La farfalla dorata di Lerici è un fenomeno che si ripete da migliaia di anni.
In località Monti San Lorenzo, sulle alture che cingono la parte orientale della provincia spezzina, si trova un luogo sacro.
In prossimità del solstizio d’estate, i raggi del sole che penetrano da una fenditura nella roccia danno vita alla farfalla dorata di Lerici.
Se vi trovate in zona sono tante le tappe imperdibili: Portovenere, La Spezia e le Cinque Terre. Trovate tutto nei miei post riferiti a queste mete.
In questo post parliamo di:
La farfalla dorata di Lerici: di cosa si tratta
Negli anni Novanta il Professor Enrico Calzolari scoprì in località Monti San Lorenzo qualcosa di eccezionale. Si tratta di un sito preistorico, un tetralithon per la precisione, collocato nel Monte Caprione proprio alle spalle del borgo di Lerici. La zona fu abitata dai Liguri e da alcune tribù celtiche prima che i Romani si stanziassero in questi territori.
Un’area carica di energia che da millenni viene scelta dall’uomo per celebrare riti e sintonizzarsi con il cosmo.
Un complesso megalitico di epoca preistorica rappresenta il centro delle scoperte di Calzolari e del particolare fenomeno della farfalla dorata.
Quando il solstizio d’estate si avvicina i raggi del sole prossimo al tramonto passano da una roccia e proiettano sul monolite di fronte la sagoma perfetta di una farfalla. Non si tratta di una casualità ma di una costruzione umana legata a questo particolare momento dell’anno.
Difficile conoscere l’esatto significato da attribuire a questo fenomeno: rito di passaggio connesso al ciclo delle stagioni, trasmigrazione delle anime, rito di fertilità. Tante le possibili interpretazione ma unica la sensazione di stupore e meraviglia nel vedere con i propri occhi la farfalla prendere vita ed accendersi con la forza dei raggi del sole.
Come raggiungere il sito: informazioni pratiche
Tra la metà di giugno e la metà di luglio è possibile ammirare la farfalla dorata di Lerici. Il momento migliore dovrebbe corrispondere proprio con il solstizio d’estate, la giornata più lunga dell’anno. E’ possibile raggiungere il sito imboccando la strada che da Lerci conduce a Monti San Lorenzo. Ci sono anche molti sentieri che solcano la zona regalando una totale immersione nel verde del Caprione.
Con l’auto si può arrivare fino ad uno slargo solitamente tenuto pulito per consentire di parcheggiare e raggiungere il sito a piedi. Lo stato di manutenzione varia di anno in anno. Per fortuna la cartellinistica è sempre presente e non si rischia di sbagliare strada. C’è un parcheggio abbastanza ampio proprio di fronte a B&B “Il Giardino delle farfalle”. Salendo ancora con l’auto se ne trova un secondo più piccolo. Durante la settimana non dovrebbero comunque esserci problemi a trovare un posteggio.
Da qui si procede a piedi per un sentiero di qualche centinaia di metri. S’incontra dopo pochi passi lo scheletro della chiesa medioevale di San Lorenzo. Procedendo ancora un pò, prima in piano e poi in discesa, si trova il sito preistorico sulla destra . L’orario giusto in cui arrivare è attorno alle 20. A poco a poco i raggi del sole solcano la vegetazione ed iniziano a proiettare l’immagine della farfalla. Vedere il fenomeno prendere forma lentamente è davvero emozionante.Per ammirare al meglio questa manifestazione è necessario che il cielo sia limpido ed il sole non venga offuscato dalle nuvole. E’ opportuno quindi scegliere con attenzione la giornata in cui effettuare la propria visita.
Il Professor Calzolari è scomparso da alcuni mesi ma la sua memoria rimane viva all’interno di questo sito dall’incredibile energia che grazie alle sue scoperte ha donato alla colletività.
(Testi e foto di Serena Borghesi-riproduzione riservata www.viaggi-nel-tempo.com)