I limoni di Monterosso sono un’eccellenza del territorio ed anche molto di più.
Sono ingrediente base di molto ricette tipiche, sono colore, profumo e poesia.
Si associa questo agrume ad Eugenio Montale ed alla sua poetica, alle vacanze in questo tratto di costa ligure ed alla generosità di questa terra.
I limoni di Monterosso rappresentano dunque un pò l’essenza di questo quinto borgo e ne racchiodono, sotto la scorza aspra, la storia.
Come organizzare un viaggio alle Cinque Terre? Cosa non perdere di Monterosso? Trovate tutto nei miei pezzi su queste attrazioni della provincia della Spezia.
In questo post parliamo di:
I limoni di Monterosso: un pò di storia
I limoni a Monterosso iniziano ad essere coltivati a partire dal 1600. In precedenza erano le piantagioni del gelso per ottenere la seta ad essere predominanti sul territorio. In principio questo agrume veniva utilizzato dalle flotte di naviganti per sconfiggere lo scorbuto durante le lunghe traversate. Le donne con i cesti si occupavano poi di commercializzarlo in tutta la Liguria ed addirittura in Lombardia. Con l’avvento della ferrovia i limoni di Monrerosso riescono ad arrivare fino in Germania.
Questa pianta è originaria della Cina e deriva dall’unione di pomelo e cedro.
Il limone è una specie rifiorente i cui boccioli e frutti sbocciano a fine inverno e fine estate.
Dal 2019 questa pianta che si è adattata così bene al clima di Monterosso ha ottenuto il Pat, l’inserimento nell’elenco nazionale dei prodotti agricoli tradizionali. Un prestigioso riconoscimento conferito dal Ministero delle Politiche Agricole. Questo ha permesso di dare valenza storica al prodotto, certificando ufficialmente il nominativo “limoni di Monterosso”, dall’altra può essere uno stimolo all’economia locale nel dare il via ad una vera e propria produzione su vasta scala. I limoni di Monterosso vanno così ad allungare la lista dei prodotti tipici del territorio tra cui val la pena citare l’acciuga, i muscoli della Spezia, la salsiccia e la patata di Pignone, la formagetta di Bonassola, il ciliegio durone e la zucchina ad alberello di Sarzana…
Le caratteristiche del limone di Monterosso
Cosa rende così buoni i limoni di Monterosso? Di sicuro il particolare ambiente in cui sono coltivati, la presenza del sole e di abbondanti riserve d’acqua ha un ruolo determinante nel conferire loro un sapore unico. Presenti su tutta l’estensione del Comune, danno la resa migliore a fondo valle, nei terreni più umidi e riparati dal salmastro e dal vento. I giardini in cui sono custoditi sono dei preziosi scrigni detentori di storie senza tempo. Li proteggono alti muri in pietra tenuti insieme da malta di calce di Pignone.Le famiglie si tramandano questi tesori di generazione in generazione, sostituendo le piante vecchie e prendendosene cura in ogni stagione dell’anno.
L’irrigazione e la raccolta devono essere fatta a mano. La potatura è fondamentale per garantire alle piante la giusta areazione ed il perfetto soleggiamento.
La fragranza, l’aroma, il profumo ed il gusto dei limoni di Monterosso sono unici. Ne’ dolce, nè aspro è perfetto per essere consumato in purezza per limonate ed in mille altre ricette. Anche le foglie sono impiegate in cucina come un rivestimento per la cottura di dolci o il rivestimento di teglie e tegami.
Celebrare i limoni di Monterosso
Per festeggiare questo prodotto tanto caratteristico ogni anno, solitamente in giugno, viene organizzata una festa in grande stile che permette a turisti e gente del posto di assaggiare i limoni in mille varianti. Da non perdere anche le viste guidate organizzate dalla Pro Loco alle limonaie del paese per entrare in contatto con una dimensione davvero unica e particolarissima.
I limoni di Monterosso sono l’essenza di questa terra, un pò aspra in apparenza ma capace di lasciare in bocca sensazioni persistenti e molto gradevoli.
(Testi e foto di Serena Borghesi-riproduzione riservata www.viaggi-nel-tempo.com)