LE CHIESE IN LEGNO DELLA POLONIA MERIDIONALE

Le chiese in legno della Polonia meridionale sono un’attrazione unica ed imperdibile per chi compie un viaggio nel voivodato della Malopolska. Da Cracovia parte un itinerario immerso nella lussureggiante campagna polacca che si snoda attraverso paesi sospesi nel tempo dove si mantengono vive le antiche tradizioni, i ritmi della vita sono rilassati ed il verde delle foreste intenso. Mentre preparavo il nostro viaggio in Polonia ho ritenuto doverosa una sosta in questa dimensione così tipica e particolare e sono felice di aver trascorso una bellissima giornata di primavera immersa in questo contesto fiabesco. Si tratta di un percorso lungo oltre millecinquecento chilometri in cui si susseguono edifici religiosi, campanili, ville e palazzetti .Le chiese sono più di duecentocinquanta e tra queste otto sono tutelate dall’Unesco. Ecco nel dettaglio la nostra giornata in Malopolska.

 

Le chiese in legno della Polonia

 

Le chiese in legno della Polonia: San Bartolomeo a Nowa Huta

L’abbondanza di foreste presenti in Polonia rese il legno nelle epoche passate il principale materiale utilizzato nell’edilizia sia civile che religiosa, ma se per costruire le abitazioni si sceglieva una materia prima di seconda scelta per la costruzione delle chiese si individuadavano solo gli  alberi più forti ed alti. Falegnami professionisti erano ingaggiati per la realizzazione di questi edifici religiosi che sono giunti nella loro stupefacente bellezza fino ai giorni nostri. Una particolarità di questa architettura era la totale assenza di chiodi e la scelta della tecnica dell’incastro per la sistemazione dei pali. L’imponenza dell’esterno si combina con una decorazione strabiliante nella parte interna in cui è possibile osservare pitture su ogni parete realizzate con tinte sgargianti.

 

Le chiese in legno della Polonia

La chiesa di San Bartolemo, a Nowa Huta

 

Da Cracovia parte un vero e proprio itinerario dedicato alla scoperta delle chiese in legno ma già nell’immediata periferia cittadina, a Nowa Huta ex quartiere socialista, è possibile farsi un’idea di questa peculiarità. La chiesa di San Bartolomeo, sita in Ul Klasztorna 11,  rappresenta non solo un magnifico esempio di questa tecnica costruttiva ma vanta anche il pirmato di essere uno degli edifici religiosi in legno pià antichi della regione. Una tappa imperdibile anche per chi vuole farsi un’idea di questa peculiarità senza allontanarsi troppo da Cracovia. Un comodo parcheggio permette di raggiungere l’edificio senza sforzo ed una volta varcato il  complesso del campanile si può accedere al verde prato che circonda la chiesa. La particolarità di San Bartolomeo è data dal fatto che il campanile è staccato dal corpo centrale che risulta quindi privo della torre. Il  campanile dalla cupola tonda è stato issato in epoca successiva, nel XVIII secolo, e funge da ingresso. Sempre a questo secolo appartengono le cappelle laterali e la sagrestia a piano rialzato. Il nucleo originale  risale al 1466 e vi è ancora traccia del nome del suo costruttore, menzionato in un’incisione del portale meriodionale. L’intenso profumo del legno è la prima cosa che colpisce mentre si accede all’area ed è un dettaglio difficile da dimenticare. Per quanto riguarda gli interni, l’arredo e la policromia risalgono al XVIII secolo. Sul marciapiede opposto vale la pena fare una visita al complesso abbaziale dei Cistercensi di Moglia, uno dei più antichi di Cracovia, dalla bellissima chiesa.

Le chiese in legno della Polonia: un itinerario nella campagna della Malopolska

La regione su cui insiste Cracovia, Malopolska o piccola Polonia tradotto in italiano,  è un voivodato caratterizzato da una natura rigogliosa su cui sono disseminati eccezzionali esempi di costruzioni in legno. Appena lasciato il centro cittadino infatti si notano subito abitazioni tinte in toni pastello in cui il legno è l’unico materiale utilizzato per la loro realizzazione. Sembrano paesi dove il tempo si è fermato e la vita scorre con ritmi tranquilli. Accanto a queste casette che sembrano uscite da un libro illustrato si scorgono chiese bellissime e molto imponenti. Si tratta sia di edifici adibiti al culto cattolico che ortodosso, eretti sopra antiche costruzioni piuttosto piccole ed unidimensionali. La maggior parte di ciò che è visibile oggi risale quindi al XVI secolo. Abbiamo dedicato una giornata intera a vivere questo itinerario fantastico, facendo diverse tappe.

La nostra prima meta è stata in quel di Lipnica Murowana, presso la chiesa di San Leonardo. La particolarità di questa architettura non poteva certo sfuggire all’Unesco che nel 2003 ha inserito numerose chiese della Malopolska nella lista dei beni Patrimonio dell’Umanità. In questo elenco figura l’edficio religioso di Lipnica considerato il più antico e meglio conservato del voivodato. Una struttura possente che lascia senza parole è circondata da un prato verde organizzato in modo da permettere ai fedeli di assistere alle funzioni dall’esterno. Un albero centenario pare messo apposta in prossimità dell’ingresso per fare da guardia all’intera costruzione.

 

Chiese in legno della Polonia

La chiesa di San Leonardo a Lipnica

Si respira una pace infinita ed il silenzio è interrotto solo dal cinguettio degli uccellini. Vuole la tradizione che il nucleo originario della costruzione risalga addirittura al 1141 quando sopra un tempio pagano fu eretta una chiesa in legno. Anche l’interno è degno di nota con le sue policromie ornamentali e figurative risalenti alle varie epoche. Tutti gli interni delle chiese dell’itinerario sono visitabili da maggio a fine settembre dal venerdì alla domenica, dalle 9 alle 18. Per gli edifici più importanti, soprattutto quelli inseriti nella lista Unesco, la visita è consentita anche il mercoledì ed il giovedì. Negli altri periodi dell’anno è opportuno fissare un appuntamento. E’ importante ricordare che l’accesso agli interni è sempre gratuito. Il nostro itinerario era fitto di soste prestabilite ma non abbiamo potuto fare a meno di includere ulteriori visite. Mentre abbiamo ripreso la strada in direzione Binarowa infatti abbiamo incontrato sul nostro cammino ben due chiese che ci hanno imposto di rallentare il nostro andamento. E’ incredibile notare come ogni edificio abbia un dettaglio che lo rende differente dagli altri ed unico. La chiese di St. Andrew in Raznowice, per esempio, ha una serie di torri talmente particolari da lasciare di stucco e richiama quasi nel suo stile le pagode cinesi.  Poco più avanti  la chiesa di san Martino di Tours ci ha incantato per il contesto fatato in cui è incastonata. Un fitto bosco di alberi la circonda  e tante sculture in legno accompagnano il percorso che giunge in prossimità dell’ingresso.

 

Le chiese in legno della Polonia

La chiesa di San Michele Arcangelo

 

A Binarowa si trova la chiesa dedicata all’Arcangelo Michele in cui una gentile guida ci ha atteso per mostarci ogni dettaglio degli interni. Esternamente si notano il tetto e le pareti ricoperte di tegole mentre superato l’ingresso si rimane completamente affascinati dai dipinti che la ricoprono. Nella nostra tabella di marcia erano incluse anche la chiesa ordodossa di Owczary, quella degli Apostoli Filippo e Giacobbe a Sekowa ed infine quella greco-ortodossa di Santa Prassede. Sulla via del ritorno abbiamo scattato le ultime foto presso  Sant’Orsola, prima di fare ritorno, felici e soddisfatti, a Cracovia.

Le chiese in legno della Polonia: le tappe da non perdere

Quando si parla di architettura in legno si rivolge  prevalentemente l’attenzione alle costruzioni religiose che compongono questo vasto itineraio della Malopolska ma sono moltissimi gli edifici di tipo civile che s’incontrano lungo il  cammino e permettono di conoscere da ogni angolazione  questo aspetto tanto importante della cultura popolare locale.

 

Le Chiese in legno della Polonia

Tante altre sfaccettature di questo territorio  meritano di essere conosciute approfonditamente durante un tour all’interno della campagna polacca. Il primo dettaglio che salta facilmente all’occhio è la bellezza della natura, protagonista indiscussa di questa regione. La luce di primavera esalta al massimo i colori delle foreste e dei prati in fiore, rendondo ogni piccola sosta una piacevole avventura. Tra le prelibatezze culinarie merita un assaggio il gelato tradizionale e biologico prodotto a Lipnica Murowana. Servite in coni dalle piccole dimensioni queste prelibatezze locali sono ideali per rinfrescarsi lungo il cammino. Durante la nostra visita nella piazza del villaggio si svolgeva il mercato settimanale in cui era in vendita ogni merce, fisarmoniche comprese. Doveroso l’acquisto di frutta e verdura locale dall’aspetto e dal sapore semplicemente ottimi. Nel grazioso paese di Biecz, poco più avanti,   le fortificazioni  di epoca mediovale hanno attirato la nostra attenzione così come  l’ imponente chiesa, collocata al centro del paese, edificata  nei tre stili gotico, rinascimentale e barocco,  meritevole di una doviziosa  visita per ammirare le sublimi decorazioni interne. Le ore della nostra giornata in Malopolska sono corse via veloci mentre la tiepida aria di primavera sfiorava i nostri visi intenti a catturare ogni dettaglio che passava in  rassegna davanti ai finestrini. Un itinerario bellissimo, che regala emozioni forti.

 

(Testi e foto di Serena Borghesi-riproduzione riservata www.viaggi-nel-tempo.com-si ringrazia Polonia Travel e la Regione della Malopolska per il supporto organizzativo)

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