DIECI COSE DA VEDERE A MAURITIUS

Dieci cose da vedere a Mauritius sono poche anzi pochissime.

Di sicuro però appresentano un punto di partenza da cui iniziare a scoprire l’isola e magari innamorarsene come è successo a me!

 

 

dieci cose da vedere a Mauritius

Dieci cose da vedere a Mauritius

 

 

Ecco allora per voi la mia personalissima lista delle dieci cose da vedere a Mauritius.

Una selezione di ciò che ho apprezzato maggiormente nel mio recente viaggio in questo paradiso dell’Oceano Indiano organizzato da Ambiance.

 

Se sognate di coronare il vostro sogno d’amore a Mauritius vi spieghiamo come fare!!!

1) Dieci cose da vedere a Mauritius: Port Luis

 

port Luis

La colorata Port Luis

 

Iniziamo la carrellata delle dieci imperdibili tappe mauriziane parlando dalla capitale. Port Luis  ha un fascino coloniale e multietnico e rappresenta un concentrato della storia isolana.

Colorata, dalle tante sfaccettature merita una sosta per più di un motivo. Il primo è sicuramente un biglietto da visita di cui l’isola deve andare fiera. Un tratta distintivo percepibile in ogni più piccolo villaggio e qui davvero inconfondibile. Mi riferisco a quel mix di culture, religioni e modi di vivere che rendono Mauritius un modello da esportare. E’ un concetto davvero su cui vale la pena di indugiare.  Capita di ammirare una chiesa cattolica ed in sottofondo sentire il muezin chiamare i fedeli alla preghiera. Poco più in là, dal quartiere cinese si spande nell’aria il profumo del loro cibo tipico ed in pochi passi ci si imbatte in un tempio induista.

Senza prevaricazioni o fratture: Mauritius è fusione armonica di tanti mondi in un unico-bellissimo-microcosmo.

Port Luis è anche il posto giusto in cui fare acquisti da potare a casa. Ci sono negozi moderni nella nuova zona commerciale ma anche tanti angoli tipici in cui trovare oggetti unici. Da non perdere la visita al mercato. Diviso in due parti, offre un vero spaccato di vita mauriziana. Una parte è dedicata esclusivamente al cibo fresco, una seconda invece offre varie proposte di artigianato locale tra cui stoffe, gioielli borse oltre ovviamente alle immancabili spezie.

Per chi ha un pò di tempo da spendere nella capitale meritano sicuramente una sosta alcuni musei ( come il Blue Penny Museum ed il Mauritius Postal Museum) il forte Adelaide ed Aapravasi Ghat, complesso di edifici dichiarati Patrimonio Unesco nel 2006.

Port Luis insomma rappresenta quella fusione di cultura, tradizione e scoperta tipico di tutta l’isola!

2) Le spiagge di Mauritius

 

un tratto della spiaggia di Flic en Flac a Mauritius

Un tratto della spiaggia di Flic en Flac a Mauritius

 

A Mauritius si va principalmente per le sue spiagge immacolate. Inutile negare che sono una delle principali attrazioni per ogni visitatore che sceglie questa meta di viaggio. Ma sono davvero così belle come si può immaginare?

La risposta è semplice ed immediata: SI

Diffuse su tutta la costa sono praticamente tutte pubbliche. Questo significa che è possibile a chiunque viverle senza vincoli. Anche quelle di pertinenza dei resort non sono inibite a chi voglia passeggiare o fare un tuffo. 

Oltre a questo aspetto che merita di essere sottolineato val la pena di dire che spesso il litorale è attrezzato con ampi parcheggi che conducono alle spiagge più belle. Ogni giorno personale addetto alla manutenzione si occupa di tenere gli spazi pubblici puliti ed in ordine. Un dettaglio che non passa inosservato e che fa molto piacere a chi si trova a passare da queste parti.

 

spiaggia mauriziana

 

 

Le spiagge bianche da cartolina si alternano a zone più rocciose e frastagliate. Ogni lato dell’isola ha le sue caratteristiche ed i suoi punti di forza. Scegliere la spiaggia più bella dipende dai gusti e dalle inclinazioni personali. 

Da non perdere sicuramente Flic en Flac con il suo piacevole affaccio al tramonto,  Trou aux Biches e Mont Choisy con i suoi tre chilometri di estensione, Pereybere, Blue Bay Marine Park a sud-est con la sua laguna ideale per lo snorkeling, la spiaggia di Le Morne semplicemente paradisiaca e Gris Gris nota per le sue scogliere. 

Per un giusto mix tra rilassata vita da spiaggia ed escursioni alla scoperta dell’isola un pacchetto tutto compreso è la soluzione ideale!

3)Dieci cose da vedere a Mauritius: i giardini Pamplemousses

 

Fiori di loto a Pamplemousses

Fiori di loto a Pamplemousses

 

Ci sono delle vere e proprie icone mauriziane che si legano all’immagine dell’isola. I giardini di Pamplemousses sono una di queste. Piante secolari dalle immense dimensioni, enormi spazi in cui conoscere la flora isolana e gli imperdibili fiori d’acqua tra cui le ninfee giganti. Tappa obbligata per tutti gli amanti della botanica e dei giardini in particolare, sono una chicca in cui val la pena di indugiare per qualche ora.

Sir Seewoosagur Ramgoolam Botanical Gardens, questo il nome ufficiale,  sono considerati tra i giardini botanici più belli del mondo.

La visita può essere condotta in autonomia ma avvalersi del supporto di una guida esperta è sicuramente l’opzione da preferire. Si tratta di personale dei giardini, capace di fornire tutte le informazioni del caso e parlante più lingue tra cui anche l’italiano. 

 

 

ninfee giganti a Pamplemousses

 

 

Pamplemousses è il nome di tutta la località, anche se solitamente si associa alla maggiore attrazione della zona., e deriva da una pianta di agrumi simile al pompelmo.  Esemplari di questa specie sono visibile all’interno dello spazio verde insieme a bambù, palme, l’albero delle salsicce, i fiori di loto e le enormi ninfee amazzoniche.

La bellissima casa coloniale posta al centro del parco sta per essere trasformata in un museo, un progetto che si propone di arricchire ulteriormente il percorso di visita.

4) Conoscere i segreti della canna da zucchero di Mauritius

 

Distese di campi di canna da zucchero a Mauritius

Distese di campi di canna da zucchero a Mauritius

 

Se c’è un tratto distintivo che caratterizza Mauritius questo è sicuramente rappresentato dalle piantagioni di canna da zucchero. In ogni parte dell’isola, nell’interno come sulla costa, i campi si estendono a perdita d’occhio.

E’ facilmente intuibile come questa produzione sia importante per l’economia isolana.

Dalla canna da zucchero si producono numerosi prodotti oltre ovviamente allo zucchero. E’ infatti alla base della preparazione del rhum, vero vanto mauriziano, e di una bevanda dolcissima che è facile trovare in vari chioschi disseminati qua e là.

Per capire l’importanza di questa materia prima è consigliata una sosta all’Aventure du Sucre, poco lontano dal giardino botanico.

L’ex zuccherificio  Beau Plan ospita oggi un museo molto particolareggiato  in cui addentrarsi nella storia dell’isola e delle sue tipicità. 

Anche la fabbrica del rhum di Chamarel merita una sosta per la stessa ragione.

Visitare un luogo senza conoscere le sue produzioni locali significa non assaporarne la vera essenza!

5)Le terre colorate di Chamarel

 

Le Terre colorate di Chamarel

Le Terre colorate di Chamarel

 

A Chamarel oltre che per assaggiare ottimo rhum si deve andare per immergersi nella meraviglia della natura. 

Si trova in questa parte dell’isola una manifestazione geologica spettacolare che prende il nome di Terra dei Sette colori. Le origini vulcaniche di Mauritius sono qui ben rappresentate da un insieme di variazioni cromatiche molto particolari dovute ad un processo di raffreddamento incostante delle rocce laviche.

Un percorso ben organizzato permette di ammirare questo fenomeno da ogni punto di vista, tra alberi rigogliosi e qualche tartaruga gigante. Non dimenticate di assaggiare il succo di canna da zucchero al punto ristoro !

A breve distanza merita una sosta dalle sabbie colorate si trova una cascata che precipita per oltre 95 metri con un unico salto. Per ammirarla è possibile affacciarsi al belvedere oppure fare un piccolo trekking che si immerge nel fitto della vegetazione. 

 

cascata di chamarel 

 

In zona è anche possibile ammirare un interessante progetto ecologico che ha preso piede da qualche anno. Si tratta di una foresta di ebano che permette di ammirare l’habitat nativo dell’isola. Attualmente dei 45 ettari di area boschiva complessivamente in progetto ne è stato realizzato un terzo. Tante le attività da poter svolgere all’interno e tante le specie di volatili che è possibile ammirare grazie ad un programma di reintroduzione di specie a rischio d’estinzione.

Chamarel ha il fascino di un grazioso borgo di montagna uno spaccato isolano da ammirare anche per l’ottima offerta gastronomica.

 

6) Dieci cose da vedere a Mauritius: Grand Bassin ed i templi induisti

 

Grand Bassin ed il Lago sacro

Grand Bassin

 

La spiritualità a Mauritius è qualcosa di palpabile e coinvolgente. Si praticano tante religioni, si fa festa di continuo per onorare l’uno o l’altro credo e la tolleranza è parte integrante della cultura isolana.

La religione induista è la più diffusa e sono tantissimi i templi colorati che è possibile incontrare in ogni parte dell’isola.

Una leggenda vuole che Shiva e sua moglie Parvati, sorvolando la terra a bordo di un mezzo fatto di fiori, notarono un’isola straordinaria. Decisero di farvi sosta e di far cadere qualche goccia del Gange che stavano trasportando per proteggere il mondo dalle alluvioni. Il luogo prescelto fu un cratere vulcanico di nome Ganga Talao o Grand Bassin. Il Gange non capendo perché la sua acqua dovesse venire abbandonata in un luogo disabitato ottenne da Shiva la promessa che un giorno quel luogo sarebbe diventato meta di pellegrinaggio per onorarlo. E così ogni anno una folla numerosissima di hindu mauriziani, in occasione delle celebrazioni del Maha Shivaratri, arriva qui a piedi da ogni parte dell’isola. Si tratta della più grande celebrazione induista al di fuori dell’India.

 

 

Kaylasson Temple

Kaylasson Temple

 

 

In ogni momento dell’anno visitare questo luogo ed osservare i rituali che i fedeli mettono in pratica è molto emozionante.

Val la pena di fermarsi anche nei pressi delle grandi statue a breve distanza da qui dedicate a Shiva e Parvati e partecipare alla cerimonia di benedizione.

Tra i tanti templi induisti disseminati nell’isola merita una sosta il Kaylasson Temple, a breve distanza da Port Luis. Coloratissimo e ricco di decorazioni ha la fama di essere il tempio mauriziano più datato. Questo luogo di pace è un esempio di architettura tradizionale e le sue sei stazioni rappresentano gli organi del corpo umano. L’idea è quella di ricordare ad ogni fedele che ogni essere umano è una sorta di tempio per sua natura. Monumento nazionale mauriziano lascia di stucco ogni visitatore per la bellezza di ogni suo dettaglio.

7)Il promontorio di Le Morne  Brabant

 

Il promontorio di Le Morne Brabant

Il promontorio di Le Morne Brabant

 

Da tutta la costa sud-occidentale è possibile scorgere il profilo maestoso di questa montagna. Un tratto che caratterizza fortemente l’isola.

Le Morne Brabant svetta per oltre cinquecento metri e regala il suo nome a tutta la penisola. Un luogo magico e dalla lunga storia. Ai suoi piedi candide spiagge bianche lambite da un mare cristallino sono diventate una delle zone più esclusive di Mauritius.

Ma tra le sue rocce e la sua fitta vegetazione si cela una storia triste che ha valso a questo luogo il titolo di Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco nel 2008.

 

Le Morne dall'alto

 

 

Il passato isolano è strettamente intrecciato con la storia del colonialismo e dello schiavismo. E proprio qui un numero ampio di schiavi fuggì all’inizio del XIX secolo per trovare scampo dalle pessime condizioni di vita. Poco prima della loro fuga la schiavitù era stata in realtà abolita ma ignari di questo si gettarono nel vuoto alla vista di un gruppo di mauriziani diretti sulla cima. Preferirono la morte ad un possibile ritorno alla schiavitù. Da allora il picco divenne “le morne” cioè “colui che è in lutto”. 

Salendo sulla cima è possibile godere del miglior panorama dell’isola, in alternativa rilassarsi sulla spiaggia è sempre un’opzione più che valida!

8) Dieci cose da vedere a Mauritius: fare un’escursione su un’isola minore 

 

Isola dei Cervi

Isola dei Cervi

 

 

Mauritius fa parte di un arcipelago composto da questa isola di grandi dimensione e da altre minori. Reunion e Rodriguez hanno un’estensione intermedia ma altri isolotti diffusi di fronte ad ogni lato della costa sono ghiotte occasioni per gite giornaliere.

La più famosa è L’Isola dei Cervi. Vi si arriva con taxi boat che partono da Trou d’Eau Douce oppure con gite giornaliere in catamarano.

Con la prima opzione si raggiunge direttamente la meta ed è possibile godersi ore di relax tra bagni in mare e passeggiate nell’isola.

La seconda invece offre la possibilità di ammirare altre bellezze naturali presenti in questo tratto di costa come la cascata Gran River South East Waterfall. Incastonata nel verde della vegetazione rappresenta l’ultimo tratto del fiume più grande dell’isola che si getta in mare proprio nella baia de L’ Anse Cunat. Prima di arrivare ad ammirare la cascata vera e propria è possibile scattare foto ai simpatici macachi che popolano la zona. 

 

Ile Benitiers

Ile Benitiers

 

 

L’isola dei Cervi deve il proprio nome agli animali che venivano importati dal sud est asiatico per far divertire i cacciatori. Un tempo era abitata solo da loro, non avendo ovviamente nessuna velleità turistica. Oggi invece è meta  dell’escursione più popolare per chi visita l’isola. 

I pareri sulla sua bellezza sono discordanti ma è innegabile che il suo mare e le sue spiagge siano meravigliose a patto di non fermarsi nel punto più vicino all’arrivo delle barche ma di andare a cercare il proprio angolo di paradiso.

Altre isole da tenere a mente per una gita in giornata sono quelle a nord: Coin de Mire, Ile Plate e Ilot Gabriel . 

Nei pressi della penisola di Le Morne si trova invece Ile Benitiers, una lingua di sabbia bianca, raggiungibile da La Gaulette. 

Ile aux Aigrettes invece è una riserva naturale che permette di ammirare la flora e la fauna mauriziane tipiche. Una sorta di piccole Eden n cui l’habitat naturale è rimasto integro ed in cui si accede solo con il supporto di una guida. Vi si accede in gruppi organizzati in partenza da Saint Jerome o Le Preskil.  

 9) Notre Dame Auxiliatrice a Cap Malheureux

 

Notre Dame Auxiliatrice

Notre Dame Auxiliatrice

 

 

L’estremità settentrionale di Mauritius regala scorci incantevoli sulle piccole isole prospicenti. Si tratta di un luogo dal fascino particolare che prende il suo nome dai numerosi affondamenti di navi che avvenivano in zona.

Il “Capo sciagurato” però non è noto solo per questo. Proprio in questa zona infatti le truppe britanniche sconfissero definitivamente quelle francesi nel 1810 assumendo il controllo dell’isola. Paesaggi emozionati ed eventi storici rilevanti si intrecciano dunque qui.

Da non perdere una visita al piccolo borgo di pescatori, dove il tempo pare essersi fermato.

Ma la vera attrazione della zona è un’iconica chiesa dal tetto rosso che prende il nome di Notre Dame Auxiliatrice. Definirla bella non è sufficiente. Forse dire unica rende meglio l’idea. La sua architettura la sua collocazione ed il suo fascino attirano visitatori ad ogni ora del giorno.

Scelta come immagine di copertina di riviste e siti del turismo ha una struttura in legno di una certa imponenza e nella parte interna una bellissima acquasantiera ricavata da una conchiglia gigante.

 Si tratta di un edificio religioso perfettamente funzionante ed infatti la messa viene celebrata regolarmente ogni sabato ed ogni domenica.

 

10)Dieci cose da vedere a Mauritius: dall’alba al tramonto

 

tramonto a mauritus

 

A seconda del lato dell’isola che sceglierete per il vostro soggiorno ci sarà sempre un’alba o un tramonto ad attendervi. La natura isolana è capace di incorniciare questi momenti della giornata rendendoli unici.

Gli stessi operatori turistici o gestori dei resort ben consapevoli di questo potenziale organizzano cocktail all’ora del tramonto per rendere indimenticabili i momenti dei viaggiatori.

Per chi poi è sensibile al fascino della fotografia sarà impossibile resistere alla tentazione di fare mille scatti da tenere a disposizione per sconfiggere i momenti più  malinconici dell’inverno.

 

tramonto mauriziano

 

 

Insomma la definizione di isola del paradiso associata a Mauritius rende bene l’idea dell’insieme di opportunità che è capace di offrire.

In questo mio elenco di dieci cose da vedere a Mauritius accenno solo alle  infinite opportunità che può regalare ed invito chiunque ad andare a conoscerla.

(Testi e foto di Serena Borghesi-riproduzione riservata www.viaggi-nel-tempo.com)

 

 

 

 

  

 

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