La street art di Banksy arriva al Mudec, il Museo delle Culture di Milano.
Primo museo pubblico in Italia a dare vita ad un progetto così ambizioso, il polo di via Tortona non è nuovo agli slanci verso l’arte di strada.
In questo caso però la sfida è ad altissimi livelli perchè l’esposizione dedicata alla street art di Banksy è non autorizzata e non ufficiale.
Un lavoro molto impegnativo ha tenuto quindi occupato per mesi il nutrito team di esperti che è riuscito a portare a termine un progetto ben strutturato e coinvolgente riguardante un artista senza volto e dai connotati davvero intriganti.
Ricchissima di appuntamenti è la stagione autunnale milanese che offre mostre davvero per tutti i gusti. Agli appassionati di Magritte consiglio di leggere il mio articolo incentrato sull’esposizione a lui dedicata presso la Fabbrica del Vapore di Via Procaccini.
In questo post parliamo di:
La street art di Banksy arriva al Mudec: due parole sull’artista
Bansky è un artista di strada inglese famoso per aver ricoperto con le sue opere i muri di New York e di tante altre città del mondo. Si conosce il suo pseudonimo ma non la sua identità. Il suo carattere distintivo è l’accesa protesta contro la guerra, il consumismo ed il potere. La sua arte ha colorato le superficipiù disparate-carta, metallo, cemento- ma il suo stile è unico. La tecnica dello stencil è lo strumento con cui realizza e veicola i suoi messaggi, connotati da una forte immediatezza. Tutto il suo operato può essere interpreatato come un insieme legato di storie caratterizzate ed accomunate da un forte realismo. Una premessa a dir poco itrigante che da sola basta per decidere di andare a scoprire questa mostra.
La street art di Banksy arriva al Mudec: la mostra
Come poter portare le opere di un’artista di strada all’interno di una mostra ? Questa domanda ricorreva nei miei pensieri prima di entrare al Mudec, alcuni giorni fa. Nessuna opera di strada murale è stata portata via dal luogo del suo concepimento, lo sottolineo da subito. “A visual protest. The art of Banksy” è una mostra originale fin dalle premesse. Non ufficiale e non autorizzata dall’artista è la prima esposizione a lui dedicata ospitata all’interno di un museo pubblico italiano. Le opere provengono tutte da collezioni private e spaziano dai dipindi alle edizioni limitate realizzate dall’artista , passando per copertine di vinili e di cd musicali e per numerosi memorabilia. Da una sezione introduttiva si passa al corpo centrale del percoso suddiviso in temi: ribellione, giochi di guerra e consumismo. A questo si associano un documentario realizzato da Butterfly Art News ed uno spazio multimediale per completare la panoramica su Banksy.
La street art di Bansky arriva al Mudec: informazioni pratiche
La mostra che il Mudec dedica a Banksy è promossa dal Comune di Milano e da 24 ORE Cultura-gruppo 24 ORE che ne è anche il produttore. Madeinart è ideatore di ” A visual protest.The art of Banksy”mentre Giuseppe Mercurio ha curato il progetto espositivo. Dal 21 novembre 2018- e fino al 14 aprile 2019– 80 lavori dell’artista di strada saranno visionabili da tutti all’interno del Museo delle Culture di Via Tortona 56. Il biglietto intero ha un costo di 14 euro, 12 il ridotto. La mostra è aperta il lunedì dalle 14,30 alle 19,30; il giovedì ed il sabtao dalle 9,30 alle 22,30 e negli altri giorni dalle 9,30 alle 19,30. Sono previste aperture straordinarie nei giorni di Sant’Ambrogio (9,30-19,30), Immacolata (9,30-22,30), 24 dicembre(9,30-14,00) e 25 dicembre )14,30-19,30). I bambini fino a tre anni hanno ingresso omaggio, dai 3 ai 5 anni pagano 4 euro e dai 6 ai 13 anni 8 euro. Per le famiglie sono previsti pacchetti speciali e lo stesso vale per i possessori di cartafreccia che abbiamo raggiunto la mostra in treno. Molto interessanti le proposte didattiche per scuole e famiglie consultabili sul sito del Mudec.
Il messaggio che lascia Banksy è molto forte ed inconfondibile e questa mostra lo testimonia. E se questo non fosse abbastanza, il solo pensiero che l’artista in persona possa trovarsi tra la folla, magari proprio accanto a noi, rende la visita davvero intrigante.
(Testi e foto di Serena Borghesi-riproduzione riservata www.viaggi-nel-tempo.com)