Visitare la vigna di Leonardo da Vinci, a Milano, è ancora possibile ai nostri giorni.
Qualcosa di straordinario lega il capoluogo lombardo al genio fiorentino. Qualcosa di vivo che, anno dopo anno, torna a dare i suoi frutti.
Tra le tante esperienze che si possono fare in questo 2019 in cui si celebra l’anniversario dei cinquecento anni dalla scomparsa di questa eclettica personalità, visitare la vigna di Leonardo è sicuramente una possibilità dal significato unico.
Tra le numerose mostre che imperverasano in ogni angolo cittadino una in particolare ha catturato la mia attenzione e consiglio a tutti di visitare: si tratta di “The Genius Experience. Leonardo & Warhol” ospitata nella sala sottofedericiana della Biblioteca Ambrosiana.
In questo post parliamo di:
Visitare la vigna di Leonardo da Vinci: un pò di storia
Tutti conoscono Leonardo da Vinci e tutti sanno che trascorse molti anni della sua vita a Milano realizzando opere preziosissime. In pochi sanno però della sua vigna che negli ultimi anni è potuta rinascere nel rispetto dei filari e del vitigno originari. Leonardo ricevette in dono l’appezzamento di terra su cui cresce e vive ancora oggi questa pianta preziosa proprio da Ludovico il Moro. L’omaggio voleva essere un segno di ringraziamento verso l’artista ed un modo per farlo sentire a proprio agio, come nella sua Toscana ricca di vigneti. Tra l’altro Leonardo veniva da una famiglia di vignaioli, ed il suo attaccamento alla terra era risaputo. Durante i lavori di realizzazione della straordinaria opera “L’Ultima Cena” presso il refettorio di Santa Maria delle Grazie, proprio lì di fronte, Leonardo era solito fare lunghe pause in questo spazio verde, in ammirazione di quelle sedici pertiche avute dal signore di Milano.
Leonardo fu legato profondamente a questo possedimento tanto che a seguito del suo trasferimento in Francia l’affidò alle cure del padre di un suo allievo, il Salaì, ed infine ne fece menzione nel suo testamento. La vigna era per Leonardo un bene prezioso. Sopravvissuta ai vari avvenimenti della storia, invasioni nemiche comprese, fu studiata con dovizia da Luca Beltrami. Fu proprio questo storico dell’arte, nei primi del 900, a ritrovarla, fotografarla e tramandarne la memoria. Un incendio ed i bombardamenti della Seconda guerra mondiale le furono purtroppo fatali.
La vigna di Leonardo torna a rinascere
La vigna di Leonardo per molti anni rimase in vita solo nel ricordi di pochi. Almeno fino al 2015, quando in occasione di Expò, è tornata a vivere. Sembra impossibile ma la scienza può fare miracoli. La Fondazione Portaluppi ed i proprietari di Casa Atellani, davanti a cui sorge la vigna, hanno infatti finanziato uno studio preliminare intorno alla vite, basandosi sugli studi del Beltrami. L’enologo Luca Maroni ed il Professor Scienza della facoltà di Scienze Agrarie dell’Università di Milano sono riusciti a ritrovare i camminamenti dei vecchi filari, individuando il DNA della vigna di Leonardo. In seguito sono state piantate in serra delle viti e si è proceduto con l’innesto. Università di Milano e Confagricoltura sono riuscite così a dare nuova vita a questo importante vitigno. Ancora oggi è così possibile ammirare la vigna di Leonardo dopo 5 secoli dalla sua morte.
Visitare la vigna di Leonardo: la casa degli Atellani
La vigna di Leonardo sorgeva in un’area di Milano occupata dalla vigna grande di San Vittore, dove Ludovico Sforza sognava di edificare un quartiere per gli uomini della sua corte. Oggi del suo progetto restano solo alcuni frammenti: Santa Maria delle Grazie, il Cenacolo, i tracciati di Via San Vittore e Via Zenale e Casa degli Atellani. Elementi di una Milano Rinascimentale che ancora oggi può essere ammirata ed apprezzata. Il duca acquistò le proprietà già esistenti in zona per donarle alle famiglie a lui più vicine.
Agli Atellani, sui cortigiani, donò un bellissimo palazzo che divenne subito cuore della vita mondana del tempo. Dopo vari passaggi di proprietà approdò alla famiglia Conti che affidò il restauro a Piero Portaluppi. Parte dell’impianto iniziale fu trasformato ma alcuni affreschi originari furono riportati alla luce. Oggi questa storica dimora è stata trasformata in un museo in cui i numerosi dettagli disseminati nelle sale raccontano un un viaggio che dal 1500 arriva fino ai giorni nostri.
Visitare la Vigna di Leonardo: informazioni utili
Le modalità per visitare la vigna di Leonardo e la Casa degli Atellani sono due. Il tour autoguidato è disponibile ogni giorno e permette di visitare ogni parte della proprietà con l’ausilio di un’audioguida. Si tratta in pratica di uno smartphone a cui vengono attaccate delle cuffiette. In ogni sala si può avviare l’audio e fermarlo a proprio piacimento. Inoltre sono disponibili approfondimenti che è possibile leggere ed ascolatare con i propri tempi. Il sabato e la domenica sono poi in programma tour guidati esclusivi. Il biglietto individuale ha un costo di 10 euro. Sul sito è anche possibile scaricare un’applicazione con gli stessi contenuto dell’audioguida.
Visitare la Vigna di Leonardo con Musement
Sul sito di Musement è possibile acquistare i biglietti per la visita alla Vigna di Leonardo a condizioni vantaggiose. E’ disponibile sia l’ingresso semplice con l’audioguida che la visita guidata della durata di quaranta minuti. Attraverso questo portale si ha la possibilità di saltare la fila, avere direttamente la conferma dell’acquisto del biglietto sul proprio cellulare e di avere il miglior prezzo garantito. In più non ci sono commissioni di prenotazione e in caso di cancellazione il rimborso è totale anche se avviene un attimo prima della visita. Un servizio davvero efficiente e comodo per tutti!
Insomma Milano in occasione del cinquecentenario dalla morte di Leonardo è una città da visitare tenendo in considerazione soprattutto quei luoghi in cui la presenza del genio è ancora oggi percepibile.
(Testi e foto di Serena Borghesi-riproduzione riservata www.viaggi-nel-tempo.com)
Incredibile che dopo 5 secoli è ancora possibile ammirare la vera vigna. Esempio di come futuro e passato possono unirsi dando vita a qualcosa di unico!
E’ davvero un piccolo, grande miracolo! a pensarci vengono i brividi !