Visitare le Grotte di Castellana è un’opzione doverosa da inserire in un programma di visita della Puglia.
Si tratta infatti di una delle maggiori attrazioni di questa regione.
Un’esperienza stupefacente nel cuore della terra: ecco cosa significa visitare le Grotte di Castellana.
In questo post parliamo di:
Sara ci racconta la sua recente esperienza vissuta proprio scendendo nei meandri della Terra!
Salento in famiglia? Tutti i trucchi per organizzarsi al meglio nel mio post!
Come raggiungere le Grotte di Castellana
La recente vacanza in famiglia nell’Alto Salento e nella Costa dei Trulli non poteva concludersi che con l’esplorazione delle profondità della terra pugliese, per un’esperienza davvero a tutto tondo. Doverosa dunque una tappa alle famose Grotte di Castellana.
Si trovano alle porte della Valle dell’Itria, a breve distanza dai famosi borghi di Alberobello, Cisternino e Polignano a Mare. Questa attrazione si trova in provincia di Bari da cui dista una quarantina di chilometri. Da Lecce la distanza è di circa un’ora e mezzo.
L’importanza e la notorietà di questo sito a livello nazionale e internazionale tendono a creare alte aspettative, che non sono state assolutamente deluse.
Già la strada che conduce dalla litoranea al paese di Castellana, attraversando distese di uliveti su una terra aspra e rossastra, inframmezzata qua e là da candide masserie ed ordinati muretti a secco, riempie gli occhi e il cuore. Seguendo dunque le indicazioni stradali per le grotte, si giunge poco fuori il centro abitato e si lascia l’auto in un ampio parcheggio a pagamento oppure lungo i margini della strada principale. Giusto il tempo di lasciarsi accogliere dai cartelli di benvenuto posti all’ingresso dell’area ed ecco la biglietteria, pronta a fornire informazioni sulle varie tipologie di visita.
Come visitare le Grotte di Castellana
L’ingresso alle Grotte di Castellana, visto l’ambiente sotterraneo, può essere effettuato solo in gruppo, che viene costantemente accompagnato da almeno due guide qualificate. Spetta quindi al visitatore scegliere tra l’intero percorso turistico, della lunghezza di circa tre chilometri, e quello parziale, lungo la metà. Chiaramente ognuno deciderà in base alle proprie esigenze e preferenze, ma il mio consiglio è quello di non perdersi nulla di questa magnifica esperienza, davvero alla portata di tutti, soprattutto perché il percorso più breve non consente di raggiungere la meravigliosa Grotta Bianca, che meriterebbe da sola il prezzo del biglietto.
Ma procediamo con ordine. Appena superato il varco d’ingresso, si inizia a scendere nell’enorme grotta iniziale, la “Grave”, alta oltre cento metri e comunicante con l’esterno attraverso un’apertura circolare sul soffitto. Questa grotta è stata dunque l’unica che gli abitanti di Castellana, per lo più contadini, hanno sempre conosciuto, senza però mai entrarvi, avendo il terrore di penetrare, così facendo, nelle viscere dell’inferno.
Dopo essere stata a lungo utilizzata come discarica di rifiuti, fu finalmente esplorata, unitamente all’intero sistema ad essa collegato, dallo speleologo Anelli e da un coraggioso operaio locale, Vito Matarrese, negli anni 1938 e 1939. I maestosi monumenti che l’acqua ha creato nei secoli all’interno di questa grotta sono gli unici che i turisti possono immortalare con le loro macchine fotografiche ed i loro cellulari, il cui uso è vietato infatti nelle grotte e nei corridoi successivi. Qui, inoltre, in una cornice estremamente suggestiva, si svolgono saltuariamente spettacoli particolarmente adatti all’ambiente, come Hell in the Cave, ispirato ai versi infernali danteschi, in programmazione alcuni tempi fa.
Viaggio al centro della Terra
Proseguendo il percorso, ci si inoltra attraverso un sistema carsico che lascia letteralmente a bocca aperta. Si tratta di un processo di calcificazione estremamente lento che consente infatti di formare stalattiti e stalagmiti capaci di ricordare anche alcune figure bizzarre e singolari. Un cammello con quattro gobbe, un castello, una snella e sottile gamba da ballerina con tanto di scarpetta di cristallo, un cobra o un intero altare.
Ma, al di là dei monumenti naturali più noti creatisi all’interno delle grotte, a cui già i visitatori nei decenni hanno attribuito nomi particolari, si può dire che quasi ogni formazione calcarea che si incontra lungo il cammino susciterà in adulti e bambini la voglia di sbizzarrire la fantasia, individuando di volta in volta animali, mani, torri ed altre strane figure!
Inoltre le spiegazioni chiare ed esaurienti della nostra guida hanno permesso anche a chi non ha affatto un bagaglio scientifico di riferimento, come la sottoscritta, di comprendere le ragioni di alcuni fenomeni carsici molto particolari che abbiamo potuto osservare nelle Grotte di Castellana, tra cui la formazione del cosiddetto laghetto dei cristalli in una caverna dall’alto contenuto di argilla, tipo di terra assolutamente impermeabile, in cui l’acqua piovana non ha dunque alcun modo di infiltrarsi.
Ma, senza voler togliere l’effetto sorpresa a chi ancora non ha visitato queste splendide Grotte, penso proprio che la visione della Grotta Bianca, con cui si conclude il percorso di andata della visita completa, lasci veramente senza parole.
Qui infatti, affacciandosi ad una sorta di balcone naturale, si può ammirare il più intimo tesoro conservato nel sistema carsico di Castellana, reso ancora più incredibile dal colore bianco abbagliante e dall’estrema varietà e bellezza delle formazioni che in questa grotta si possono apprezzare in ogni angolo!
Informazioni pratiche: orari, costi e biglietti per accedere alle Grotte di Castellana
Il modo migliore per effettuare la visita consiste nel prenotare i biglietti on line. Questo significa non fare code alle casse ed essere certi, una volta giunti sul posto, di poter effettuare la visita.
Gli orari per l’accesso variano di mese in mese, visto che l’attrazione è aperta tutto l’anno.
Consigli utili per visitare le Grotte di Castellana con i bambini
La visita alle Grotte di Castellana è davvero da non perdere, capace di entusiasmare grandi e piccini! Mia figlia, di sette anni, non si è mai lamentata, sebbene la visita sia durata circa due ore, durante le quali sono stati percorsi tre chilometri di itinerario. Martina ha sempre seguito attentamente le spiegazioni delle guide, fornite con un linguaggio il più possibile semplice ed immediato!
In base alla mia esperienza, sebbene il regolamento non ponga alcun limite minimo di età per l’ingresso, ritengo che la visita sia adatta a bambini dai 5-6 anni in su, a cui è più facile adattarsi all’ambiente sotterraneo e sopportare la lunghezza del percorso.
Va da sé che in questa escursione inoltre non possano essere utilizzati passeggini, a causa, soprattutto, della presenza di alcuni scalini, a più riprese, lungo l’itinerario, e di alcuni passaggi, pochi a dire la verità, più angusti.
In ogni caso anche i visitatori che si attardano di più nel cammino e che quindi chiudono le fila del gruppo di appartenenza sono sempre seguiti da una seconda guida, che li assiste e li avverte di eventuali insidie del percorso, accompagnandoli fino all’ascensore che li ricondurrà all’ingresso, non prima di aver attraversato un piccolo ma interessante Museo dedicato alle Grotte ed ai loro scopritori.
Un’ escursione promossa a pieni voti, sia per le bellezze naturali che ci ha consentito di ammirare, sia per la sua organizzazione e la professionalità delle guide che operano all’interno delle Grotte di Castellana, da inserire senz’altro nel vostro prossimo viaggio in Puglia!
(Testi di Sara Fascio-le foto sono tratte dal sito istituzionale-riproduzione riservata www.viaggi-nel-tempo.com)