Il 2017 segna per Grandi Giardini Italiani il raggiungimento dei venti anni di attività. Un arco temporale lungo e costellato di grandi successi. La passione e l’impegno costanti sono stati gli elementi fondamentali che hanno permesso a questo network che riunisce i più bei giardini d’Italia di passare da un numero iniziale di dodici aderenti all’attuale di centoventiquattro. Da anni frequento i meravigliosi luoghi sparsi per tutta Italia facenti parte di questa grande famiglia ma da poco ho avuto la fortuna di capire veramente cosa sta alla base di questa riuscitissima formula, grazie all’invito alla conferenza stampa di celebrazione dell’anniversario svolasi presso Villa Necchi Campiglio, a Milano. Nel 1997 la fondatrice Judith Wade decise di dare forma ad una promozione organizzata di un filone del turismo italiano molto importante ma fino ad allora trascurato. Il suo intento iniziale fu quello di permettere al vasto pubblico di conoscere il patrimonio botanico ed artistico dei giardini italiani. Lo strumento che individuò per realizzare questo progetto ambizioso fu quello di creare una rete, un vero e proprio sistema in cui inglobare le singole proprietà che avevano in questo modo la possibilità di scambiarsi informazioni e consigli pratici per creare una vera e propria cultura dell’accoglienza.
Con queste brillanti intuizioni i giardini, a poco a poco nell’arco di questi venti anni, si sono trasformati in scenografie di preziosi eventi, come accadeva all’origine della loro storia. Dislocati negli angoli più suggestivi d’Italia, i giardini più belli della nostra penisola sono oggi luoghi da vivere oltre che da ammirare, scrigni preziosi da esplorare in compagnia di tutta la famiglia. Con l’arrivo della primavera per me è un’attrazione irresistibile andare alla ricerca di questi spazi verdi con i miei bambini per riscoprire i ritmi della natura ed ammirarne le mirabili manifestazioni. Ogni anno ci lasciamo incantare da un posto nuovo ed ogni anno ci innamoriamo sempre di più di ciò che la natura e la mano dell’uomo riescono a creare insieme.
La lista dei giardini visitati da noi in questi anni è davvero lunghissima e va dal nord al sud passando per il centro del bel paese: dai giardini di Villa Taranto al parco della Villa Pallavicino in Piemonte, da Villa Carlotta e Villa Melzi sul lago di Como al parco della Villa Reale di Monza, dal Parco Giardino Sigurtà in Veneto ai Giardini di Castel Trauttsmandorff in Trentino, da Villa Durazzo in Liguria al Labirinto della Masone in Emilia Romagna..tanto per citarne alcuni. E spero che il nostro elenco continui ad allungarsi sempre più !
In occasione del giorno di Pasquetta, il 17 aprile, il network Grandi Giardini Italiani organizza qualcosa di davvero interessante per i piccoli esploratori: ” Caccia al Tesoro Botanico”. Si tratta di una bellissima occasione per avvicinare i bambini al mondo della natura in maniera giocosa permettendo al contempo ai genitori di esplorare i giardini, partecipare a degustazioni o alla visita di mostre d’arte ospitate all’ interno delle proprietà. Un piacevole appuntamento che si ripete negli anni e segna un gioioso ritorno alla vita all’aria aperta.
Una delle tante idee che hanno valso a Grandi Giardini italiani l’epiteto di “fabbrica della creatività” e che confermano il ruolo di questo network quale fondamentale punto di incontro tra chi è impegnato nella valorizzazione di un patrimonio tanto prezioso e chi ne è fruitore.
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(Testi e foto di Serena Borghesi-riproduzione riservata www.viaggi-nel-tempo.com)