mare si accede al centro storico composto da strade in pietra consumate dal tempo. Dopo una sosta veloce al mercato locale in cui sono esposte le bontà del territorio, attraverso un dedalo di colori e tradizione in cui i panni stesi fanno da pittoresca cornice si arriva nel cuore di questo tipico paese della Croazia settentrionale.

 

Rovinj

 

 

Rovinj: scoprire la sua storia

Rovinj si sviluppa al di sopra di un promontorio roccioso che si getta nel mare limpido. La roccia carsica è protagonista da queste parti dando luogo nel sottosuolo a fiumi sotterranei e doline. Oggi nelle scogliere e nelle spiagge prevale il colore bianco caratteristico della pietra d’Istria ma in passato la bauxite presente nel terreno conferiva alla roccia una sfumatura rossa responsabile probabilmente del nome di questa città che parrebbe derivare dal termine latino volagrizzato “rubinus”. Dal punto di vista naturalistico un altro aspetto che caratterizza il territorio di Rovinj è un ampio fiordo formatosi a seguito dell’opera di erosione compiuta nei secoli dal torrente Foiba di Pisino. Si chiama Canale di Lemme una profonda gola che segna il confine tra Rovigno ed Orsera ed impressiona per la profondità con cui si insinua nella costa e la vegetazione verdeggiante che la ricopre.

Rovinj

 

 

Le origini del centro storico sono precedenti ai Romani ma sotto la loro dominazione accrebbe notevolmente la propria importanza in un processo inarrestabile che giunse fino alla dominazione della Repubblica di Venezia. E passeggiando tra i suoi vicoli non si può fare a meno di respirrae questo grande passato che trasuda dagli edifici che si rincorrono nel centro. Sembra che da queste parti il tempo si sia fermato, una  percezione che pare trovare conferma davanti alla vetrina di un negozio di giochi in cui abbiamo trovato cimeli appartenenti alla nostra infanzia. E per questa ragione non abbiamo potuto fare a meno di acquisatre  ai nostri bambini le palline “clic-clac”, introvabili in Italia, che hanno fatto da sottofondo alla nostra giornata. Tra gli inconfondibili  segni del passato veneziano della città, siamo arrivati al punto più alto della piccola penisola dove svetta la chiesa di Sant’Eufemia, dedicata alla protettrice del luogo e sormontata da un maestoso campanile che richiama quello di San Marco a Venezia. Dalle scogliere che cingono il centro abitato di Rovinj ed in cui è piacevole indugiare in ogni periodo dell’anno la vista spazia sugli isolotti che punteggiano la costa.

 

 

Rovinj

 

Passeggiando  nel centro storico medioevale abbiamo scoperto che da qualche anno a questa parte è iniziata nei campi dei dintorni una produzione piuttosto intensa di lavanda di ottima qualità. Il profumo inebriante che si spandeva dalle graziose botteghe colorate in tutte le tonalità di viola ci ha convinto ad approfondire la questione e ad andare alla scoperta della campagna istriana.

 

Rovinj e la lavanda istriana

 

Incuriositi dalla scoperta  fatta  ci siamo spostati in una zona collinare dove ha sede Istria Haromatica, un giardino botanico in cui si coltivano, oltre alla lavanda, varie specie arboree tipiche del Mediterraneo. Vi si accede tramite un ingresso imponente che conduce ad un viale delimitato da cipressi e muretti a secco costruiti con una tale maestria  da sembrare disegnati.

 

 

Rovinj

 

Con una fantastica veduta che spazia sullo scintillante mare istriano si ha la possibilità di compiere all’interno di questo spazio una bellissima passeggiata tra ulivi, vigne ed arbusti dai mille aromi. Un vero “viaggio nel tempo” tra le specie arborre tipiche del territorio. Una stretta scala che sembra uscita dal nulla conduce all’interno di una caverna dal cui fondo sale un fico ultracentenario. Intorno alla grotta si sviluppa un anfiteatro di pietra utilizzato per laboratori all’aperto. Mentre si cammina immersi in questa oasi di pace si arriva all’edificio in cui ha sede un museo dedicato all’etnobotanica ed all’uso delle piante medicinali. Siamo rimasti  sbalorditi dalle informazioni apprese e, una volta usciti,  abbiamo potuto ammiare dall’altura in cui si trovano gli spazi coperti della proprietà un magnifico panorama. Abbiamo ripreso il cammino per fare un’ultima sosta in un luogo che all’andata aveva suscitato la nostra curiosità: il fiordo di Lemme. Si tratta di un bacino profondo, immerso nella vegetazione dai toni smeraldo e formato dall’attività corrosiva di un fiume. Un’immagine pittoresca con cui concludere degnamente il nostro primo assaggio di Croazia! 

 

Info utili

Dove dormire: “Cullati dal mare nel faro di Savudrija”

Link utili:

Istria Haromatica

( Testi e foto di Serena Borghesi-riproduzione vietata www.viaggi-nel-tempo.com)

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