E’ stata una vita dedicata alla scoperta, all’esplorazione ed alla conoscenza della storia delle differenti culture del mondo quella dei gemelli Castiglioni e molto di ciò che è stato da loro raccolto in numerosissimi anni di viaggi .è oggi ospitato all’interno del loro museo etno-archeologico. Uno scrigno prezioso in cui non sono esposti semplici oggetti ma dove trova spazio la testimonianza palpabile di una passione infinita che rende la visita un vero “viaggio nel tempo”. Un museo vivo in cui non ci si sposta semplicemente tra le sale ma ci si sente catturati dentro alle avventure di cui i gemelli sono stati protagonisti. Oggi si fa un gran parlare di realtà aumentata e di visioni tridimensionali per arricchire contenuti a volte insipidi, in questo caso si rimane colpiti senza che sia necessario l’utilizzo di trucchi o finzioni. Personalmente credo che poche cose siano più coinvolgenti della passione che può trasmettere chi ama raccontare una storia intensa ed emozionante, come accade qui. Il Museo Castiglioni ha ciò che molti musei dei nostri giorni hanno perso : un’anima. I visitatori vengono accompagnati per gruppi all’interno delle sale da una guida esperta che fornisce ogni spiegazione necessaria. Può capitare addirittura che sia Angelo Castiglioni in persona a condurre i più fortunati tra i reperti delle sue esplorazioni.
Sulle alture di Varese, salendo verso il Sacro Monte, si trova un vasto parco che fa da cornice a Villa Toeplitz e proprio in questa suggestiva location si trova la sede del Museo Castiglioni.
Da pochi giorni, una nuova interessante mostra attira l’attenzione dei visitatori: “l’Egitto di Tutankhamon”. Ai numerosi reperti dell’antico Egitto si affianca la ricostruzione della camera funeraria del giovane faraone. Un’esperienza unica, resa possibile dal lavoro di un team di consulenti scientifici che partendo dalle ricerche di Howard Carter, scopritore del sito, ha concretizzato un’opera di enorme valore permettendo a chiunque di ammirare la magnificenza di questa grande civiltà. Le pitture che ornano le pareti raccontano il viaggio del faraone verso l’aldilà e ci svelano importanti dettagli della sua vita e forse anche della sua morte. Simboli, gesti rituali, divinità riempiono la sala che ha ospitato il corpo di una figura della XVIII dinastia pervasa dal mistero.
L’accuratezza dei dettagli incuriosisce i grandi e strabilia i piccoli visitatori. Terminata l’esplorazione della tomba si prosegue attraverso un video alla scoperta degli usi degli antichi egizi che si sono tramandati fino a giorni nostri presso alcuni popoli africani. Nelle altre sale del primo piano del museo reperti altrettanto interessanti ci svelano i segreti delle missioni condotte dai gemelli in varie regioni africane. Nel deserto nubiano sudanese scoprirono le cave di quarzo da cui i minatori al servizio degli antichi egizi estraevano, con un duro lavoro, l’oro con cui venivano arricchite le casse dei faraoni; nel Berguin individuarono stupefacenti graffiti preistorici, raffiguranti intense scene di caccia, che con un calco in resina sono stati portati in Italia, strappandoli ai capricci della natura e quindi dall’oblio.
Al piano superiore la ricostruzione di un accampamento Tuareg permette al visitatore di conoscere dall’interno questa popolazione osservando gli oggetti ed i gesti della loro quotidianità mentre nella sala successiva la riproduzione della scena del ritrovamento di una carovana trovata priva di vita nel deserto ricorda le difficoltà con cui si misura ogni giorno chi vive in ambienti tanto difficili.
Chiudono il percorso la sala dedicata all’ arte decorativa dei popoli dell’Africa nera, una forma di “body art” davvero strabiliante” ,e la sala degli utensili da caccia. Le motivazioni per visitare questo piccolo, curatissimo, museo sono molteplici, tra tutte s’impone la possibilità di vivere un’esperienza intensa che solo un viaggio in terre lontane potrebbe garantire. L’amore e la dedizione con cui è gestito sono il valore aggiunto che non posso fare a meno di sottolineare.
Info utili:
La mostra temporanea “L’Egitto di Tutankhamon” è stata prorogata dal 23 febbraio al 7 maggio 2017.
Orari: dal giovedì alla domenica 10-13 e 14-18
Link utili:
(Testi e foto di Serena Borghesi-riproduzione riservata www.viaggi-nel-tempo.com)
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