Il presepe artistico di Pallerone è uno dei motivi per cui val la pena visitare la Lunigiana nel periodo natalizio.
Si trova in un piccolo borgo, distante circa tre chilometri dal centro principale della zona che si chiama Aulla.
Storia e natura s’intrecciano in questo lembo di terra al confine di tre regioni: Liguria, Toscana ed Emilia Romagna.
In questo contesto far visita al presepe artistico di Pallerone significa omaggiare una tradizione sentita, significativa e capace di far scattare la scintilla per partire alla scoperta di una terra affascinante e misteriosa.
Dove nasce il Presepe di Pallerone
Correva l’anno 1935 quando Silvio Marino Baldassini decise di ideare un presepe meccanico in quel di Pallerone. Era un giovane dotato di pochi mezzi ma con un gruppo di sostenitori e tanto ingegno creò qualcosa di veramente particolare. E’ nato così il Presepe artistico di Pallerone.
Ogni luogo ha la sua storia e le sue tipicità.
La Lunigiana è ricca di borghi meravigliosi, pievi, natura e scorci la cui fama è arrivata oltreoceano. Alle famigerate statue stele rinvenute in zona e ben rappresentate dal percorso espositivo del Museo del Piagnaro di Pontremoli si uniscono tante opportunità interessanti per cui val la pena addentrarsi in Lunigiana.
Ci sono ville sontuose (come Villa Dosi a Pontremoli), gustosi piatti della tradizione, percorsi nella natura (conoscete gli Stretti di Giaredo?) ed un presepe funzionante da quasi cento anni.
Un omaggio è dovuto a questo presepe per permettere alla tradizione di continuare e tramandarsi di padre in figlio.
Ci andava mio papà da bambino, ci sono stata io molti anni fa ed oggi ci porto i miei figli.
Passano gli anni ma non la magia.
Nel 1935 il presepe fu messo in funzione grazie a piccoli motori, ruote di biciclette, ingranaggi e cinghie. Inizialmente trovò collocazione all’interno della chiesa di San Tommaso di Becket.
Dal 1937 è ospitato nei locali dell’adiacente sacrestia e iniziò a funzionare grazie ad un motore tutto suo, ancora oggi visionabile.
I segreti del Presepe Meccanico di Pallerone
Il presepe di Pallerone si basa sul movimento. Questa è la sua peculiarità. La visita permette di ammirare tutti i personaggi coinvolti nella scena nel mentre svolgono le proprie attività quotidiane.
C’è il pescatore, il mugnaio, il pastore ed ovviamente gli angeli non potevano mancare!
Il presepe è ospitato in una grotta di tufo in cui oltre cinquanta personaggi e varie scene catturano l’attenzione dei visitatori.
Il sistema elettromeccanico ed idraulico che lo guida è arricchito dalla presenza di un migliaio di luci che permettono di creare l’ambientazione diurna e notturna.
In pratica tutti questi dettagli fanno vivere una giornata nella vecchia Betlemme dall’alba al tramonto. Il tutto in sette minuti.
Una volta entrati nella grotta si viene pervasi da una grande emozione mentre la riproduzione si avvia, tra il rumore della cascata e del ruscello ed il cambio di intensità delle luci.
La tentazione di chiedere il bis è davvero fortissima perché si teme di non riuscire ad abbracciare con lo sguardo tutti i figuranti ed i mille particolari che arricchiscono la scena. Una rappresentazione della natività ben fatta e commovente che è portata avanti da volontari generosi e disponibili. In questi anni di pandemia tengono aperta la sala che ospita il presepe a richiesta dei visitatori. Per poter accedere basta telefonare alla parrocchia.
La speranza è che questo capolavoro continui negli anni ad emozionare ancora tante generazioni.
Un’occasione da non perdere nel periodo delle feste!
(Testi e foto si Serena Borghesi-riproduzione riservata www.viaggi-nel-tempo.com)