UN VIAGGIO NELLE QUATTRO STAGIONI DI VALENCIA

Esiste un periodo migliore di altri per un regalarsi un viaggio a Valencia ? Io dico di no perché questa fantastica città spagnola può essere scoperta ed amata in qualsiasi momento delle quattro stagioni. I suoi servizi efficienti, le numerose attrazioni, la sua vicinanza al mare la rendono una meta turistica in costante crescita, apprezzata da viaggiatori di tutte le età. Valencia è l’esempio ben riuscito di una riqualificazione urbana in cui si sono poste al primo piano le esigenze della cittadinanza e la qualità della vita degli abitanti.  Terza città per grandezza della Spagna, Valencia è capoluogo della comunità valenciana, culla di una vera e propria lingua ufficiale tutelata ed incentivata dal governo locale e luogo di nascita della “paella”, il piatto abitualmente associato alla gastronomia di tutto il paese, che ha avuto origine proprio qui per poi diffondersi in tutta la Spagna. Da questi luoghi sono passati numerosi popoli del passato, lasciando segno nei monumenti, nell’arte ed anche nel cibo.

 

Valencia

 

Viaggio nelle quattro stagioni di Valencia: alla scoperta del centro storico

L’origine della sua fondazione è legata ai Romani ma anche Visigoti ed Arabi estesero le loro mire espansionistiche su questi territori. Vestigia romane sono ancora oggi visibili al di sotto della Plaza de Almoina, dove sorgeva l’antico foro mentre dagli arabi ereditarono le tecniche d’irrigazione ancora oggi in uso. Il periodo di maggiore splendore della città fu il XV secolo quando grazie al suo porto fiorì il commercio marittimo e con le ricchezze accumulate i banchieri valenciani riuscirono a finanziare Isabella di Castiglia per supportare il viaggio di Cristoforo Colombo.

Valencia

Lonja de la Seda

Questa opulenza trova testimonianza nella Lonja de la Seda, sede delle contrattazioni del passato, ed oggi tra le principali attrazioni della città. In stile gotico valenzano questo luogo per la ricercatezza delle decorazioni e l’importanza storica è inserito dall’Unesco nella lista dei beni patrimonio dell’Umanità.

Iniziamo il nostro viaggio nelle quattro stagioni  di Valencia partendo dai fasti del suo passato per arrivare alle architetture dei giorni nostri legate alla firma del grande architetto Santiago Calatrava.  

 Valencia

Cattedrale di Valencia

Sono tanti gli edifici del centro storico su cui val la pena soffermare lo sguardo durante una passeggiata, in un continuo alternarsi di gotico, barocco e moderno che non rischia di annoiare. Lo stile gotico viene sapientemente rappresentato oltre che dalla Borsa della Seta, citata poco sopra, dalle torri de Serranos e di Quart e dalla bellissima cattedrale. Le torri erano poste in prossimità delle dodici porte di accesso alla città e facevano parte della cinta medioevale. Dopo l’abbattimento delle mura del 1865 solo queste due porte sono sopravvissute a testimonianza di un’architettura militare di pregio. Funzione completamente diversa ricopre la torre El Miguelete, il campanile della cattedrale, di forma esagonale e composto da oltre duecento scalini. Il suo nome è legato al fatto che la grossa campana delle ore fu battezzata il giorno di San Michele. La salita seppur un pò faticosa regala un panorama davvero bello sulla città. Altrettanto meritevole di una visita è la cattedrale al cui interno, si narra, venga conservato il Sacro Graal. Nello stesso luogo in cui venne edificato un tempio romano prima ed una moschea poi sorge questa chiesa dedicata alla Santissima Vergine Maria in un contesto che, a dir il vero, non contribuisce ad esaltarla a dovere. Allo stile gotico del portale del Palazzo si affianca lo stile barocco della porta principale ma è ciò che è conservato dentro alle imponenti mura ad attirare l’attenzione di fedeli e visitatori in genere: in una cappella, ben custodito in una teca, si troverebbe il calice utilizzato da Gesù durante l’ultima cena.

 Valencia

Palazzo de Marquès de dos Aguas

Un tributo all’arte barocca si trova nel Palazzo de Marquès de Dos Aguas che ospita al suo interno, nel Museo Nazionale della Ceramica, ritrovamenti risalenti all’epoca preistorica, greca e romana oltre ad alcuni pezzi di Picasso ed ad un’esposizione di carrozze del XVIII secolo. La sontuosa entrata principale è decorata in alabastro ed è opera dello sculture Ignazio Vergara.

Una tappa che consiglio di non perdere, rimanendo sul tema della ceramica, è il Museo Lladrò, poco fuori dal centro cittadino.

Valencia

Sede del Museo e della fabbrica Lladrò

La prima volta che visitai Valencia non sapevo che le famose statuine provenissero da qui e visto che mi piace collezionarle, durante un secondo viaggio, non ho perso l’occasione di andare a vedere come vengono prodotte. Con una visita guidata è possibile conoscere tutte le delicatissime fasi di creazione ed osservare i gesti sapienti con cui gli addetti  passano dalla realizzazione delle sagome di porcellana alla decorazione . La perizia e la pazienza necessarie per creare queste piccole opere d’arte sono incredibili. Annesso alla fabbrica c’è un museo in cui vengono esposte le opere più particolari che hanno fatto la storia del marchio ed uno spaccio in cui è possibile fare acquisti a prezzi vantaggiosi.  

 

Mercado Central Valencia-Viaggio a Valencia

Mercado Central

All’arte moderna si richiamano tre degli edifici più importanti della città: la Stazione del nord, il Mercado Central e quello di Colon. Se dopo aver ammirato tante opere di pregio è giunta l’ora del pranzo, terminare la perlustrazione delle strutture dei mercati sarà una piacevole esperienza non solo per lo spirito. La frutta e la verdura esposte nei mercati spagnoli sembrano opere d’arte ed all’interno sono vendute pratiche confezioni da passeggio oppure sono allestiti dei locali tipici in cui consumare un pasto veloce nelle quattro stagioni. In questi veri e propri “templi del gusto” si respira lo spirito godereccio tipicamente spagnolo e visitarli la mattina mischiandosi tra la gente del posto intenta a fare la spesa quotidiana è un’esperienza davvero piacevole. Colori, sapori e profumi inebrianti che raccontano come pennellate di vita la cultura di un popolo.  

Città dell'Arte e della Scienza Valencia-Viaggio a Valencia

Visione d’insieme degli edifici della Città dell’Arte e della Scienza

Negli ultimi decenni la città di Valencia ha iniziato ad elaborare una nuova immagine di se, aperta al turismo ed alle trasformazioni. L’antico letto del fiume Turia è stato deviato e prosciugato ed è diventato la sede di nuovi edifici, di numerose attrazioni turistiche e di una vasta area verde a disposizione di tutta la cittadinanza. Il principale artefice di questo cambiamento è Santiago Calatrava, architetto valenciano, che ha messo la sua firma nelle costruzioni che compongono la Città delle Arti e della Scienza. Un complesso organico diviso in tre aree tematiche (arte, scienza e natura) in cui l’architettura si armonizza con i contenuti e la modernità si coniuga con la tradizione mediterranea che si ravvisa nell’utilizzo dei colori bianco ed azzurro, nei ricorrenti specchi d’acqua, nella sapiente collocazione dei giochi di luce. Il risultato finale è qualcosa di strabiliante per estensione, impatto visivo ed offerta culturale. Il Palazzo delle Arti della Regina Sofia, l’Hemisferic, l’Umbracle, il Museo della Scienza del Principe Felipe, l’Oceanografico, il Ponte de l’Assut de l’Or, e l’Agorà : sono tutti gli edifici che, estesi su una superficie di oltre trecentocinquanta metri quadrati, hanno disegnato il nuovo volto della città. 

Orgoglio e vanto di Valencia oltre alla sua storia ed ai suoi edifici moderni è la sua natura esuberante propria di una località di mare, protesa su quel Mar Mediterraneo a cui è legata la sua fortuna. La spiaggia di Malvarrosa, distante solo pochi chilometri dal centro cittadino, è presa dall’assalto durante i mesi estivi dagli amanti della vita balneare ma è luogo di aggregazione e di piacevoli passeggiate in ogni periodo dell’anno.

Viaggio nelle quattro stagioni di Valencia: una sosta nei suoi interssanti dintorni

Proseguendo lungo il litorale, le spiagge di l’Arbe di Gros, la Garrofera e El Saler conducono al Parco naturale dell’Albufera. Un angolo della storia di questo territorio che consiglio di visitare . Tra i canali, le antiche risaie, le abitazioni tipiche del tranquillo paese di El Palmar  è possibile capire come si svolgeva la vita da queste parti alcuni decenni fa.

 Valencia

Parco Albufera

Grazie all’istituzione di un parco nazionale le caratteristiche di questo importante ecosistema sono tutelate ed all’interno di questa zona umida, considerata come una delle più grandi di tutta la penisola iberica, numerose specie di uccelli acquatici possono tornare a svernare in assoluta tranquillità. Le caratteristiche del territorio permisero agli abitanti del luogo di avviare una coltivazione di riso molto pregiata. Purtroppo con il passare del tempo la superficie adibita a risaia è andata diminuendo ma ancora oggi se si vuol degustare un piatto di paella tradizionale scegliendo uno dei locali della zona si va sul sicuro. Per conoscere al meglio le caratteristiche di questo ambiente umido ed osservare alcuni dei suoi abitanti da vicino è possibile compiere un giro con una delle imbarcazioni in legno attraccate ai moli. Il momento del tramonto è forse il migliore per solcare le placide acque e cercare di scorgere tra i canneti esemplari di aironi in cerca di cibo, scattando foto che rimarranno per sempre impresse nella memoria .

Valencia

Città meravigliosa, tanto quanto il suo clima la capitale della comunità valenciana vanta storia, tradizioni ed una fantastica propensione al turismo che permettono di organizzare un viaggio nelle quattro stagioni di Valencia difficile da dimenticare.

A breve, in un nuovo post,  parlerò delle le attrazioni della città ideali  per il divertimento delle famiglie !!

Info utili:

Dove mangiare: La Riua

Pepe Pica-Plaza de La Reina 19 Valencia

Pasqualet

El bolon verde

Navarro

Dove dormire:

Apartamentos Valencia Playa (prenotato tramite booking)

 

Link utili: 

www.cattedralvalencia.es 

www.visitvalencia.com

www.lladro.com

www.albufera.com

(Testi e foto di Serena Borghesi- alcune foto sono tratte da Flickr con licenza libera d’uso-riproduzione riservata www.viaggi-nel-tempo.com)

Leggi anche : L’altra Andalusia-parte prima

                         L’altra Andalusia-parte seconda

                         Alla scoperta di Lisbona

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