Ho riflettuto a lungo su cosa scrivere in una lista di dieci cose da fare e vedere alle Cinque Terre.
Troppo poche forse? Senz’altro ma spesso i viaggiatori hanno poco tempo e tanta voglia di conoscere questa zona.
Eccomi allora qui a stilare un elenco di dieci cose da fare e vedere alle Cinque Terre per supportare i viaggiatori di un giorno, chi ha più tempo e chi vuole organizzarsi al meglio prima di partire.
Consigli pratici per visitare le Cinque Terre? Leggi qui…
In questo post parliamo di:
1) Dieci cose da fare e vedere alle Cinque Terre: scoprire i borghi
Sembra sciocco a dirsi ma le Cinque Terre sono fantastici borghi colorati affacciati sul Mar Ligure. Proprio cinque come suggerisce il nome, ognuno con le sue peculiarità e caratteristiche. Capita ancora oggi dopo che la loro fama abbia raggiunto ogni angolo del globo che arrivi un turista maldestro a chiedere dove si trova il paese “Cinque Terre”. E non è uno scherzo ma un fatto realmente accaduto.
Dunque organizzarsi per vederli tutti è doveroso sia che si sia compiuto un intercontinentale sia che si giunga da molto vicino.
Perdersi tra le case torri di Riomaggiore, passeggiare a Manarola, arrampicarsi per raggiungere Corniglia, innamorarsi di Vernazza e tuffarsi a Monterosso. Ogni paese merita una sosta, più o meno lunga.
Non vale barare;)
Suggerimento: la Cinque Terre Card è uno strumento comodo per vedere tutti e cinque i borghi. Della durata di 24, 48 o 72 ore permette di scendere e risalire su ogni treno in andata e ritorno della tratta La Spezia/Monterosso.
2) Conoscere l’entroterra
Le Cinque Terre sono borghi marinari strettamente legati alla terra. I suoi abitanti la coltivano da sempre, plasmandola ai propri bisogni. I terrazzamenti pretesi sui flutti ne sono un fulgido esempio. Dunque prendersi del tempo per comprenderne il lato aspro è un ottimo modo per approcciarsi a questo territorio bellissimo e fragile allo stesso tempo.
Staccarsi dalla costa per risalire i sentieri o visitare un borgo dell’interno è la scelta migliore per capire quanta complessa sia questa terra e quanti sacrifici siano necessari per costruire un muretto a secco.
Possibilmente con la lentezza che questo lembo di terra richiede per essere compreso.
Suggerimento: visitare Volastra, paese alle spalle di Riomaggiore, permette di cogliere la natura più bucolica delle Cinque Terre.
3) Dieci cose da fare e vedere alle Cinque Terre: tra chiese e Santuari
Ogni borgo ha le sue chiese e molto spesso ad ogni edificio religioso è legata una storia particolare. Queste strutture sono state, e spesso sono ancora oggi, il centro nevralgico della vita locale. Realizzate in pietra locale, custodiscono al loro interno dei veri tesori. Da non trascurare neppure la posizione in cui sono collocate che spesso regala scorci davvero mirabili.
Accanto ai luoghi di culto che puntellano i cinque paesi esiste poi un percorso di fede unico nel suo genere. Prende il nome di Via dei Santuari un tracciato emozionante che unisce strutture sacre dislocate sulle alture. Si raggiungono attraverso i sentieri, in bici oppure con l’auto, nei periodi di minor affluenza turistica.
Santuario di Nostra Signora di Montenero, Santuario di Nostra Signora della Salute, Santuario di San Bernardino, Santuario della Madonna di Reggio e Santuario di Nostra Signora di Soviore rispettivamente collocati alle spalle di Riomaggiore, Manarola, Corniglia, Vernazza e Monterosso. E’ possibile raggiungerli singolarmente oppure organizzarsi per un trekking che li tocchi tutti.
Suggerimento: il Santuario di Nostra Signora di Montenero si trova collocato su un ampio spiazzo con splendida vista sulla costa perfetto per organizzare un pic nic all’ombra dei maestosi pini.
4)Dieci cose da fare e vedere alle Cinque Terre: degustare il vino tipico
La privilegiata posizione dei terrazzamenti delle Cinque Terre rende questo luogo adatto alla coltivazione della vite. La presenza di sole per molti giorni l’anno e la gradevole contaminazione dell’aria salmastra sono un mix perfetto per la produzione di etichette di qualità. La Cantina Sociale delle Cinque Terre di Volastra è il luogo giusto in cui fare tappa per conoscere questo lato conviviale della zona.
Tra un assaggio e l’altro si scopre che fare vino da queste parti richiede una particolare maestria e l’impiego di alcuni strumenti d’eccezione. Con un buon spirito d’osservazione infatti non si può fare a meno di notare che le colline sono movimentate dalla presenza di particolarissime mini rotaie. Sono il tracciato che “trenini” seguono per portare le uve dai vitigni al punto di raccolta e produzione del vino. Una conquista degli ultimi decenni che ha notevolmente semplificato la vita dei viticoltori.
Terrazzamenti, muretti a secco, viti mantenute all’altezza massima di un metro: elementi unici che hanno permesso al vino prodotto alle Cinque Terre di ottenere il riconoscimento della Denominazione di Origine controllata.
Un discorso a sè merita lo Sciacchetrà, vino liquoroso ottenuto da uva passita. Un solo sorso racchiude tutti i sapori e la poesia del territorio. Il gusto che lo caratterizza è dolce e lunghi e tempi per la sua realizzazione. Il grappolo non deve essere troppo compatto e la buccia non troppo sottile per garantire un appassimento ideale delle uve su appositi graticci. Cinquanta giorni sono necessari per avere un primo appassimento a cui segue una successiva ed ulteriore selezione fatta acino dopo acino.
Suggerimento: negli ultimi anni sono sorte diverse realtà che uniscono alla produzione del vino la valorizzazione del territorio attraverso il turismo esperienziale. Cantina Capellini a Volastra è di sicuro un agri-ristoro da scoprire!
5) Fare una gita in battello
In treno, a piedi, in auto oppure in battello. Tanti i modi tra cui scegliere per visitare le Cinque Terre. Il più spettacolare? Ovviamente l’approdo dal mare. Ammirare i paesi arrivando dai flutti regala sempre una grande emozione anche se si è abituali frequentatori della zona.
Da questa prospettiva si ha poi modo di apprezzare le caratteristiche della costa, la vegetazione ed i vigneti che in alcuni casi arrivano a sfiorare il mare.
Che sia solo per un breve tratto o come mezzo privilegiato con cui visitare la zona, decidere di salire su un’imbarcazione per innamorarsi delle Cinque Terre è cosa semplice.
I battelli collegano La Spezia e Portovenere ai cinque borghi. Esisto poi anche un servizio tra i cinque paesi per tutti coloro che sono già in zona.
Suggerimento: se siete appassionati di fotografia troverete dalla gita in battello ottimi spunti per i vostri scatti!
6) Fare esperienze con il cibo
Come in ogni angolo d’Italia anche alle Cinque Terre il cibo è una cosa seria. Focaccia, pesto, pesce: ogni sosta è valida per fare assaggi di qualche specialità locale. I limoni crescono rigogliosi da queste parti e sono tante le preparazioni a base di questo agrume di cui fare incetta. Dalla semplice limonata alle marmellate passando per torte realizzate in mille fogge. In tema di dolci merita di sicuro un assaggio la famosa torta “monterossina” da assaporare presso la pasticceria Laura di Monterosso.
Per quanto riguarda il pesce la regina indiscussa della zona è l’acciuga. Pescata e messa in salagione fin dal medioevo è oggi proposta in varie preparazioni. Molto particolare anche la tecnica con cui sono pescate ancora oggi le acciughe. Le lampare sono lampade molto grosse e potenti che vengono montate sulle barche da pesca per attrarre i pesci in superficie. Una passeggiata in una notte d’estate in zona regalerà un orizzonte puntellato di tante lucine.
Suggerimento: negli ultimi anni hanno preso piede diverse realtà che propongo corsi di cucina locale. Si tratta di ottime proposte per immergersi nella cultura del territorio attraverso i piatti tipici.
7)Scoprire il parco letterario di Eugenio Montale
Che alle Cinque Terre esiste un parco letterario lo sanno in pochi, purtroppo. E’ questo è un vero peccato perché la poesia che aleggia nell’aria che si respira da queste parti è perfettamente rappresentata in questo percorso dislocato tra terra e mare.
Eugenio Montale era solito trascorrere le sue estati in quel di Monterosso e buona parte della sua poetica è ambientata tra i muretti a secco ed le rigogliose limonaie liguri. Il parco a lui dedicato vuole essere un tributo al suo genio creativo ma anche uno strumento per tenere viva la sua memoria.
Sono tanti i luoghi che permettono di ripercorrere la sua presenza nel borgo ed anche comprendere il significato delle sue poesie. Val la pena di andare a cercarli tutti con in mano un libro delle opere montaliane per andare a caccia di dettagli e richiami vari.
Suggerimento: con le visite guidate organizzate dai sostenitori del parco letterario è ancora più coinvolgente percorrere questo itinerario tematico fuori dai circuiti di massa.
8) Camminare lungo i sentieri
Borghi di mare fortemente attaccati alla terra: non c’è altro modo per descrivere le Cinque Terre. Lo sanno bene i camminatori che da ogni parte del mondo arrivano per solcare i numerosi sentieri che uniscono i cinque nuclei. Percorrere questi tracciati collocati tra cielo e mare con il ritmo lento del proprio passo è senza dubbio anche il modo migliore per comprendere la natura fragile ed apprezzare ancora di più il lavoro che enti locali ed abitanti devono fare per preservarlo.
I sentieri sono talmente tanti che anche il camminatore meno esperto troverà quello più adatto alle proprie esigenze o al tempo a propria disposizione.
Camminando si ha anche la possibilità di poter ammirare il paesaggio e la natura che circonda tutta l’area del parco in maniera lenta, come le più nuove tendenze di viaggio suggeriscono.
Sentiero dell’Infinito, Sentiero Azzurro, Sentiero Liguria, AV5T, Via dei Santuario, Via dell’Amore (al momento chiusa) tante le possibilità tra cui scegliere per immergersi totalmente nella natura delle Cinque Terre.
Suggerimento: se amate la corsa e le sfide lo SciacchèTrail è ciò che fa per voi. Si tratta di una corsa speciale perché immersa in un luogo speciale, una gara che unisce la comunità valorizzando il territorio.
9) Rilassarsi in riva al mare
Le Cinque Terre per molti sono un’esperienza da vivere sul mare. Che siate amanti della roccia o della sabbia non avrete problemi a trovare il vostro angolo del cuore. Anche per chi è esperto di immersioni non mancheranno occasioni per mettere alla prova la propria bravura e rimanere stupiti dinnanzi alla bellezza dei fondali e della ricca vita sottomarina.
Se le scogliere prevalgono a Riomaggiore, Manarola e Vernazza a Monterosso ci sono ampi arenili sabbiosi per chi ama entrare tra i flutti in massima tranquillità.
Tante le attività da poter vivere sul mare, per fare incetta di indimenticabili ricordi. Ad esempio l’uscita in kajak rappresenta un bellissimo modo per vivere il mare davvero nella maniera più intensa possibile.
E se vivere sulla propria pelle tutte le emozioni che il mare può regalare in estate non bisogna dimenticare che in inverno dalle Cinque Terre si possono ammirare magnifici tramonti.
Suggerimento: un aperitivo al calar del sole in riva al mare è vivamente consigliato.
10)Dieci cose da fare e vedere alle Cinque Terre: ammirare il presepe luminoso
Un presepe unico da Guinnes dei Primati è quello che illumina la collina sopra Manarola. Un’idea ecologica, innovativa ed eccezionale che da numerosi anni ormai arricchisce le proposte di ciò che si può vedere e vivere alle Cinque Terre. Inutile negarlo, si tratta di una destinazione da poter scegliere in ogni mese dell’anno con la certezza di poter trovare sempre un clima ottimo e magari qualche sorpresa unica. Come le tante luci alimentate ad energia solare che ripropongono in una chiave davvero unica la natività.
Per ammirare questo spettacolo bisogna attendere l’otto dicembre di ogni anno. Fino alla Candelora la magia si ripete ogni giorno, al calar della sera.
Una traccia di questo progetto innovativo si può però osservare anche durante la bella stagione, alzando lo sguardo al di sopra della Piazza Centrale di Manarola, sulla destra. E’ qui infatti che Mario, l’artefice di questa meraviglia, si è creato una miniatura di presepe da tenere sempre a portata di mano.
Suggerimento: se vi capita di passare dalle Cinque Terre durante le festività natalizie non limitatevi ad ammirare il presepe luminoso dal basso ma prima che cali il sole immergetevi nella sua atmosfera da brividi imboccando il sentiero che sale sulla collina poco dopo la piazza di San Lorenzo.
(Testi e foto di Serena Borghesi-riproduzione riservata www.viaggi-nel-tempo.com)