VISITARE SANT’ANNA DI STAZZEMA ED IL PARCO NAZIONALE DELLA PACE

Era da tempo che avevo in mente di visitare Sant’Anna di Stazzema, un luogo particolare, lontano anni luce dalla mondana Versilia da cui dista solo pochi chilometri.

Un luogo della memoria dove il tempo si è fermato al 12 agosto del 1944.

 

Visitare Sant'Anna di Stazzema

Visitare Sant’Anna di Stazzema

 

Non un posto turistico, nè tanto meno di svago . Visitare Sant’Anna di Stazzema significa fare un viaggio nel tempo, scomodo e doloroso. Ma vale la pena di farlo, anche con i bambini,  per provare a capire qualcosa di più insieme e soprattutto per non dimenticare.

 

Tante le mete in Toscana meritevoli di una visita in famiglia: dalle cave di marmo di Carrara, alle terme di Bagni San Filippo, passando per Volterra. Insomma da ogni punto di vista questa regione non delude mai.

 

Visitare Sant’Anna di Stazema: informazioni pratiche

 

Visitare sant'anna di Stazzema

 

Sant’Anna di Stazzema è una frazione del comune di Stazzema, in provincia di Lucca. La Versilia è a due passi ma qui non ci sono locali alla moda nè si svolgono manifestazioni di grande richiamo. Bisogna prendere una strada che s’inerpica tra le colline per arrivare fin qui. Non si passa per caso ma con il chiaro intento di venire a scoprire qualcosa di più di quanto accaduto il 12 agosto 1944. Sono rimaste solo quindici anime a vivere tra queste case sparese. Quindici custodi di una storia tragica. Mentre si percorrono le ultime curve che conducono a Sant’Anna la vista sulla costa diventa incredibile, almeno quanto la ricca vegetazione composta per lo più da ulivi che ricopre queste dolci colline.

 

Come si arriva a Sant’Anna di Stazzema

 

Visitare Sant'anna di Stazzema

 

Da Camaiore bisogna procedere in direzione delle Alpi Apuane, di cui Sant’Anna occupa le propaggini meridionali, a circa seicento metri sul livello del mare. Per arrivare a destinazione bisogna imbaccare dall’ A12 l’uscita “Versilia” e procedere in direzione Pietrasanta. Da qui, attraverso la provinciale Sarazanese, è opportuno seguire la direzione per Camaiore e dopo qualche chilometro alla rotanda svoltare a sinistra in direzione Sant’Anna, Monteriggioni-La Culla. Il percorso dura una ventina di minuti e nell’ultimo tratto è occupato da una strada panoramica che si snoda tra le colline versiliesi. Nel paese si trova un comodo bar in cui è possibile rifocillarsi prima o dopo la visita con ottimi prodotti locali.

 

Visitare Sant’Anna di Stazzema: un pò di storia

 

Visitare Sant'anna di Stazzema

 

Una volta giunti a destinazione si trova un ampio parcheggio in cui lasciare la macchina per iniziare il percorso. Un grande cartello annuncia al visitatore che ha fatto il suo ingresso all’interno del “Parco della Pace”, istituito nel 2000 per connettere le bellezze naturali, i borghi ed i luoghi dell’eccidio. Sant’Anna di Stazzema è infatti tragicamente nota per essere stata il luogo di un massacro durante la seconda guerra mondiale. Agricoltura e pastorizia erano in passato le uniche fonti di sostentamento della gente del luogo, insieme alla ricchezza data dalle castagne e dal carbone ricavato nei boschi. A questo si deve agguingere qualche sito minerario rimasto in attività fino agli anni 80 del 900. Durante la seconda guerra mondiale trovarono riparo tra queste colline molti sfollati in cerca di un luogo sicuro. Qualcosa purtoppo non andò come previsto ed il 12 agosto del 1944 i soldati delle SS arrivarono a Sant’Anna di Stazzema con il preciso intento di non lasciare in vita nessuno e bruciare tutto quello che trovavano sul loro cammino. Un atto terroristico, un’azione premeditata  volta a controllare il territorio ed a bloccare la Resistenza.

 

Visitare Sant’Anna di Stazzema: la chiesa

 

 

Visitare Sant'anna di Stazzema

 

Di quello che un tempo fu Sant’Anna di Stazzema al giorno d’oggi resta ben poco. La storia si è fermata a quel lontano giorno d’estate del 1944. Resta la memoria, rimane il doloroso ricordo. Affinchè nulla vada perso nelle pieghe della storia è stato istituito il Parco Nazionale della Pace e successivamente riaperte le antiche mulattiere attorno al paese, cosidetti “i sentieri della pace”. Un ambizioso progetto che vuole rendere Sant’Anna un luogo simbolo per la diffusione di una vera e propria cultura della pace. Al centro del paese, della storia e del percorso si colloca una chiesa, risalente al XVI secolo. Si tratta di un bell’edificio, con il campanile distaccato,  ancora ben conservato e dedicato a Sant’Anna. Il giorno dell’eccidio tutta la popolazione venne radunata qui davanti, al cospetto del parroco che cercò di offrire la propria vita in cambio di quella dei suoi fedeli. All’interno dell’edificio sacro dal 2007 si trova un organo realizzato grazie all’impegno dei musicisti tedeschi Maren e  Horst Westermann e dell’Associazione italo-tedesca “Amici dell’Organo della Pace”. Ogni estate è utilizzato nell’ambito di un  Festival organistico di fama  internazionale.

 

Visitare Sant’Anna di Stazzema: il sentiero, la Via Crucis, l’Ossario

 

 

Visitare Sant'anna di Stazzema

 

Un grande silenzio regna sovrano oggi a Sant’Anna di Stazzema. Un silenzio che induce alla riflessione ed accompagna lungo il cammino. Dal piazzale della chiesa parte un sentiero in salita che s’insinua nel bosco. Al lato del percorso lastricato una via crucis realizzata con formelle di bronzo collega il calavario di Gesù alle vittime dell’eccidio. I realizzatori dell’opera sono artisti importanti, il messaggio che lanciano è forte e trasversale e non conosce limiti di spazio o tempo. All’apice della collina e del cammino si trova il Sacrario. Il buio del bosco lascia spazio ad una luce accecante che invade tutto il Col di Cava.

 

Visitare Sant'anna di Stazzema

 

Prima di arrivare al monumento principale s’incontra un’opera realizzata su pietra che raffigura volti poco distinguibili, a memoria dei caduti. Il Monumento Ossario è composto da una torre in pietra formata da quattro arcate. Nel basamento sono conservati i resti delle vittime ed al centro delle arcate si trova una grande scultura che raffigura una mamma ed il suo bambino. Tutti i nomi delle persone uccise il 12 agosto del ’44 ed identificati sono riportati nella parte posteriore dell’Ossario in una grande lapide.  La bellezza del panorama che si gode da questo punto del paese sembra stridere con il grande dolore raccolto e rappresentato da questo monumento.

 

Visitare sant'anna di Stazzema

 

 

Visitare Sant’Anna di Stazzema: il museo storico della Resistenza

 

 

Visitare Sant'anna di Stazzema

 

Tappa obbligata da visitare a Sant’Anna di Stazzema è il Museo Storico della Resistenza. Nella vecchia scuola del paese trova spazio oggi un luogo dedicato a ripercorre le tappe più significative dell’ultima fase della seconda guerra mondiale. Al primo piano attraverso una serie di cartelloni sono esposte le vicende svoltesi in Italia tra il 1943 ed il 1945. In particolare si parla della Toscana e della Versilia.

 

sant'anna di stazzema

 

Parole ma soprattutto immagini permettono al visitatore di calarsi al massimo in quel contesto storico. Nella sala rossa Oliviero Toscani ha immortalato con il suo obiettivo i volti dei superstiti . Ancora una volta immagini e parole accompagnano nel percorso di visita fino ad arrivare alla “saletta del ricordo” in cui sono conservati i pochi oggetti ritrovati sul luogo dell’eccidio . E’ qui che si conclude il giro all’interno del museo ed anche idealmente la storia di quanto accaduto in quella lontana estate. Difficile dare spiegazioni ai fatti tragici svoltisi tra queste colline silenziose. La giustizia negli ultimi anni  è stata capace di fare un pò di chiarezza ed ha punito alcuni dei colpevoli. Ma tanti interrogativi sono ancora irrisolti.

 

Visitare Sant'anna di Stazzema

 

 

Visitare Sant’Anna di Stazzema con i bambini

 

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Non esiste alcuna preclusione nel visitare Sant’Anna di Stazzema con i bambini, anzi.  Chiaramente non si tratta di un parco giochi ed è necessario spiegare loro di tenere un atteggiamento rispettoso al pari di quanto è richiesto in una chiesa o in un museo. Se sono molto piccoli apprezzeranno la passeggiata nella natura in cui è immerso questo luogo ma sapranno anche notare dei dettagli che spesso sfuggono agli adulti. Se sono un pò più grandicelli inizieranno a porsi, ed a porre, delle domande che sono la chiave da cui partire per diventare adulti consapevoli. Per prepararli alla visita si può scegliere una lettura da fare insieme a loro. “Il rogo di Stazzema ” edito da “Il Battello a Vapore” è un libro che narra la storia di un sopravvissuto, allora bambino. Enio Mancini aveva al tempo dell’eccidio poco più di sei anni e attraverso le parole di quel bimbo gli autori riescono a narrare in maniera delicata un fatto molto doloroso. Il finale lieto che ha segnato la sorte di Ennio e dei suoi familiari rappresenta il modo migliore per avvicinare i più giovani a questa pagina di storia.

 

Perchè visitare Sant’Anna di Stazzema?

 

Sono tante le motivazioni che posso spingere tra le colline versiliesi a visitare Sant’Anna di Stazzema. Per capire qualche cosa di più della nostra storia, per non dimenticare, per non sottovalutare le azioni di cui l’uomo è capace, per formulare un proprio pensiero critico.

E’ difficile capire, alle volte praticamente impossibile, ma bisogna sforzarsi di farlo.

(Testi e foto di Serena Borghesi-riproduzione riservata www.viaggi-nel-tempo.com)

 

 

2 commenti:

  1. Grazie per la bella e delicata spiegazione del luogo

    • Le sue parole mi commuovono. Un posto del genere si ha quasi paura a descriverlo tanta è la carica emotiva che ancora lascia trapelare. Spero che in tanti abbiano il desiderio di vedere e di capire.

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