Il roseto del Castello Quistini si trova a Rovato, nel cuore della Franciacorta.
Fa parte di un ampio giardino annesso ad una dimora storica risalente, nella sua parte più antica, al 1400.
Organizzare a maggio una visita al roseto del Castello Quistini significa unire alla ricchezza del contesto storico e culturale un meraviglioso spettacolo per tutti i sensi.
I colori ed i profumi che è capace di sprigionare sono davvero intensi.
Meritano una visita in zona la città di Brescia e la Valle Camonica, facenti sempre parte della stessa provincia, e le panchine giganti sopra il lago d’Iseo.
In questo post parliamo di:
La storia del Castello Quistini
Il luogo in cui sorge attualmente il Castello Quistini vide la presenza di una costruzione cinta da mura difensive già nel 1400.L’area èin cui è collocato, proprio in prossimità della strada provinciale che collega Rovato a Iseo, la Valle Camonica ed i passi del Tonale e dell’Aprica ne giustifica l’esistenza.
Nel 1500 la nobile famiglia Porcellaga diede luogo all’edificazione della dimora che oggi è ancora visibile e visitabile, seppur identificata con un nome diverso. Ottaviano Porcellaga decise infatti di realizzare una costruzione fortificata a difesa di un territorio spesso conteso da varie dominazioni.
L’ampia cinta muraria e le torri sono un tipico esempio della sua natura e del periodo storico in cui fu realizzato. La parte di progettazione e di direzione dei lavori è legata al nome di Todeschini, noto per la costruzione di numerose chiese dei dintorni e del palazzo del Mercato del Pesce di Desenzano del Garda.
Oggi la maggior parte dell’edificio è privato e non visitabile. Restano alcune sale concesse agli occhi dei turisti in cui si può notare la ricchezza dei dettagli architettonici.
Distaccata dal corpo centrale, la sala delle colonne, oggi utilizzata per eleganti banchetti, è considerata la parte più misteriosa del complesso.
Il roseto del Castello Quistini
Il roseto del Castello Quistini rappresenta il cuore dell’ampio giardino che arricchisce la proprietà.
E’ composto da un labirinto, un vivaio ed un’ulteriore spazio collocato nella superficie verde ospitata al di là del ponte.
Vederlo nel pieno della fioritura è davvero una piacevole esperienza per tutti i visitatori.
E’ possibile accedere con una visita guidata oppure libera. Nel primo caso si ha il vantaggio di poter scoprire nel dettaglio tutte le curiosità che circondano questo giardino delle delizie.
Il labirinto di rose rappresenta la parte più scenografica, colorata e profumata dell’intera superficie. E’ composto da rose antiche, moderne ed inglesi. Sembrano tutte uguali ed invece differiscono notevolmente per colore, profumazione e caratteristiche. Passeggiando con calma tra queste strisce sapientemente posizionate a formare cerchi concentrici s’impara ad osservare le tante piccole qualità proprie di ogni specie.
E quando si pensa di aver trovato lo scorcio più bello, appare una nuova angolazione, una sfumatura o un dettaglio ad attirare ancora l’attenzione.I tre ampi cerchi concentrici in cui è formato il labirinto sono divisi in quattro settori circolari che narrano la storia della rosa. All’ingresso le rugose, al centro le tappezzanti moderne, a destra le moderne, a sinistra le antiche, a sud le inglesi.
Terminata la scoperta del labirinto s’incontra un gazebo in ferro battuto di colore bianco dal fascino romantico ed alle sue spalle il vivaio di rose. Il giardino del Castello Quistini infatti non è solo un luogo da ammirare per la sua bellezza ma un vero e proprio di centro di produzione di rose. Tra l’altro le numerose specie presenti sono acquistabili.
Un’ ulteriore estensione del roseto si trova nella parte distaccata del giardino, raggiungibile attraverso un grazioso ponte in pietra. Amche in questo angolo verde la parte espositiva è accompagnata da un secondo vivaio.
Cosa poter ammirare nel giardino
Non solo rose ma tante varietà di piante e fiori sono coltivate in questa vasta area verde. Subito accanto all’ingresso si trova un giardino bioenergetico, in cui la natura è chiamata in causa per riequilibrare il nostro organismo. Si prosegue con il giardino segreto delle ortensie, il giardino inglese, nella parte prospicente il castello. Sul retro, nel cosidetto brolo, l’antico frutteto ed il giardino degli aromi sono un vero tesoro tutto da esplorare.
Vi si trovano specie molto interessanti tra un cui una varietà gigante di papavero. L’hortus sanitatis è ciò che rimane del concetto di hortus conclusus di monasteri e conventi. Ogni pianta è unica per colore e caratteristiche e scoprirne le mille proprietà è un vero viaggio in un mondo botanico che non annoia mai.
In pratica ogni giorno della primavera offre una nuova fioritura e nuove sorprese.Il castello Quistini con la sua lunga storia e le sue tante bellezze merita senza dubbio una visita.
Un’occasione per addentrarsi nel territorio della Franciacorta, punteggiato di vitigni e scorci tutti da fotografare ed ammirare.
(Testi e foto di Serena Borghesi-riproduzione riservata www.viaggi-nel-tempo.com)