ARIA DI NATALE IN TRENTINO

Sono lieta di ospitare il racconto del “viaggio nel tempo” vissuto da Sara e famiglia in Trentino dove in questo periodo dell’anno si respira un’aria davvero carica di magia.

Riva del Garda

Riva del Garda

Passeggiando a Riva del Garda

Arrivata a trentotto anni suonati senza ancora aver vissuto l’esperienza dei mercatini natalizi del Trentino, pur aspettando l’arrivo delle Feste sempre con l’emozione di una bambina, ho pensato che la lacuna dovesse ormai essere colmata, alternandovi almeno un momento culturale a misura di bambino, come piace a noi. Così già a novembre, in modo da non poterci ripensare, ho prenotato un weekend di inizio dicembre per la “family”, ovvero io, mio marito e la nostra Martina, di 7 anni. Quanto all’alloggio, tramite www.hotels.com ho trovato una buona offerta per un albergo 4 stelle sulle rive del Lago di Garda, sponda trentina, in località Torbole, a cinque minuti di auto dalla ben più nota Riva del Garda. Così, complice un bellissimo e soleggiato venerdì, siamo arrivati sul lago all’ora di pranzo e ce ne siamo subito innamorati! Il quadro, d’altronde, era completo: rilievi rocciosi ricoperti di boschi che si gettavano nel lago, attraversati da una strada panoramica meravigliosamente inserita nella natura circostante, il sole che si apprestava a nascondersi dietro le montagne e qualche coraggioso windsurfer che sfidava all’orizzonte l’aria fresca sulla propria tavola. L’ambiente, inoltre, era permeato dalla calma tipica della bassa stagione, che, se è vero che ti fa imbattere in qualche ristorante chiuso di troppo, ti fa assaporare tutto con un’impagabile serenità. Perciò, subito dopo la prima immersione nella squisita cucina trentina, a suon di strangolapreti, spatzle e strudel di mele, non poteva mancare una rilassante e salutare passeggiata lungolago da Torbole a Riva del Garda, circa due chilometri di strada lastricata che costeggia le spiagge tanto frequentate in estate. Inutile dirvi che l’attrattiva principale per Martina, e quindi anche per noi, è stata rappresentata dalle anatre, dai cigni e dai gabbiani (ebbene sì, ed io che pensavo si fermassero al mare…!!!), che ci hanno seguiti per buona parte del percorso, contendendosi il pane secco gentilmente offerto alla nostra bimba dalla ristoratrice. Al di là della fauna lacustre, comunque, l’intero ambiente circostante era meritevole di sguardi ammirati. L’area infatti è compresa all’interno del Parco Naturale del Fiume Sarca, ne lambisce la foce, le pareti di roccia del Monte Brione, che separa le due località, il Forte di San Nicolo’, un’imponente opera di difesa austriaca risalente all’Ottocento, e quindi il porticciolo turistico di Riva del Garda. Lungo il percorso abbiamo incontrato anche un originale parco giochi, che, nonostante il freddo, si è guadagnato una breve sosta, scuole di surf e stabilimenti chiusi ed il ponte, costellato di lucchetti, sul fiume Sarca, ma soprattutto le file di ulivi nelle immediate adiacenze delle sponde del lago, con la catena delle Alpi alle spalle, davvero sorprendenti. A questo punto il sole era però ormai definitivamente sceso oltre la montagna e stava calando il buio: giusto il tempo per una benefica cioccolata calda e via in albergo, a prepararsi per la cena. Prima di partire, com’è mia abitudine, avevo individuato alcuni ristoranti per ogni località che avremmo toccato, così a Riva del Garda, tra gli altri, avevo evidenziato un locale davvero particolare, nello stesso tempo macelleria e osteria, e la prima sera, dopo l’approvazione del resto della famiglia, abbiamo prenotato e sperimentato: scelta azzeccata! Prezzi modici e panini all’angus ed hamburger proverbiali! Dopo cena il freddo iniziava a farsi pungente, ma, ben imbacuccati, abbiamo comunque voluto perderci per le vie ben illuminate del centro storico.

Giochi di luce a Riva del Garda

I giochi di luci nelle piazze principali erano davvero d’effetto, così come sulla Rocca, che ospita la Casa di Babbo Natale. A tale riguardo dico subito che, dopo avere negli ultimi anni visitato svariati Villaggi di Santa Claus, Castelli e Accademie degli Elfi, più o meno convincenti, in quest’ultima breve vacanza abbiamo deciso di dedicarci ad altro, ma senza dubbio chi vorrà troverà facilmente online tutte le informazioni necessarie.

Trento ed il Muse

Dopo una ristoratrice dormita ed un’abbondante colazione, eravamo pronti a dare inizio alla seconda giornata, interamente riservata alla città di Trento. In circa quaranta minuti di auto siamo arrivati nel capoluogo, per partire all’esplorazione dei mercatini di Natale e del MUSE, il Museo della Scienza progettato dall’architetto Renzo Piano, fin dall’inizio una delle mete prestabilite del nostro viaggio. Appena parcheggiato (vicino al Castello del Buonconsiglio), ci siamo diretti a piedi verso il centro storico, seguendo le indicazioni per Piazza Battisti, una delle due piazze cittadine dedicate ai mercatini. In mattinata si riusciva a girare con una certa tranquillità tra le tipiche casette di legno, scoprendo, tra l’altro, addobbi di Natale in vetro realizzati sul momento da abili artigiani, presepi in legno di tutte le misure, palline e cuori di stoffa e souvenir di tutti i tipi. Insomma, l’atmosfera era magica, ma, si capisce, giunta l’ora di pranzo si doveva pur mangiare ed allora abbiamo deciso di provare le specialità proposte dagli stands: la piccola di casa ha gustato degli ottimi gnocchi al ragù di cervo e noi i tipici turtèl di patate al formaggio e speck: una vera delizia!

Muse-Trento

Il Muse-Museo della Scienza di Trento

A questo punto era l’ora di dirigersi verso il Muse, dove avevamo già prenotato online la visita per le 14. Per arrivare, abbiamo attraversato il Cimitero Monumentale di Trento, percorso un sottopassaggio ed eccoci nel prato antistante il Muse, circondato dagli orti botanici ed impreziosito da alcune sculture moderne in ferro e marmo rosa. Già la struttura, ricca di vetri e luce, è davvero imponente, ma è l’ingresso che fa capire da subito la vastità del Museo che ci si appresta a visitare. Nella mente del progettista nessuna installazione è avvenuta per caso; i ben sei piani di cui si compone l’esposizione, oltre alla terrazza panoramica, partono dal piano -1, dedicato ai dinosauri ed ai fossili, per poi approfondire, salendo via via, l’evoluzione dell’uomo ed i vari ambienti naturali esistenti, con gli animali e le piante che vi abitano, sino ad arrivare, ai piani più alti, alle vette alpine.

Interni del Muse-Trento

Ma, al di là di qualsiasi itinerario ragionato per i diversi piani del Museo, quel che colpisce subito i bambini, ed incuriosisce gli adulti, sono i numerosi strumenti scientifici collocati al piano zero per essere maneggiati e sottoposti ai più disparati esperimenti di fisica da parte di grandi e piccini, dal giroscopio al gioco per misurare i riflessi, dal getto d’aria al letto di chiodi tanto caro ai fachiri. Insomma, un vero divertimento!!! Non voglio svelare di più, ma quel che è certo è che l’intero Museo è stato concepito all’insegna dell’interattività e non ci si può annoiare. Vi dico solo che sul sito è indicata una durata media di visita di due ore – due ore e mezza, mentre noi siamo rimasti nel Museo per circa quattro ore senza neppure accorgercene. Anche l’organizzazione all’interno è praticamente perfetta: armadietti e servizio guardaroba all’ingresso funzionanti con la cauzione di un euro, distribuzione dell’acqua gratuita ad ogni piano mediante appositi dispenser, oltre, naturalmente, ad un bar-ristorante e ad un negozio fornito di souvenir di ogni genere. Nel frattempo su Trento era scesa la notte, così è stato ancora più suggestivo addentrarci in Piazza Fiera, la più grande delle piazze cittadine dove si svolge il mercatino di Natale, divenuto parecchio affollato.

Mercatini di Natale di Trento

Ma bastava tenersi lontani dalle casette destinate a punti ristoro per continuare ad immergersi a tutto tondo nella magia natalizia, accresciuta dalle lucine accese ormai ovunque. Dopo aver comprato qualche piccolo ricordo (impossibile resistere!), siamo dunque tornati verso Riva del Garda per cena. Una volta assaporati carne salada, apprezzatissima dalla mia settenne, e canederli, abbiamo ripetuto una breve passeggiata tra i videomapping natalizi di Riva e a nanna, per recuperare le energie in vista dell’ultimo giorno.

Il fine settimana di Sara non finisce qui e, a breve, ci racconterà come è proseguito il “viaggio nel tempo” vissuto insieme alla sua famiglia nelle magiche atmosfere del Trentino.

Info utili:  

Dove dormireHotel Lago di Garda-Torbole

Dove mangiare: Osteria De Gustibus-l’Officina del Panino-Viale Dante Alighieri 94-Riva del Garda

Link utili:    visittrentino.it

                         gardatrentino.it

                         discovertrento.it

                         mercatinodinatale.tn.it

                          Muse-Museo della Scienza

 

(Testi e foto di Sara Fascio-riproduzione riservata www.viaggi-nel-tempo.com) 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *