Le grotte dei graffiti preistorici in Cantabria sono un vanto della regione o forse di tutta la Spagna.
Chi decide di visitare questa parte della penisola iberica lo sa bene.
Le attrazioni sono tante e diffuse su tutto il territorio ma la possibilità di ammirare le grotte preistoriche è davvero il punto di forza e l’unicità della Cantabria.
In questo post parliamo di:
Millenni di arte in Cantabria
La Cantabria è una regione ricca di paesaggi e luoghi da visitare ma soprattutto è il posto in cui si trova la più alta concentrazione al mondo di pitture lasciate dall’uomo primitivo.
Un patrimonio eccezionale, dal valore inestimabile. Di tutti i siti di graffiti disseminati sul territorio ben dieci sono stati inseriti dall’Unesco nella lista dei beni Patrimonio dell’Umanità : la grotta di Altamira nel 1985 ed altre nove grotte nel corso del 2008.
Questo importante riconoscimento ha reso la Cantabria punto di riferimento mondiale dell’arte paleolitica. Visitare una grotta in cui sono vissuti i nostri antenati e vedere con i propri occhi ciò di cui l’uomo è stato capace sin dalla storia più remota è un’esperienza incredibile.
Quali grotte con i graffiti visitare in Cantabria
Lungo le rive del fiume Pas, nei pressi del paese di Puente Viesgo, in posizione sopraelevata rispetto al territorio circostante si trova un intreccio di grotte abitate dall’uomo a partire da centocinquantamila anni fa.
Si tratta del monte El Castillo che racchiude al proprio interno la grotta omonima e quella di Las Monedas.
La prima venne scoperta nel 1903 e grazie agli strati di materiale che vi si sono accumulati nel corso dei secoli è stato possibile datare alla perfezione tutti i resti animali, vegetali ed umani presenti e ricavare informazioni fondamentali per la ricerca scientifica. Inoltre all’ interno sono state rinvenute circa duecento settata cinque pitture capaci di evidenziare l’evoluzione delle tecniche pittoriche.
Disegni geometrici, orsi, bisonti, capre, mammut e riproduzioni di mani, colorati di nero, di rosso o di ocra. Capolavori senza tempo dinnanzi ai quali si resta increduli .
La grotta di Las Monedas
Nella grotta de Las Monedas le pitture sono numericamente inferiori e rappresentano per lo più cavalli, vale comunque la pena di esplorarla per lo spettacolo di stalattiti e stalagmiti che cela al proprio interno.
Per visitare questi luoghi è necessaria la prenotazione che va fatta con un certo anticipo tramite internet . Guide esperte conducono alla scoperta dei siti fornendo tutte le informazioni necessarie per individuare e capire ciò che si vede con l’aiuto di torce e segnali luminosi, a differenza degli uomini primitivi che riuscivano a fare questi capolavori con il solo supporto di una fiaccola!
All’ esterno presso il centro di interpretazione vengono organizzati laboratori per capire come si viveva nella preistoria e quali fossero le tecniche di caccia. Osservando un membro dello staff utilizzare il propulsore per lance si scopre che la vita dell’uomo primitivo doveva essere tutt ’altro che semplice.
La grotta di Altamira a Santillana del Mar
La grotta di Altamira, nei pressi di Santillana del Mar, è definita la Cappella Sistina del Paleolitico e s’impone su tutte quale massima espressione artistica del periodo.
Purtroppo al momento non è visitabile per ragioni di conservazione: ogni volta che un individuo entra a contatto con queste pitture le minaccia con germi ed agenti pericolosi che provengono dall’esterno.
Non sempre è sufficiente evitare di toccare le superfici, spesso sono necessari accorgimenti ulteriori per garantire alle generazioni future di poter ancora disporre di tali capolavori.
E’ stata tuttavia costruita una Grotta Nuova, inserita all’ interno del Museo di Altamira, in cui i dipinti sono riprodotti fedelmente rispetto all’ originale. Per cercare di trasmettere al visitatore un’autentica emozione sono state ricostruite le identiche strutture della grotta, i rilievi della roccia, le variazioni di colore e realizzati addirittura gli stessi pigmenti naturali impiegati dai primitivi.
La Sala dei policromi è il più prezioso gioiello di tutta l’arte preistorica: incisioni e pitture sapientemente combinate per creare anche grazie al saggio impiego dei rilievi naturali ed all ’effetto del chiaroscuro un insieme pittorico di enorme plasticità.
Tutti questi importanti lasciti sono dovuti alle favorevoli condizioni che gli uomini preistorici trovarono in Cantabria : abbondanza di cibo e di cacciagione, clima mite e numerosi ripari naturali dovuti alla particolare conformazione geologica del territorio.
Le grotte delle Asturie
Superando un po’ i confini della regione ed entrando nel territorio delle Asturie le caratteristiche geologiche non cambiano ed quindi è possibile proseguire questo interessante itinerario.
La grotta di Tito Bustilio è un altro significativo esempio di arte paleolitica. Oltre ai numerosi oggetti sapientemente intagliati e destinati all’ uso quotidiano o ornamentale sono state rinvenute numerose pitture che testimoniano un grande studio dei dettagli. Non tutte le grotte sono accessibili ma è possibile visitare quella in cui è riprodotto il cavallo dipinto di viola, unico nel suo genere e per questo rappresentativo del sito. Nel museo adiacente si possono ripercorrere le tappe più salienti della scoperta della grotta e gli studi effettuati sul materiale ritrovato all’ interno. Per accedere alla grotta è necessario prenotare con anticipo sul sito istituzionale la visita guidata.
Oltre alle grotte della Cantabria : i borghi di Ribadesella, Comillas e Castro Urdiales
Finita questa interessante esplorazione, attraversando un ponte che separa la laguna dal mare, si arriva al centro di Ribadesella, grazioso paese delle Asturie. Il lungomare, rallegrato da bandierine colorate, è parte del cammino di Santiago e per questo contraddistinto dalle conchiglie dorate che aiutano i pellegrini ad orientarsi lungo la strada. Il cammino del nord attraversa infatti tutta la parte più settentrionale della Spagna e pertanto è facile imbattersi in fedeli, a piedi o in bicicletta, intenti a compiere la propria impresa. Nel grazioso porticciolo barche di pescatori e vari attrezzi da pesca posti ad asciugare sulla banchina si alternano ai locali tipici affacciati sul mare e sulla riva opposta si può osservare la lunga spiaggia ed i quartieri residenziali. Una piacevole passeggiata conduce all’ apice della collina in cui si trova la piccola cappella Ermita de la Virgen de la Guia, dedicata ai marinai.
La vista che si gode da quassù sul mar cantabrico e su tutto il paese è a dir poco fantastica. Non si può terminare una visita delle Asturie, sia pur di breve durata, senza aver assaggiato il sidro, tipica bevanda locale davvero prelibata e senza aver ammirato una vera particolarità della natura: una spiaggia lontana dal mare.
La spiaggia lontana dal mare: Playa de Gulpiyuri
Sembra incredibile ma esiste veramente questo singolare posto denominato Playa de Gulpiyuri posta a cento metri dal mare. Con la bassa marea non sembra altro che una zona sabbiosa collocata tra il verde della campagna ma appena il livello delle acque inizia a salire si può ammirare tutta la particolarità di questo luogo in cui il mare riesce ad arrivare attraversando una serie di tunnel naturali sotterranei.
Il borgo di Comillas
Tornando all’interno dei confini della Cantabria si scoprono tanti paesi dalla storia antica e ricchi di piacevoli sorprese. A Comillas, per esempio, si trova una delle prime opere di Antoni Guadì, denominata Il Capriccio. Questo edificio, che segna l’inizio del movimento modernista, fu progettato dall’ artista su commissione di un ricco abitante del posto e venne concepito in modo che le attività quotidiane seguissero gli spostamenti del sole, proprio come il girasole elemento decorativo ricorrente.
Ogni angolo merita di essere esplorato ed ammirato perché racchiude in se tutto il grande genio di Gaudì. Oltre ai curatissimi interni ed alla bellissima facciata arricchita da torre cilindrica dalle sembianze di un albero anche gli spazi esterni valgono una visita. La “città degli arcivesscovi”, come viene denominata Comillas per aver dato i natali a cinque prelati importanti durante l’epoca medioevale, offre al visitatore un patrimonio architettonico incredibile tenuto conto della sua piccola estensione : l’Università pontificia, la piazza principale contornata dalle abitazioni delle antiche famiglie nobiliari, Palacio Sobrellano, il cimitero con la scultura dell’Angelo Sterminatore di Josep Llimona ed il Monumento dedicato al Marchese di Comillas opera di Luois Domeneche i Montaner che domina la città dall’alto. Un borgo che meriterebbe una visita accurata, se il tempo a disposizione non fosse sempre così tiranno.
Castro Urdiales
E’ giunto il momento di riprendere la strada per andare a conoscere Castro Urdiales, antico porto fortificato posto in prossimità del confine tra Cantabria e Paesi Baschi. Nessun viaggio che si rispetti può terminare senza aver acquistato un souvenir capace di rappresentare al meglio il luogo visitato. In questo caso non si può partire senza aver fatto una scorta dei superlativi prodotti del Mar Cantabrico.
Lolin
Da oltre sessanta anni in questa città la fabbrica Conservas Lolin lavora per offrire la qualità di questo mare a tutto il mondo.
Le acciughe, il tonno e tutti gli altri prodotti vengono lavorati appena pescati secondo metodi rispettosi della tradizione ed al contempo innovativi. Prodotti dalla qualità superlativa che sono pescati utilizzando metodi sostenibili, con la consapevolezza che la salute del mare è il primo fondamentale aspetto da salvaguardare. Piccoli tesori di latta da portare a casa in ricordo di una terra e di un mare generosi e capace di regalare sensazioni “infinite”.
Link utili:
Per avere informazioni sulle grotte e prenotare le visite si può visitare il sito cuevas.culturadecantabria.com
www.centrotitobustillo.com
Per acquistare i prodotti del Mar Cantabrico www.conservaslolin.es
(Testi e foto di Serena Borghesi; si ringrazia Conservas Lolin per la gentile concessione del materiale fotografico-riproduzione riservata viaggi-nel-tempo.com )