Se non avete idea di cosa vedere a Ponte San Pietro, rimarrete piacevolmente colpiti da questo delizioso borgo lombardo della provincia di Bergamo.
Ci siamo capitati in occasione di una manifestazione che si chiama “Un fiume d’arte” e non abbiamo perso l’occasione di scoprire tutte le cose interessanti che ha da offrire.
Adagiato sulle sponde del fiume Brembo Ponte San Pietro ha una lunga storia , chiese ricche di opere d’arte ed un museo unico nel suo genere.
Vi portiamo a conoscerlo, venite con noi ?
In questo post parliamo di:
Cosa vedere a Ponte San Pietro: il fiume Brembo
La storia e la geografia di questo borgo sono state, in passato come oggi, profondamente influenzate dallo scorrere del fiume Brembo. Bellissimi gli scorci che si godono dalle sponde alle cui spalle si sviluppano le due zone del paese. Un fiume che ha portato ricchezza in passato permettendo la diffusione di attività economiche importanti come quelle legate alla lavorazione del legname prima ed all’industria tessile poi.
Un fiume che, in alcuni casi, ha anche significato paura e devastazione come è accaduto nel corso del 1600 quando una grande esondazione seminò il terrore tra gli abitanti. C’è ancora una targa a memoria di questo evento. Vedere a quale altezza sia potuta arrivare l’acqua mette ancora oggi i brividi. Anche il nome del paese reca traccia del corso del fiume e di un antico ponte necessario per il guado. Molto caratteristiche le case affacciate sul Brembo, addossate le une alle altre.
Sono dipinte in toni pastello ed alternano facciate segnate del tempo e dalla storia ad altre dalle fattezze più moderne. Dal ponte che unisce le due sponde, mentre si decide quale sia il lato prediletto, si può ammirare la diga realizzata per controllare ed incanalare il flusso delle acque.
Ponte San Pietro: le chiese di San Pietro e Paolo
L’origine del borgo è legata al fiume, come abbiamo detto sopra, ed alla storia di una piccola chiesa dedicata a San Pietro, per l’appunto. Oggi di chiese che portano le stesso nome ce ne sono due, su entrambi i lati del fiume. La chiesa vecchia, “basilica Sancti Petri ad Ponte Brembi”, è citata per la prima volta in un documento datato 881. Diventa parrocchia nel Trecento e la sua vita è toccata da continue riedificazioni e rinnovamenti. La sua importanza si nota già dal sagrato dove numerose statue decorano la balaustra. Artefice di queste opere è Antonio Maria Pirovano portatore dalla sua esperienza milanese di uno stile che prende il nome di Barocchetto. La pietra di Mapello utilizzata per la loro realizzazione ha il limite di essere molto tenere e quindi facilmente deteriorabile.
Bello l’esterno almeno quanto l’interno. In seguito alle varie trasformazioni oggi appare come uno spazio unico coperto da un soffitto a volta ed arricchito da quattro altari laterali. A questi se ne aggiungono due minori. Di memoria seicentesca la stutua della Madonna del Rosario, in legno, ed una pala di Pietro Ronzelli. Quest’ ultima si trova sopra il pulpito e raffigura la Vergine con il bambino affincata da Sant’Anna.
Nello spazio ipogeo, in parte chiuso per ospitare un vecchio cimitero, si trova un interessantissimo museo del presepe.
La chiesa nuova di San Pietro e Paolo
Dalla parte opposta del Brembo si trova la chiesa nuova, edificata agli inizi del ‘900. D’ispirazione neogotica colpisce tanto all’esterno quanto all’interno per la sua imponenza. Distaccato dal corpo della chiesa il campanile che raggiunge gli ottantaquattro metri. E’ curioso sapere che per realizzare la cuspide venne utilizzato il rame derivato dalla fusione delle pentole donate dalla popolazione. Questo accadde verso la metà del secolo scorso ma già in precedenza la gente del posto aveva contribuito sia in termini economici che con le proprie braccia all’edificazione della nuova parrocchia. Pietra di Bagnatica e granito ghiandone per l’esterno e tanti altri materiali pregiati per l’interno. Il grande portale è in grigio orobico e rosso magnaboschi, le cappelle laterali hanno pilastri a fasci poggianti su basamenti di porfido nero. Alle opere più moderne ospitate all’interno se ne affinacano altre più datate come la seicentesca “Annunciazione e devoto” ospitata della cappella dell’annunciazione. La reliquia di San Clemente è stata trasportata qui dalla chiesa vecchia in cui arrivò verso la fine del 1600.
Lo Stall Lonc
Sulla stessa sponda della chiesa nuova ed a breve distanza da essa si trova un angolo molto suggestivo di Ponte San Pietro. Si chiama Stall Lonc ed è un pezzo di storia recentemente ristrutturato e portato alla luce. Si tratta di un insieme di edifici del quattrocento in parte recuperati per ospitare esposizioni d’arte e l’archivio storico comunale. Tra le pareti consumate dal tempo ancora s’intravedono affreschi molto antichi. Val la pena di spingersi fino a qui per respirare una piacevole atmosfera raccolta. Adiacente ad esso un bell’esempio di recupero di archeologia industriale. Le sale di un vecchio opificio tessile infatti sono state riconvertite in biblioteca comunale.
Cosa vedere a Ponte San Pietro: il museo dello smalto
Una delle maggiori particolarità che si possono incontrare a Ponte San Pietro è il Museo dello Smalto, ARtCHIVIO per la precisione. Si trova in Piazza della Libertà e nei fine settimana apre le sue porte per far conoscere a tutti un mondo molto particolare. La visita è molto interessante e spazia dalla storia dello smalto alle varie tecniche, passando per le scuole italiana, francese, russa e spagnola. Non sapevo quasi nulla su questo materiale e sono rimasta davvero molto affascinata dalle opere esposte all’interno di queste sale.
Lo smalto è un cristallo che si fissa sul metallo ad 800°. Ha diversi usi in arte, gioelleria ed industria. Le tecniche di lavorazione e l’uso dello smalto risalgo ad epoche molto lontane da noi. La tecnica nasce 1500 anni prima di Cristo ed i pezzi più antichi sono stati trovati a Cipro. Un reperto di epoca romana permette di capire l’ampiezza della sua diffusione già nel lontano passato della storia dell’umanità.Interessante ammirare i dettagli delle varie scuole disseminate in ogni angolo del pianeta e le peculiarità di ogni artista. In tutto e per tutto la lavorazione dello smalto rappresenta una forma d’arte emozionante e molto particolare, allo stesso tempo. Leonardo da Vinci in persona nel suo trattato della Pittura ne esaltò le qualità. La visita al Museo dello Smalto è assolutamente consigliata a tutti, bambini ed adulti.
Un fiume d’Arte a Ponte San Pietro
Da alcuni anni Ponte San Pietro è palcoscenico di un evento molto particolare. Un “Fiume d’Arte” è la manifestazione, ideata e realizzata dall’omonima associazione culturale, nata con lo scopo di promuovere l’arte in ogni sua forma. Vedere pittori creare le proprie opere a cielo aperto e sotto lo sguardo attento e curioso dei passanti è allo stesso un’intuzione ed una grande opportunità. L’arte può essere fatta da tutti ed appartiene a tutti. L’arte non è univoca ma si manifesta in vari aspetti. Poterla ammirare tra i vicoli di questo grazioso borgo è di sicuro un’esperienza più che piacevole. Pittura, musica, ceramica, artisti di strada..tante diverse inerpretazioni di una stessa unica scintilla che scaturisce dall’ingegno umano.
Val la pena di investire qualche ora del proprio tempo in questo angolo di Lombardia che in pochi conoscono ma che tanto ha da offrire. Noi di sicuro torneremo a breve 😉
(Testi e foto di Serena Borghesi-riproduzione riservta www.viaggi-nel-tempo.com)