La street art del quartiere Ortica di Milano è ormai diventata un fenomeno cittadino.
Al pari di quanto succede in numerose metropoli sparse per il mondo, anche nella capitale meneghina l’arte di strada detta tendenze, fa parlare di sè e contribuisce alla trasformazione del tessuto urbano.
La street art del quartiere Ortica di Milano è stata capace di modificare letteralmente un quartiere periferico attraverso il colore e la bravura degli artisti protagonisti di questa rivoluzione.
Si rinnova negli anni l’attenzione della Lombardia verso l’arte di strada e dopo la grande mostra dedicata a Keith Haring di qualche anno fa si torna a parlare di graffiti e messaggi di protesta con l’opera di Bansky ospitata al Mudec fino a primavera.
In questo post parliamo di:
La street art del quartiere Ortica di Milano: la storia di una periferia
Si chiama “Ortica” un quartiere della periferia est di Milano, stretto tra il muro della ferrovia, il Cavalcavia Buccari, Via Corelli ed il quartiere di Lambrate. Quasi un paesello con la sua piccola chiesa dedicata a San Faustino e Giovita da cui si dipana una delle vie principali e le case addossate le une alle altre. L’origine del nome è legata al suo passato bucolico ma la sua storia più recente è segnata dalla crescita industriale del secondo dopo guerra quando divenne sede degli impianti produttivi dell’Innocenti. Si arriva all’Ortica con l’auto oppure con gli autobus della linea 54 e 5 e si entra in un mondo a parte.
La street art del quartiere Ortica di Milano: i graffiti
L’Ortica è stata da poco nominata quartiere museo e basta poco a capire il perchè. Murales di enormi dimensioni coprono facciate, cavalcavia, muraglioni della ferrovia ed anche saracinesche dei negozi. Il colore è protagonista di questa forme d’arte partecipata fatta a tante mani, da tanti artisti che arriva anche ad “invadere” il perimetro della scuola. Si chiama Or.Me-OrticaMemoria- un progetto di oltre venti murales che raccontano la storia di un quartiere.
La vocazione artistica è ad esso connaturata e non a caso in passato hanno lasciato il segno del proprio passaggio artisti del calibro di Jannacci, Dario Fo, Neri Parenti, Streheler. Il Gatto Nero ed il Circolo culturale Pavese i punti di ritrovo prediletti da questi personaggi. Piaceva il fervore, la libertà, il sentore di vita vera che si respirava tra queste vie. Di questo fermento oggi restano le opere di street art che raccontano la storia di questo quartiere attraverso varie chiavi di lettura. Ci sono graffiti legati al tema della musica popolare ed anche quelli incentrati sulla legalità. Sono tanti gli spazi in cui la creatività artistica può trovare il proprio libero sfogo, senza far incorrere in spiacevoli conseguenze i suoi realizzatori. Da queste parti infatti l’arte di strada è riconosciuta ed apprezzata a tutti gli effetti.
La street art del quatiere Ortica di Milano: cosa fare in zona
Sono numerose le motivazioni che possono spingere a fare una visita a questo quartiere. La prima ovviamente sono i suoi murales e l’atmosfera che la contraddistingue. Ci sono poi le trattorie, dal sapore autentico in cui la cucina è gestita secondo la tradizione più tipica. La chiesa dedicata a San Faustino e Giovita è da considerarsi il simbolo della zona e della sua lunga storia ed infatti risale al 1200. L’Ortica in una parola riesce raccogliere in se l’attaccamento al passato e l’apertura al nuovo ed al futuro come poche altre zone di Milano sanno fare. Un bel mix che affascina e si racconta a suon di graffiti. Una passeggiata tra le vie dell’Ortica significa cercare una Milano dal volto insolito e dal sapore diverso, per nulla mondano o patinato. Scoprire i graffiti permette poi di calarsi nell’arte fin dentro le sue pieghe più profonde per insegnare ai bambini di quanti volti sia composta, anche così lontano dalle sale di un museo.
La street art del quartiere Ortica di Milano: intervista a Blank
Parlare di arte di strada significa menzionare gli esponenti di questa forma d’arte sempre più importante ed apprezzate nei centri urbani. Uno strano gioco di hastag mi ha permesso di entrare in contatto con Blank la cui firma s’impone tra le pitture dell’Ortica. Una ragazza giovane che cerca di utilizzare la propria arte come forma di espressione e di condivisione. Sono circa una quindicina le opere che ha realizzato in giro per Milano in un paio d’anni di attività totali. Un grande octopus viola e Paperino sulla vespa sono alcune delle sue creazioni, dal tratto inconfondibile. Uno sfondo di pittura è la base su cui inizia a lavorare con la sua creatività e le inseparabili bombolette. Bianca racconta il suo mondo con le proprie opere e contribuisce, insieme ai numerosi artisti di strada, a rendere più colorate e vivibili le nostre città.
Arte allo stato puro, arte per tutti: la street art attira e colpisce per la sua facile fruibilità e la sua immediatezza.
Cosa dite, vi ho convinto a fare un giro alla scoperta della street art del Quartiere Ortica ?
(Testi e foto di Serena Borghesi; riproduzione riservata www.viaggi-nel-tempo.com)