LA LAVANDA DELL’OLTREPO PAVESE DI CASCINA COSTANZA

La lavanda dell’Oltrepo pavese di Cascina Costanza è uno spettacolo da non perdere.

Tra la metà di giugno ed i primi di luglio raggiunge la massima fioritura ed il paesaggio di questa parte di Lombardia diventa un dipinto tutto da ammirare.

 

La lavanda dell'Oltrepo pavese di Cascina Costanza

La lavanda dell’Oltrepò pavese di Cascina Costanza

 

Alcuni giorni fa abbiamo avuto il piacere di poterci immergere nei campi di lavanda dell’Oltrepo pavese di Cascina Costanza, realizzando un sogno che coltivavo da tempo.

 

Tra le tante esperienze da mettere in agenda nella provincia di Pavia c’è la vendemmia ( a questo link il racconto della nostra esperienza alle cantine Tonalini) e la raccolta dello zafferano dell’Oltrepo’ pavese.

 

La lavanda dell’Oltrepo’ pavese: informazioni pratiche

 

lavanda dell'oltrepo pavese

 

Da qualche anno l’Oltrepò pavese è diventato famoso per la coltivazione della lavanda. Siamo soliti associare la fioritura di questa pianta alla Provenza ma, per fortuna, tutti gli amanti dei suoi colori e del suo profumo così intenso non devono più fare più tanta strada. Numerose aziende agricole hanno affiancato alla coltivazioni della vite e degli alberi da frutta, tipiche di questa zona,  quella della lavanda officinale. Bellissima a vedersi certo ma sopratutto ricca di tante proprietà. L’Oltrepò pavese è una parte di Lombardia affascinante  e piena di tesori. Dolci colline, borghi e  paesaggi romantici. Sul finire della primavera i motivi per recarsi da queste parti si arricchiscono di una proposta colorata, profumata e davvero molto allettante. Sono sette le azienze agricole attualmente dedide alla coltivazione di questa pianta. Noi abbiamo scelto di visitare Cascina Costanza, a Godiasco sulle alture di Salice Terme.

 

lavanda in lombardia nell'oltrepo' pavese

 

Arrivare in Oltrepò è sempre una sorpresa. Si procede in pianura, tra risaie e campi di grano, ed inaspettatamente, quasi per magia, la terra inizia ad assumere le forme sinuose della collina. E qui, tra dolci declivi che non stancano mai lo sguardo, tante meraviglie tutte da scoprire.

Da Milano si può arrivare sia con la tangenziale ovest (uscita vigentina)  che con la strada normale. Avendo  tempo, la seconda opzione è senza dubbio da preferirsi. Certe mete infatti meritano di essere assaporate con la giusta lentezza.

 

campi di lavanda in Italia, lombardia

 

 

La lavanda dell’Oltrepo pavese di Cascina Costanza

 

Cascina Costanza immersa nella lavanda

Cascina Costanza ed i suoi campi di lavanda

 

Cascina Costanza si trova nella località Alta Collina di Godiasco, appena superato il piccolo centro di Salice Terme. E’ collocata nel punto più alto di questa frazione, nominato da sempre “cavarchelà”, cioè a cavallo della collina. La vista è stupenda e se ne resta colpiti da subito. Il campo di lavanda è il primo piacevole incontro con questa realtà. Un campo ampio, collocato su una collina delicatamente digradante. Il profumo è così intenso ed il colore così deciso che la tentazione è quella di restare immobili ad ammirare questo spettacolo, a lungo. I sensi non possono che rimanerne inebriati. Tutti i sensi, udito compreso. L’attività degli insetti intorno a questi cespugli odorosi è infatti incredibile. Un piacevole ronzio accompagna la visita, facendo da gradevole sottofondo.

 

cascina costanza in fiore

 

Sono cinquemila le piante totali che colorano il campo posto accanto alla cascina. Dall’alto la visione è sublime ma val la pena di girare tutto intorno per trovare la prospettiva migliore. Alla base della collina è stato creata addirittura una balaustra in legno per favorire i visitatori nell’ammirazione dello spettacolo.

Le visite solitamente si svolgono durante il fine settimana, su prenotazione. Questo serve per regolare i flussi e fare in modo che il campo non venga preso d’assalto ma preservato.Sui canali social di Cascina Costanza ci sono gli aggiornamenti in tempo reale per effettuare le prenotazioni.

 

cascina costanza a godiasco

 

Costanza, la  propietaria, ha dato il suo nome a questo luogo di grande fascino. Anche se la lavanda è protagonista in questo periodo dell’anno le attività da portare avanti nella cascina sono tante. La giovane titolare dell’azienda agricola ha ereditato dalla sua famiglia i  possedimenti ed ha fatto sua una passione che si tramanda da generazioni. Tra trattori, coltivazioni di pesche ed arnie Costanza porta avanti questo lascito con passione e dedizione incessanti, per onorare i suoi avi ed il loro bene più prezioso: la terra.

 

lavanda di cascina costanza nell'oltrepo pavese

 

 

I prodotti di Cascina Costanza

 

i prodotti di cascina costanza

 

Dalla fioritura della lavanda derivano tanti prodotti preziosi. In primo luogo il miele. I due alveari con cui Costanza ha iniziato l’attività sono diventati oggi venti. Fiore all’occhiello della produzione dell’azienda è proprio questo prezioso liquido dorato. Di millefiori ma anche di acacia e prodotto da un numero impressionati di api. Ogni arnia infatti, nel culmine delle fioriture estive, può arrivare ad ospitare novantamila api. Accanto a questa ricca produzione, alla Cascina Costanza è possibile trovare creme spalmabili a base di miele, conserve e marmellate, composte, chutney e mostarde oltre a  prodotti per il corpo realizzati con le piante.

Da qualche anno a tutto questo lavoro si associano le visite dei turisti attratti dalla bellezza della lavanda in fiore. Una nuova opportunità per questo territorio in cui la bellezza degli scorci e dei panorami è da sempre strettamente intrecciata con un’intensa attività agricola che resta primaria. Due anime di uno stesso ambito territoriale che possono convivere sulla base della conoscenza e del rispetto di quanto l’Oltrepo pavese abbia da offrire.

 

azienda agricola cascina costanza

 

Ammirare la lavanda dell’Oltrepo pavese di Cascina Costanza è uno spettacolo che consiglio a tutti di andare ad ammiare, in punta di piedi e nel pieno rispetto della natura e dell’impegno di chi se ne prende cura per passione e professione.

(Testi e foto di Serena Borghesi-riproduzione riservata www.viaggi-nel-tempo.com)

 

 

 

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