Un videogioco per conoscere il Museo Archeologico di Napoli è realtà e non un sogno di un adolescente.
Da casa, da ogni parte d’Italia o del mondo, è possibile entrare nelle sale del MANN in compagnia di un ragazzo che insegue le tracce del padre.
Un videogioco per scoprire il Museo Archeologico di Napoli
Si chiama Fateher & Son il videogioco che permette di accedere in maniera virtuale al Museo Archeologico di Napoli, una fruizione nuova per stimolare la curiosità dei giovani ma non solo.
Se state progettando una settimana in Cilento il mio post sull’argomento potrà fare al caso vostro.
In questo post parliamo di:
Il Museo Archeologico di Napoli
Si chiama MANN ed è uno dei più interessanti musei dell’intera città di Napoli. Ma non solo. La ricchezza delle sue collezioni lo rende senza dubbio uno degli scrigni più preziosi dell’intera penisola. Da visitare senza dubbio durante un viaggio nel capoluogo campano. Il Museo Archeologico Nazionale di Napoli si trova in Piazza Museo al civico 19. Si può raggiungere sia con la metropolitana ( linea 1 e 2) che con il servizio bus ( Azienda napoletana di mobilità). Il biglietto può essere acquisato on-line ad un costo di 18 euro per il biglietto intero (deve essere aggiunta la prevendita). Per i minori di 18 anni l’ingresso è gratuito. Per avere l’ingresso ad una tariffa agevolata è bene sapere che tutti i giorni dal lunedì al mercoledì dalle 17 fino alla chiusura il biglietto ha un costo di 9 euro.
Oltre alla visita libera è possibile accedere alle sale con audioguida, visita guidata oppure optare per coinvolgenti laboratori per famiglie.
Il Museo ha un’origine molto antica ed un valore immenso. Le collezioni sono legate alla figura di Carlo III di Borbone che promosse le opere iniziali di scavo a Pompei ed Ercolano. Il figlio, Ferdinando IV, ebbe il merito di raccogliere le collezioni nell’attuale sede. Si tratta di un edificio del 1500 destinato prima a cavallerizza e poi a sede dell’ Università di Napoli. Dal 1777 assunse ufficialmente la veste di museo, il titolo di nazionale si ebbe nel 1860.
Le sezioni espositive spaziano dalla preistoria e protostoria, all’arte egizia, passando ovviamente per gli straordinari reperti di epoca romana provenienti dalle città vesuviane. Ne fanno parte musaici, sculture e plastici dall’immenso valore. Di grande pregio ed importanza le mostre temporanee che vengono regolarmente allestite e che vanno ad arricchiere la già interessante offerta.
Father & Son-The Game: il videogame per visitare il Museo Archeologico di Napoli
Da qualche anno il Mann si è imposto all’attenzione globale per un’idea a dir poco innovativa. Il Museo Archeologico di Napoli infatti è stato il primo museo al mondo a produrre un videogioco adatto a tutte le età e gratuito. Un ponte di unione tra passato e presente. Una totale inversione di rotta nella modalità di fruizione della cultura. “Father & Son-The Game” è il nome di questa proposta capace di aprire le porte di un museo italiano ai fruitori di ogni nazione. All’idea a dir poco geniale si associa una trama intrigante e senza confini temporali. Un vero e proprio viaggio nel tempo che ha per protagonista un ragazzo che insegue le tracce del padre archeologo. Contenuti ideati da Paolo Giulerini, Direttore del Mann, insieme a Ludovico Solima (professore dell’Università degli Studi della Campani Vanvitelli). La realizzazione è opera del Professor Fabio Viola.
Se lo scopo iniziale vuole essere quello di far uscire il museo ed i suoi contenuti al di fuori dai suoi confini spaziali per arrivare ad un numero di fruitori quanto più ampio ed eterogeneo possibile oggi, in tempo di contenimento, ha un significato ancora più profondo. Father & Son permette oggi, anzi, regala a tutti la possibilità di entrare tra le sale preziosissime di questa istituzione. Una gioco per familiiarizzare con le collezioni del museo in maniera giocosa. Uno strumento di fruizione adatto ai più giovani ma non solo. Uno strumento di comunicazione potente tanto nella sua ideazione quanto nel suo utilizzo. Bellissimo il concetto che riesce a trasmettere di museo come luogo facile da scoprire e da capire. Una breccia aperta definitivamente nel mondo della cultura!
Il gioco è gratuito e facilmente scaricabile dal Play-store di Google (a questo link)
Il gioco Father & Son
Un videogioco per conoscere il Museo Archeologico di Napoli è una trovata geniale collaudata ormai da un paio di anni. Si tratta di un gioco in 2D a scorrimento laterale che ha come protagonista un giovane chiamato a compiere un viaggio attraverso varie epoche alla scoperta di un padre archeologo mai conosciuto. Un viaggio fatto di sentimenti, a cavallo tra presente e passato. Una storia personale che si fa universale attraverso le scelte che il giocatore è chiamato a compiere. Micheal, il protagonista, inizia la sua avventura al Museo Archeologico di Napoli per saperne di più sul padre archeologo mai conosciuto. Il gioco si rivela un continuo salto tra oggi e ieri arricchito dai personaggi che il ragazzo incontra sul suo cammino. Le grafiche dipinte a mano da Sean Weham e la musica del compositore Arkadiusz Reikowski contribuiscono a rendere il viaggio ancora più coinvolgente.Il gioco è stato realizzato dall’Asociazione “Tuo Museo”.
Il bello di questo gioco è che visitando il museo di persona è possibile sbloccare alcuni livelli ed avanzare nel proprio punteggio personale: uno stimolo in più per legare il virtuale al reale!
Alle immagini dettagliate e conivolgenti si affianca la musica ad accompagnare durante l’avventura. Definire questo strumento solo un gioco mi pare riduttivo. Si tratta a dire il vero di un vero e proprio viaggio tra la cultura ed i sentimenti, una narrazione in cui si viene coinvolti fin dal primo momento. Molto piacevole da provare, anche per i bambini più piccoli.
La nuova versione di Father & Son
Da pochi giorni questo videogioco per conoscere il Museo Archeologico di Napoli ha fatto un passo in più. Alle originarie versioni in italiano,inglese, francese, cinese, russo, spagnolo e portoghese se ne aggiunta una terza: in napoletano. E’ disponibile dal 27 marzo su Google Play ed a seguire su App Store. La scelta è motivata dalla volontà di radicare il museo al proprio territorio di appartenenza. Un progresso motivato dalla volontà di inserire nel gioco anche l’importante elemento della ricchezza linguistica. A ciò seguiranno, dal 20 aprile, le versioni tedesche e giapponesi del gioco e, in autunno, sarà la volta del sequel. L’attesa è tanta!
Un totale di dieci lingue per un gioco che ha totalizzato in questi anni i 4 milioni di download in ogni parte del mondo.
Un’intuizione che oggi sembra quasi provvidenziale e che sancisce la nuova direzione che le istituzioni museali sono chiamate ad intraprendere per farsi portatori di messaggi universali attraverso strumenti virtuali ed al passo con i tempi.
Per ora ci dobbiamo accontentare di giocare da casa ma spettiamo con ansia di poter fare visita al Museo Archeologico di Napoli per sbloccare i livelli e scoprire maggiori dettagli del nostro game!
(Testi e foto di Serena Borghesi-riproduzione riservata www.viaggi-nel-tempo.com)
