Sono pochi a sapere che sotto il manto stradale della frenetica Milano, solcato ogni giorno da migliaia di passanti e mezzi di locomozione, si trovano ancora molti resti della romana Mediolanum. Costruita in mezzo alla pianura, come suggerisce la sua etimologia, da una tribù celtica, passò sotto il controllo romano nel 222 a.C. ed arrivò perfino a diventare capitale dell’Impero Romano d’Occidente. Le strade, il palazzo imperiale, l’anfiteatro, il teatro, il circo ed il foro hanno subito profondi danneggiamenti a causa delle vicissitudini storiche che hanno toccato il capoluogo lombardo nel corso dei secoli ma non tutto è andato perduto e ricercare quello che resta ed è ancora oggi visibile sta diventando un mio piacevole passatempo. Alcuni resti sono facilmente individuabili, confusi qua e là tra le moderne abitazioni, altri sono rimasti sotto il livello stradale, letteralmente ricoperti da una città cresciuta al di sopra della storia romana. Nei pressi di piazza degli Affari, un grande cartellone racconta dettagli interessanti sulla vecchia Mediolanum e su cosa fosse collocato proprio in questo punto, del resto anche la vicinissima via di San Vittore al teatro suggerisce alcuni indizi preziosi.
Proprio qui, al di sotto di Palazzo Turati, attuale sede della Camera di Commercio di Milano, si trovano i resti del teatro romano di Mediolanum portati alla luce tra la fine dell’Ottocento ed i primi del Novecento. La cosa straordinaria è che, scendendo nei meandri della terra, è possibile scoprire ed ammirare i resti di questa costruzione grazie ad un servizio, completamente gratuito, messo in essere proprio dalla Camera di Commercio. E’ possibile prenotare la visita guidata mettendosi in contatto con il responsabile dell’ufficio preposto che è anche una delle guide che accompagnano turisti o semplici appassionati alla scoperta di questo piccolo tesoro. Scolaresche, viaggiatori che provengo dall’esterno, gruppi organizzati: la tipologia di visitatori è davvero variegata ma unica è l’esperienza che si può vivere. Si accede a questo sito proprio dall’ingresso principale della Camera di Commercio e da qui inizia la scoperta.
Ho avuto la fortuna di poter svolgere la mia visita in totale solutidine con la presenza preziosa del signor Andrea Preti, guida responsabile del sito, in esclusiva per me ed ho apprezzato davvero tanto la cortesia che mi è stata riservata perchè in questo modo ho potuto davvero respirare con la massima tranquillità la meravigliosa atmosfera racchiusa lì sotto. In buona parte la riscosperta di questo teatro è legata alla figura di Pompeo Castelfranco che tra il 1880 ed il 1884 seguì i lavori di scavo riuscendo ad identificare l’edificio. Grazie a questa indagine archeologica è stato possibile ricostruire la pianta e procedere al recupero di frammenti di decorazioni in marmo . Altra personalità di spicco nella conservazione di questo pezzo importante della storia romana di Milano fu Alda Levi che si occupò di conservare i resti del teatro e creare un’area archeologica che rendesse possibile la visita dei resti di questa struttura a tutta la cittadinanza.
Più recentemente, nel 2005, l’Istituto di Archeologia dell’Università Cattolica di Milano ha condotto ulteriori scavi nell’area ed ha realizzato un percorso espositivo mirato a coinvolgere i sensi dei visitatori, creando un vero e proprio Museo Sensibile. Dopo una carrellata introduttiva, con una discesa di diversi metri nel sottosuolo, con il supporto della mia zelante guida, ho avuto accesso ad una stanza in cui è possibile scoprire le tecniche utilizzate per la realizzazione di un edificio davvero imponente, dato che era in grado di contenere ben ottomila spettatori. Per riuscire a capire come fosse possibile che a Mediolanum fosse previsto un teatro di tale dimensione bisogna fare un piccolo sforzo con l’immaginazione e pensare ad una città di importanza nevralgica, sviluppata al pari di qualsiasi altra città dell’impero su un cardo ed un decumano in cui ampie vie porticate conducevano i visitatori al centro della città, il foro vero e proprio che corrisponde all’attuale Piazza San Sepolcro ed era proprio a due passi da questo sito. Il teatro si poneva quindi in diretta corrispondenza con questi assi viari e voleva essere una chiara manifestazione della grandezza dell’impero e della città.
Per assicurarsi che una struttura così grande resistesse nel tempo i Romani adottarono una tecnica ben collaudata, di cui fa menzione anche Vitruvio nel De Architectura. Nel terreno furono scavate fosse molto profonde, dalle pareti rivestite in legno e consolidate da assi verrticali ed infine rafforzare da pali di quercia distanti circa trenta centimetri gli uni dagli altri , tutto ricoperto di malta e ciottoli. Questa struttura è ancora oggi visibile perchè numerosi pali sono stati ritrovati non solo in ottimo stato di conservazione ma addirittura numerati con il gesso allo scopo di portare a termine un lavoro a regola d’arte. Rimango sbigottita ogni volta che scopro qualche nuovo dettaglio sulle tecniche usate dai Romani !
A questi dettagli tecnici si accompagna una ricchezza decorativa unica, come è possibile capire dalle ricostruzioni messe a punto sulla base dei materiali ritrovati. Si trattava infatti di un monumento alto venti metri, che svettava al di sopra delle mura, composto da un fronte curvilineo composto da trenta arcate di colonne suddivise in due ordini e realizzate in marmo di Verona. Terminata la fase introduttiva si può entrare nel sito dello scavo vero e proprio e qui l’emozione arriva alle stelle. Una passerella in vetro permette di camminare letteralmente sopra la storia di Mediolanum osservando porzioni di mura, colonne, parti di fondamenta. Si percepisce da subitoe la grandezza e l’importanza di questo edificio e per calarsi al meglio nella dimensione del tempo, un pannello olfattivo composto da particolari piastrine capaci di emanare odori permettere di compiere un’esperienzaveramente immersiva come ci si trovasse nel bel mezzo di in una tranquilla giornata a teatro.Varie essenze più o meno gradevoli sono sprigionate nell’aria, come ad esempio lo zafferano che veniva diffuso utilizzato per creare suggestivi effetti scenici ed al tempo stesso ricoprire i cattivi odori causati dalla presenza di un pubblico numeroso che frequentava questo luogo solo durante i mesi di bella stagione. La moderna tecnologia al servizio della storia permette, a distanza di millenni, di avere un’idea precisa di un mondo così distante dal nostro.
Vale davvero la pena di conoscere questo lato meno noto di Milano, di andare nei meandri della terra alla scoperta dell’antica Mediolanum per meravigliarsi della grandezza dei romani e per intrecciare le fila di una storia tutta italiana che partendo dalle’età augustea ha cambiato volto e funzione fino all’epoca medievale.
Un ringraziamento speciale va al signor Andrea Preti per la passione che infonde in quello che fa e per la sua grande disponibilità.
Info utili
Il servizio di visita al teatro romano è gestito dalla Camera di Commercio di Milano. Le prenotazioni possono essere effettuate inviando un mail a [email protected]
Link utili
(Testi e foto di Serena Borghesi-riproduzione riservata www.viaggi-nel-tempo.com)