Bellinzona in un giorno per fare un tuffo nella sua storia lunghissima , nella sua natura e nel suo curatissimo centro storico.
Appena si pronuncia il nome di questa città della svizzera ticinese saltano subito alla mente i suoi tre castelli, sito Unesco dal 2000.
Ma non è solo questo. Ci sono tanti motivi per decidere di fare una gita in zona.
Avere un giorno a disposizione per visitare Bellinzona significa poter staccare completamente la spina, immergendosi nel suo ricco passato medioevale e nelle sue tante bellezze.
Da non perdere in Svizzera: le cascate del Reno, il parco di San Grato e le camelie di Locarno.
In questo post parliamo di:
Come arrivare a Bellinzona
Bellinzona è la capitale del Canton Ticino, nella Svizzera meridionale.La sua posizione la rende una vera e propria porta di ingresso verso numerosi passi alpini, come quello di San Bernardino e di San Gottardo. Questo l’ha resa in passato importante centro commerciale e difensivo.
E’ facile da raggiungere dall’Italia, sia in auto che in treno. Per chi utilizza l’automobile è necessario prendere l’autostrada del laghi (prima A8 poi A9) fino a Chiasso e da qui proseguire con l’autostrada A2 direzione San Gottardo con uscita Bellinzona.
In treno esistono collegamenti diretti che in meno di due ore da Milano centrale conducono a questa destinazione oppure per chi parte da altre città italiane la stazione di riferimento a cui arrivare è Chiasso. Da questo punto di partenza Bellinzona dista solo un’ora. Frequenti i collegamenti da altre città della Svizzera come Lugano o Locarno.
La storia di Bellinzona
La capitale del canton Ticino ha una lunga storia. I suoi tre castelli ne sono una dimostrazione. Ma andiamo per ordine.
I primi insediamenti della zona risalgono al periodo neolitico. Numerose le tombe scoperte in zona: si tratta della più antica testimonianza di un abitato stabile nel Canton Ticino. Il luogo prescelto dai primi abitanti fu il colle di Castel Grande, ovviamente prima che il castello venisse edificato. Arrivarono poi i Romani e lasciarono traccia del loro passaggio con la costruzione di un ulteriore castello. Nulla a che vedere con quelli attuali.
Dopo la caduta dell’impero romano fu la volta dei Longobardi e dei Franchi.
I castelli vennero costruiti in epoca medioevale per finalità difensive per bloccare l’accesso alla Valle del Ticino a chi arrivava da nord e controllare, allo stesso tempo, il transito verso il passo del San Gottardo.
Camminare per i suoi vicoli significa dunque trovarsi letteralmente catapultati nel Medioevo. E’ proprio questo il periodo d’oro della città.
Nominata per la prima volta in un passo di Gregorio di Tours nel 590 d.C., Bellinzona fu a lungo contesa tra Como e Milano per poi entrare definitivamente nell’orbita milanese nel XV secolo. Molto in città infatti testimonia il forte legame con la cultura e l’arte lombarda.
Lungo fu il periodo delle contese che vide l’alternarsi di famiglie potenti tra cui i Visconti che dominarono in zona per oltre centocinquant’anni.
Nel 1803, dopo tante vicissitudini e scontri tra italiani, francesi e svizzeri il Canton Ticino divenne autonomo ed entrò nella Confederazione Elvetica.
Bellinzona in un giorno: i tre castelli
La fisionomia di Bellinzona è contraddistinta da alcuni elementi inconfondibili: lo scorrere del fiume Ticino ed i suoi tre castelli.
Le costruzioni difensive di Bellinzona sono una delle testimonianze più significative delle architetture medioevali di tutto l’arco alpino. Per questa ragione nel 2000 sono state inserite dall’Unesco nella lista dei beni Patrimonio dell’Umanità. Il profilo di queste tre strutture caratterizza e rende unico il profilo della capitale del Canton Ticino.
Castelgrande, Montebello e Sasso Corbano: sono questi i nomi delle tre strutture difensive di Bellinzona.
Principale attrazione di tutto il Ticino con le loro mura, i ponti levatoi, le torri e le merlature sanno regalare ad ogni visitatore, grande o piccolo che sia, infinite emozioni.
Tra i tre castelli ci si può muovere a piedi, con una bella camminata, in auto oppure con un trenino turistico.
Il più comodo da raggiungere è Castelgrande. Si arriva dal cuore di Bellinzona con una piacevole passeggiata in lieve salita. Il verde dei prati che lo circondano fa da piacevole contrasto con il grigio delle possenti mura. Il colpo d’occhio è di grande effetto ed assolutamente da fare la passeggiata intorno alla cinta muraria.
Questo imponente maniero si trova su di uno sperone roccioso per una lunghezza di oltre duecento metri. Due le torri che svettano tra le mura: una bianca ed una nera, per via del colore delle pietre che la compongono.
Edificato dall’imperatore Augusto nel 15 a.C. fu presto abbandonato e poi ricostruito. Sempre ad opera dei Romani vennero erette le mura ed ognuno dei successivi dominatori lasciò segno del proprio passaggio.
Il castello di Montebello si trova sul colle di fronte a quello di Castelgrande. Si trova a metà tra gli altri due castelli, ad un’altezza di novanta metri sopra il livello della città e la sua costruzione risale al XIII secolo. La struttura originaria comprendeva un mastio e due cortili. Con il tempo si unirono le merlature e le torri. E’ ancora visibile e percorribile un camminamento di ronda. Ampio lo spazio verdeggiante che lo circonda, perfetto per ammirare dall’esterno la maestosità della struttura.
Si può raggiungere a piedi da Piazza Collegiata, in auto per la strada che parte da Viale Stazione, con Artù il Trenino dei Castelli ed infine con i mezzi pubblici.
Il Castello di Montebello è anche una delle tappe del Gran Tour della Svizzera, un insieme di tappe imperdibili del paese elvetico.
Sasso Corbaro è il terzo castello, quello che gode della posizione più panoramica .E’ raggiungibile sia in auto che a piedi tramite una scalinata piuttosto ripida. Vederlo in autunno significa immergersi nella sua rigogliosa natura completamente tinta di giallo ed arancio. Questa edificio difensivo fu costruito dopo gli altri due per volere di Ludovico il Moro. Oltre al fitto bosco in cui è inserito quello che lo caratterizza è la meravigliosa vista su tutta la città di Bellinzona e la valle del Ticino in cui è immersa.
Per visitare nella parte interna i tre castelli è possibile munirsi di un biglietto cumulativo (Bellinzona Pass) ma anche passeggiare all’esterno permette di farsi un’idea piuttosto precisa della loro importanza.
Cosa vedere nel centro di Bellinzona
Oltre ai famosi castelli il centro storico di Bellinzona ha altro da offrire. Vicoli stretti ed ordinati, bei porticati, chiese interessanti, balconi fioriti, facciate decorate: passeggiare per la città ticinese significa fare un pieno di dettagli e di colori.Il sabato mattina si svolge un grazioso mercato in cui è possibile degustare ed assaggiare specialità del territorio.
La chiesa più importante si trova in piazza Colleggiata ed è identificata dallo stesso nome e dedicata ai Santi di Pietro e Stefano. In stile rinascimentale ha una bellissima facciata in marmo. Per visitarla bisogna salire un’imponente scalinata che permette di godere di una bella vista su tutta la piazza e le facciate.Elegante e sobrio l’esterno, ricchissimo l’interno con statue, affreschi, una grande acquasantiera di fine Quattrocento ed un organo di fine ‘500.
La piazza accoglie tanti bei palazzi con facciate mantenute in ottimo stato di conservazione e caratterizzate da dettagli che richiamano il nord Europa. Tra gli edifici di Bellinzona merita una menzione Palazzo Civico.La ricostruzione avvenuta ai primi del Novecento si richiama al modello del Broletto. In particolare merita una sosta il suo cortile interno deliziosamente caratterizzato dalla presenza di archi e logge.
Perfetta meta della gita di un giorno, Bellinzona garantisce di compiere un viaggio nel tempo interessante ed anche avventuroso!
Abbiamo già segnato in agenda per la prossima volta la scoperta del ponte tibetano e del carnevale locale che prende il nome di “Rabadan” ed è molto folkloristico.
(Testi e foto di Serena Borghesi-riproduzione riservata www.viaggi-nel-tempo.com)